martedì 21 giugno 2016

Liete Novelle/A Tutto Manga: La Repubblica del Catch di Nicolas de Crécy

Ehi amici di Everpop, che ne direste di iniziare la giornata con una bella recensione ad una nuova Novel? Oggi ho qualcosa di bizzarro, ma allo stesso tempo assai interessante! Un'opera dal tratto particolarissimo, che voglio condividere stamane con voi!

LA REPUBBLICA DEL CATCH


LA REPUBBLICA DEL CATCH
di Nicolas de Crécy
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: La République du catch

EDITORE: Eris Edizioni


GENERE: Narrativa

PAGINE: 224pp (B&N)

PREZZO: 17,00€

USCITA: 6 giu 2016




TRAMA

In una città che ricorda New York-sur-Loire, Mario, un piccolo e goffo ometto, si ritrova a entrare in guerra con la sua famiglia. Ma se Mario è un dolce e buffo venditore di pianoforti, che condivide le sue giornate con il suo amico pinguino, un pianista d'ineguagliabile bravura, la sua famiglia è invece il potente clan mafioso che controlla la città e tutti i lottatori di catch che ne fanno parte. Mario non potrà mai brillare come stella del ring e tutto ciò che vorrebbe è solo una donna da amare. Ma ormai è guerra, e contro la sua famiglia non ha davvero speranze di sopravvivere. Grazie alla musica, Mario scoprirà che in città può trovare molti più alleati di quello che immaginava, tra spettri - figli della cultura giapponese dove il fumetto è uscito inizialmente a puntate sulla rivista Ultra Jump - e bambini malefici, combattimenti di catch e melodie che trasformano pianoforti in mezzi di locomozione, questo graphic novel ibrido a cavallo tra manga e bande dessinée francese...

MY POINT OF VIEW
                                           
                                          

La Repubblica del Catch possiede una storia interessante, soprattutto se si considera che è diametralmente opposta dalle solite novel francesi: una storia semplice, ma allo stesso tempo ambigua e bizzarra...soprannaturale. L'autore riesce a combinare realtà ed esosterismo, seguendo lo stile del manga classico, e inserendo alcuni elementi tipici della cultura nipponica, come gli yokai (i famosi spettri/creature giapponesi), che permettono all'opera di salire di grado. 
La storia del piccolo Mario, così indifeso, triste, piccolo, pauroso e tremolante, è davvero ingegnosa, perché porta sul "palcoscenico" due mondi diametralmente opposti: quello della mafia, e quello degli spettri. Ad affiancare questi due mondi ci sono altri due temi che vengono trattati in maniera assai interessante: quello della musica, e quello del catch. Altri due mondi che per natura si contrastano tra loro. E' indubbio che de Crécy riesce a tirare fuori il meglio da questi due mondi avversi, riuscendo a dar vita ad una bizzarrissima battaglia, tipica del più pazzo tra gli shonen manga. Questo aspetto particolare, è forse il più caratterizzante dell'opera, perché permette ad essa di poter essere apprezzata tanto qui, quanto nel lontano Giappone, dove essa è stata pubblicata sulla rivista Ultra Jump (ora capite perché ho apprezzato [tra l'altro] quest'opera vero?). Mai mi sarei aspettato una cosa del genere, soprattutto perché è difficile che un autore straniero riesca a pubblicare un manga su Jump (e diciamocelo La Repubblica del Catch è comunque un manga, anche se di qualità maggiore), ma devo ammettere che leggere questa cosa a fine volume, è stata una piacevole sorpresa.
La storia procede in maniera scorrevolissima, pagina dopo pagina, "lotta" dopo "lotta", grazie anche alla presenza di personaggi interessanti e bizzarri come lo stesso Mario, ed i suoi amici yokai. Gli spiritelli sono stati la mossa più geniale dell'opera, soprattutto considerando quello che loro vogliono esprimere. Nicolas de Crécy infatti li descrive come scarti della società, come dei reietti, una categoria di cui fa parte lo stesso Mario, pur non essendo una creatura misteriosa come i suoi bizzarri alleati. Sono personaggi tristi e sconfitti, che hanno saputo tirar fuori la forza proprio dalla loro misera esistenza, contraddistinguendosi come "eroi malinconici". Sono inoltre lE spalle perfette per un personaggio come Mario, che pur vivendo in una famiglia mafiosa, si distingue da ognuno dei suoi familiari per la sua bontà e la sua innocenza...e la sua passione per la musica ed il suo negozio. Altro personaggio interessantissimo è inoltre il Signor Pinguino, che riesce ad esprimersi, e ad esprimere le sue emozioni, attraverso la musica, senza aver bisogno delle parole. Anche lui è un personaggio piuttosto interessante, considerando la vicinanza di Mario: è anche lui un eroe "moderno", coraggioso ed instancabile, un eroe bizzarro, come lo sono tutti i migliori.
Per quanto riguarda invece lo stile dell'opera, che ho adorato nonostante il tratto tremolante e abbozzato, Questo suo particolare tratto però descrive appieno lo stato d'animo del protagonista, così pauroso e tremolante. I disegni sono così legati completamente all'essenza pura di Mario, riuscendo a descrivere perfettamente la storia, e i sentimenti che prova il protagonista. Leggendo La Repubblica del Catch, sembra di leggere una continua sequenza di schizzi, una serie di incertezze, che poi è l'essenza stessa dell'opera e del suo piccolo protagonista, così innamorato ma allo stesso tempo così spaventato, da una vita davvero gigantesca, che nell'opera è tratteggiata anche dalla presenza di monumentali architetture che predominano alcune vignette, ed i più particolari scorci.
In sintesi, La Repubblica del Catch è il perfetto connubio tra influenze diverse e culture lontane, che riescono a convivere tra loro, e a dar vita ad un'opera assai affascinante.


E come sempre vi invito a scoprire questa nuova opera, e a farmi sapere la vostra, proprio qui sotto! 
See you soon! -Lewis

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