giovedì 14 maggio 2015

I Precetti di Wonder (9)

Buondì amici di Everpop! Eccoci giunti al penultimo appuntamento con i Precetti di Wonder. Sono felice di poter dedicare questo Centesimo post di Everpop, al migliore (secondo me) dei Precetti. Questa rubrica (dalla prossima settimana) ospiterà (settimana dopo settimana) gli aforismi di libri letti (scelti da me medesimo). Quindi, tenetevi pronti, ma ora….
IL PRECETTO DI MAGGIO!
Fa’ tutto il bene che puoi, utilizzando tutti i mezzi che puoi, in tutti i modi che puoi, in tutti i luoghi che puoi, tutte le volte che puoi, a tutta la gente che puoi, per tutto il tempo che ci riesci. (Regola di J.Weasley)
SVOOOOOLGO!
Generosità. Bontà. Altruismo. E’ riduttivo, e forse banale, iniziare dicendo che questi tre termini, dovrebbero essere la base, le fondamenta, della nostra vita. E’ banale (lo ripeto), ma è dannatamente vero! Non voglio qui appellarmi a tutti i precetti (e agli aforismi), che potrebbero derivare pensando alla Chiesa, alle diverse Religioni, che pongono le loro fondamenta proprio su questi tre termini; ne tanto meno fare appello a quei grandi personaggi che la storia c’ha donato, perché potremmo essere anche noi, quei personaggi. La nostra vicina di casa potrebbe essere una Madre Teresa di Calcutta, il nostro prof. Martin Luther King, nostro nonno Gandhi. Ma cos’è invece che ci differenzia da loro? (A mio parere) La Paura. Paura che possa capitarci qualcosa di brutto, paura di metterci contro la massa (e quindi far si che ci capiti qualcosa “di brutto”), paura di sbagliare. Sbagliare…Quando ci si prodiga per il prossimo si può mai sbagliare? Quando si prova a far del bene, si può mai cadere in errore? Quando anche si prova a fare una buona azione, è mai possibile sbagliare? Non posso (e non voglio) rispondere. Eppure, nonostante questo (e per fortuna aggiungerei), ci sono persone davvero altruiste, che anche con i piccoli gesti (“La felicità delle piccole cose” ad esempio, è uno dei titoli [di libri] che più mi piacciono), rendono la vita d’altri, un tantino più semplice. E di persone così ce ne sono. Io ad esempio, sono fiero che una di queste persone sia mia madre: lei lo dimostra ogni singolo giorno, con piccoli e grandi gesti, che dispensa  a chi meno me lo aspettereste. Lei è una persona generosa (e non lo dico perché è mia madre, anzi!). Ma come lei, ce ne sono tante altre, che son fiero di conoscere (onorato vorrei dire). In Wonder (e torno a ripeterlo per la decima volta), si parla di scegliere la gentilezza, si perché in essa è racchiusa ogni piccola sfumatura di tutto ciò che è buono e giusto, di sano e limpido. Dopo Wonder, non ho potuto far altro che scegliere la gentilezza, non ho potuto far altro che sentirmi cambiato. E spero che capiti anche a voi, leggendo questo fantastico romanzo (credo di stare uscendo fuori traccia).
Anche per oggi è tutto. Spero che non vi abbia angosciato con il precetto di quest’oggi, a me è piaciuto davvero tanto, e l’ho scritto col cuore. Come sempre:
See you soon. -Lewis.
p.s. Anche la Devilish è tanto altruista, dovreste sapere tutte le cose belle che fa per il prossimo (soprattutto nel giorno del suo compleanno).

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