martedì 7 luglio 2015

Toons in the Box: Famigliari

Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, si lo ammetto! Ma è capitato di tutto, quindi perdonatemi per sta volta! Anime in the chest però non perde il suo appuntamento settimanale, e stavolta lo fa presentandovi 3 famiglie giapponesi.
Come vi avevo anche detto, la prima famiglia è totally blonde. Quest’oggi si parla di:
Che famiglia è questa Family (Oh Family!)
 
Conoscete la famiglia Anderson? NOOOOO?!? Shame on you!!!! Ho capito, ve ne parlo io dai. L’Anime in questione prodotto dalla Knack (uno studio di animazione Giapponese), fu trasmesso per la prima volta in patria su TV Tokyo, nell’ottobre del 1986, con la sua stagione da 26 episodi. La famiglia Anderson sbarcò poi in Italian nel settembre dell’8, grazie alla Mediaset e alla sua Italia 1 (che porta con se tante censure…IL SOLITO). Ma la trama? Si, si eccola che arriva! Come dicevo, la serie narra le vicende della famiglia Anderson, una ricchissima famiglia, composta da genitori e figli, un tantino bizzarri. Nel primo episodio, la bionda famiglia adotta un bambino Jonathan, figlio di una vecchia amica (in realtà ex fidanzata) del signor Anderson. Durante i ventisei episodi seguiamo proprio le vicende di Jonathan, e dell’intera famigliola, soffermandoci in particolare su Fea, la terzogenita. Immaginate come possa andare a finire! La censura di Italia 1 ha fatto il misfatto anche in questo anime, colpendo uno dei figli degli Anderson, che in realtà è omosessuale (no, non è Blaine di Glee!), per non parlare dei dialoghi stessi [MAH]. Come accade spesso in giappone, anche Oh Family è tratto da un manga, quello pubblicato nell’82 da Taeko Watanabe (e portamolo in Italia dai!).
Tocca al secondo Anime, che proprio non se la sentiva di abbandonare il tema della scorsa settimana! Vi ricordate di:
Ufo Baby (Dā! Dā! Dā)
Questo ve lo ricordate vè? Eh si che ve lo ricordate. Ormai vi conosco, lo so che avevate il debole con i cartoni mattutini! Ma parliamo di Ufo Baby, e del tenerissimo Lou! Parte nel marzo del 2000 l’anime tratto dal manga di Mika Kawamura (9 volumi usciti in Italia grazie alla defunta Play Press), prodotto per gli schermi televisivi dallo studio J.C: Staff. Giunto da noi nel settembre del 2001, l’Anime che vedeva protagonisti Lou, Bau Miao, Miyu e Kanata, fece il suo grande debutto su Rai 2, con i suoi 78 tenerissimi episodi (riuscendo a farsi amare fin da subito). Ricordate le vicende della piccola “famigliola”? Vi rinfresco al memoria, non si sa mai! Dopo che i coniugi Kozuki partono per l’America, la famiglia Saionji ospita Miyu…per poi partire anche essa, lasciando la giovane ragazza con Kanata, loro unico figlio. La vita quotidiana dei due amici, viene poi improvvisamente stravolta, quando dal nulla compare un Ufo, con al suo interno il piccolo Lou, e il suo alien-sitter Bau Miao. Da quel giorno i due alieni verranno ospitati a casa Saionji, e spetterà a Miyu e Kanata, badare al piccolo Lou, e fargli da genitori, fin quando poi Bau Miao non riuscirà a riparare l’astronave. Durante la due stagioni, tanti altri personaggi interagiranno con i due protagonisti, e il loro piccolo figlioccio, creando situazioni sempre più comiche e imbarazzanti. Ufo Baby è inoltre uno di quei cartoni che ha saputo far parlare di se, meritandosi un bel merchandising, nonostante il manga breve, e le sole due stagioni televisive.
La terza famiglia, quella al femminile, quella più nostalgica è:
Piccole Donne (Wakakusa monogatari yori Wakakusa no yon shimai)
Lo so che più del cartone vi ricordate di un personaggio in particolare, la mitica e unica Jo! E come può non essere così! Ma meglio parlarne dopo. Concentriamoci ora sull’Anime. Prodotto dalla mitica Toei Animation, i 26 episodi di Piccole Donne (basate sull’omonimo romanzo della Alcott) fecero il debutto in patria nel 1981. Meg, Jo, Beth e Amy, arrivarono anche in Italia, ma solo l’anno successivo, presentandosi al pubblico italiano su Canale 5. La trama resta immutata, e ricalca in pieno il libro della Alcott.
PENSAVATE CHE ERA FINITA QUI? Se parliamo di Piccole Donne, allora dobbiamo parlare anche di:
Una per tutte, tutte per una (Ai no Wakakusa Monogatari)
Seguito della serie precedente, è quella più conosciuta da noi, quella che più ci hanno fatto amare la famiglia March. Anche questa serie successiva venne prodotta dalla Nippon Animation, ben cinque anni dopo alla precedente, ispirandosi al romanzo della Alcott, e prendendo spunto dal seguito Piccole Donne crescono. Trasmessa per la prima volta sulla Fuji Television, agli inizi del 1987, i 48 episodi della serie tennero letteralmente incollati allo schermo i più grandi e i più piccini. Consci del successo, la Mediaset ne acquistò i diritti, trasmettendo poi la serie nell’estate dell’88, quando le famiglie italiane si riunivano davanti alla tv, tre sere a settimana, per seguire le avventure della famiglia March. So bene che conoscete anche il sequel  (Una classe di monelli per Jo), ma quello merita un episodio a parte!

Ebbene sì, oggi vi lascio con ben quattro Anime, quattro anime davvero belli, gli ultimi due in particolar modo! Fatemi sapere come sempre la vostra! Sapete bene quanto ami leggervi! (Sì Claudia, ce l’ho anche con te che credi di essere fastidiosa!).
Familymente presente, vi saluto dandovi appuntamento a domani, con tante nuove news, il telefilm nostalgico, e me! See you soon! -Lewis.

3 commenti :

  1. Rendiamoci conto che conoscevo solo Ufo Baby (ma poi come finiva????) e Piccole Donne anche se non credo di averlo mai guardato! Gli altri due zero XD

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  2. La famiglia Anderson la ricordo vagamente
    Ufo baby vuoto assoluto
    Ma le due versioni di Piccole Donne sono il top,amo il libro,i film,i cartoni,praticamente tutto ciò che riguarda loro

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  3. Indimenticabile famiglia Anderson!! Beh piccole donne, un classico. Le ho Viste e riviste, ma sempre un piacere! *-*

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