mercoledì 6 maggio 2015

BookInFront: I Precetti di Wonder (8)


Buona domenica a tutti Everpoppini cari (un augurio speciale a tutte le vostre mamme, che saranno di certo grandi quanto voi). E’ già domenica, e qui su Everpop è tornato l’angolo dei Precetti di Wonder. Siamo arrivati a quello di Aprile.
Non vi spoilero i prossimi due, ma vi dirò soltanto che son belli tosti, questo invece…non è che lo approvi poi tanto. Ma diamogli un’occhiata:
Ciò che è bello è buono, ciò che è buono presto sarà bello (Saffo)
SVOLGO
Non approvo. In maniera più assoluta, non approvo. Semplicemente perché (per esperienza personale) il buono l’ho sempre trovato in (persone o cose) ciò che possedeva un “incarto” malridotto, malconcio…brutto. Ciò che è buono e bello sono parole che suonano bene insieme, esprimono, in un certo senso, perfezione, ma non è sempre così, perché la perfezione si sa, è impossibile da raggiungere (certo sono il primo a puntare ad essa, ma proprio perché essa è impossibile da raggiungere mi sento motivato ad andare avanti). Non voglio additare nessuno, ne giudicare, soprattutto, ma posso dire (sempre per esperienza) che (faccio un esempio eh) la maggior parte delle belle persone, non sono di certo buone, non sono certamente alimentate da buoni sentimenti e propositi. Le belle persone disprezzano (in un certo senso) il buono. Poi ci sono sempre le rare eccezioni, questo è ovvio. Per quanto riguarda invece la seconda parte della frase, quella non la diniego del tutto. Quando si è buoni di cuore, caritatevoli, gentili, è piuttosto semplice risultare belli agli altri (stavolta si parla di bellezza interiore). Non ci vuole molto a cambiare il proprio aspetto (chi è brutto più diventare bello, e viceversa, perché ricordiamo una cosa: “il tempo scorre per tutti”), e diventare quindi belli, ciò che invece risulta più difficile, è mutare il proprio essere interiore, quello si che è difficile. Se nascete lupi, difficilmente potrete diventare delle pecore. Potremmo accrescere intelligenza, forza e coraggio, ma se non si ha un buon cuore in partenza, difficilmente è possibile conquistarselo. In Wonder si parla di “scegliere la gentilezza”, io ho scelto la gentilezza, ho scelto di essere buono (e bello dentro). Non lasciamoci (metto in mezzo anche me) convincere e trafiggere dalla bellezza che ammiriamo in tv, o sui giornali, quella svanirà. Scegliamo di essere noi stessi, scegliamo di essere come siamo, scegliamo di essere buoni. Scegliamo di essere WONDER.
Credevo che sarei stato breve, ma quando si tratta di essere critici, non riesco ad essere “breve e conciso”. Dopo tutto questo parlare, mi sono meritato un bel bicchierone di latte freddo,e per questo, vi saluto.
See you soon. -Lewis
p.s. che poi, se siete buoni e belli, avete la mia stima!

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