mercoledì 22 aprile 2015

Libri, Letture e (La) Recensione: Due Varianti di me di Dani Atkins


Un nuovo giorno, una nuova recensione. Ed oggi si parla, del libro che mi ha distrutto il cuore,e anche la voglia di leggere (mamma e che esagerazione). Ma andiamo nel dettaglio
Un istante solo.
Due destini possibili.
Gettarlo dalla finestra, oppure nel camino (che io non ho).
Ho comprato questo libro durante il mio soggiorno milanese, colpito dalla sua copertina, convinto di intraprendere una lettura semplice e piacevole, soprattutto dopo aver letto la frase sul retro “Tra Siliding Doors e Un Giorno”, ma ahimè mi son lasciato raggirare dalla bellezza.
dueva
Due Varianti di me (Fractured in originale) è il primo romanzo di Dani Atkins (ti do il beneficio del dubbio cara signora Atkins proprio perché è il primo, e perché un domani potrei trovarmi nella tua stessa situazione [ma spero il mio libro, quasi pronto per il suo debutto] se la cavi meglio), un romanzo che almeno dalla trama, appare pressoché simpatico e piacevole, anche se sa di “già letto”, ma entriamo nel merito. Di seguito la trama:
Cosa faresti se il destino ti offrisse una seconda possibilità? Rachel ha vent’anni, amici meravigliosi e tutto il futuro davanti. In tasca, la lettera di ammissione alla più prestigiosa scuola di giornalismo inglese. Poi, una terribile disgrazia. E due vite diverse che l’aspettano. Cinque anni più tardi… Per la prima volta da quella notte fatale, Rachel sta tornando nel paesino in cui è cresciuta. Sul volto ha una cicatrice, a ricordarle in ogni istante il segno indelebile dell’incidente che ha infranto i suoi sogni e le ha portato via il suo migliore amico. Ma quando per una caduta banale batte la testa e si risveglia in ospedale, tutto intorno a lei è cambiato. È come se il suo mondo, dal momento dell’incidente, avesse preso un binario diverso. Ora ha il lavoro che ha sempre desiderato, un elegante appartamento a Londra, e il suo migliore amico è li, accanto a lei. Sarebbe bellissimo se l’orologio fosse tornato indietro. Ma la vita non funziona in questo modo… o si?

Ecco ora che avete un idea del libro posso parlarvene. Rachel, che fino a pagina 30, nemmeno avevo capito si chiamasse così, è la classica protagonista sfigata, che si crede brutta, e che ha un fidanzato strafigo,e un migliore amico, altrettanto bello (ma guarda un pò?), che la ama si da quando son bambini [1 frase 3 cliché]. Dopo un tragico incidente, che la sfigura, e le porta via il suo adorato migliore amico, Jimmy, inizia una vita travagliata, con un padre malato,e un lavoro che non avrebbe mai voluto fare. Succede però che il “destino” le gioca un tiro vispo, e grazie a questo, si ritrova a vivere una variante della sua stessa vita, senza però perderne i ricordi dell’altra (non chiedetemi come, perché pur rileggendo quel capitolo due volte, non sono riuscito a coglierne il passaggio da una “variante” all’altra). Per tutto l’arco narrativo (285 pagine, lette in 14 giorni [MAI SUCCESSO]) Rachel si scervella sulla sua nuova vita, una vita in cui ha tutto quello che ha sempre desiderato: Matt il suo amato, Jimmy ancora vivo, una bella casa, un bel lavoro…MA LEI NON LI VUOLE! Lei per 150 e passa pagine, non accetta la sua vita, si sente un’estranea nel suo stesso mondo, e sfrantuma (perdonate il lirismo) i glioni al lettore, con le sue teorie e le sue paranoie. Cioè mo dico io, hai visto che quella è una nuova vita, hai tutto quello che desideri, puoi rivedere il tuo amico morto, ma mo perché ti fai sti trecento problemi? IO NON TI CAPISCO RACHEL, non t’ho capito per 285 pagine, e mai ti capirò.
Per quanto riguarda la scrittura, devo dire, ahimè, che è un po’ pesantuccia, e più di una volta mi son ritrovato a leggere delle frasi senza poi capirci molto (ma forse son soltanto io, quindi mi perdoni mrs. Atkins). La trama e gli sviluppi, come ho detto sono un po’ banali, e ricchi di cliché (la classica scena di lei che entra in casa di lui, e lo trova a letto con l’altra è classica ormai), e per tutto l’arco della lettura, non ho trovato UNA frase degna di essere riscritta e conservata, mi spiace dirlo ma è così.E stendiamo un velo pietoso sul finale, almeno quello poteva salvarsi, e invece no.
Ora vi starete chiedendo, cosa c’è di buono in questo libro? Be’, in primisi la Fabbri Editori, che ha portato in Italia, una gran bella edizione, a partire dalla sovracoperta, che trovo davvero affascinante, e poi come sempre fa sempre un ottimo lavoro (traduzione, impaginazione, ecc…). Il secondo pregio di questo libro è….No guardate non riesco a trovarne un secondo pregio, non sono riuscito nemmeno ad affezionarmi ai personaggi (forse un po’ Sarah, che tanto nessuno si fila).
Lo so, ora sembro cattivo e malefico con questo libro, ma è stato davvero un’atroce lettura (io non passo mai da un bel libro, ad un libro normale, ad uno brutto…faccio sempre i due opposti, o bello, o brutto). Dopo la lettura di questo libro, anche io mi sento come Rachel, colpito da tre botte in testa!


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Titolo: Due Varianti di me Data di pubblicazione:  09 luglio 2014 Casa editrice: Fabbri Editore Autrice: Dani Atknins Prezzo cartaceo: 14,90 € Pagine: 285
Dopo questa “maleficenzione” (come l’abbiamo chiamata io e la cara amica Devilishly), credo sia ormai ora di correre in palestra! Vi abbraccio (appassionatamente perché stamo a tema) e vi do appuntamento alla prossima recensione, che son certo sarà meno terribile di questa.
See you soon -Lewis.

3 commenti :

  1. Beh pensare che nella trama sembrava così diverso dagli altri, e invece data la recensione direi proprio che è il contrario, peccato!!

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  2. A me ha davvero davvero annoiato!

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