lunedì 21 novembre 2016

Liete Novelle: The Walking Rat di Leo Ortolani (recensione)


Buongiorno Evereaders! Come ogni lunedì non può certo mancare la recensione fumettosa! Stavolta tenetevi pronti ad affrontare un'orda di zombie e...a ridere poi a crepapelle!

THE WALKING RAT
di Leo Ortolani
                                                                                           

TITOLO ORIGINALEThe Walking Rat

EDITORE: Panini Comics

GENERE: Umoristico

PAGINE: 162pp

PREZZO: 19,90€

USCITA: 4 nov 2016

FORMATO: 20x28,9



TRAMA

Il mondo è alla deriva. Niente più automobili, né gente incollata al cellulare. Niente stress, né paure. Sì, perché in realtà siamo già morti tutti. In questa travolgente saga zombie Leo Ortolani risponde alla domanda che da sempre assilla l'uomo: c'è umorismo, dopo la morte?

MY POINT OF VIEW

MAI LEGGERE UN VOLUME DI LEO ORTOLANI IN TRENO! Soprattutto se poi non volete essere scambiati per il pazzo di turno, come è successo a me.
Esilarante e geniale, come il resto delle sue opere, "The Walking Rat", in questa nuova edizione strafiga della Panini Comics, si presenta come la migliore parodia italiana a The Walking Dead! Azzarderei anche migliore in assoluto ma temo che qualcuno poi possa seriamente mordermi, pur non essendo uno zombie.
La storia di base è semplice e scorrevole, ma assai accattivante proprio per la semplicità delle sue geniali battute, capaci di far ridere a più riprese (vedi la brutta figura in treno sopra), che proprio per il loro essere "elementari" (il vocabolario del pc mi suggeriva genuino...e forse ci stava anche) riescono ad essere assai naturali e dirette. 
A partire da una storia trita e ritrita da vari autori, a seguito del boom della serie televisiva di TWD, Leo Ortolani riesce a tirar fuori tutto il meglio di quei cliché e a trasformarli in veri e propri siparietti comici, grazie anche alla complicità e l'ilarità del protagonista, che amichevolmente chiameremo qui "Puro Cotone". L'autore infatti prende alcuni dei protagonisti della serie Fox, elimina da loro ogni forma di sofferenza e drammaticità che hanno nella serie, e li fa calare poi in parti differenti, rendendoli così dei comici improvvisati.
L'attenzione del lettore, nonostante la presenza di visi noti, viene però totalmente assorbita dal nostro intrepido e divertente protagonista, il ratto giallo che però non si chiama "Rat-Man". "Topo-man" infatti riesce a divertire il lettore sin dalla prima vignetta, e a catturare totalmente l'attenzione, facendo si che la lettura dell'albo sopraggiunga fin troppo velocemente...sembra poi ovvio (e necessario) dover ricominciare la lettura dell'albo per poter goder nuovamente di un'attimo di ilarità.
Non sarà Rat-man, ma anche Topo-man ha ormai le sue buone carte da giocare, e che vazzo!
Accanto ad una sceneggiatura incredibile, non poteva mancare il tratto tipico dell'autore, che durante tutti questi anni ci ha fatto più volte perdere un battito.
Detta in parole povere, potrò anche sembrare ripetitivo, ma bisogna dire che quest'albo è riuscito davvero a farmi ridere dall'inizio alla fine, come solo altri albi ci sono riuscito (Rat-man ci riesce più che spesso in realtà), facendomi innamorare ancora una volta di un autore fantastico come Ortolani, che grazie al suo intrepido e divertente "topastro" riesce ancora e ancora a scalare le vette del fumetto italiano.


Avevo letto già in precedenza questa storia, sui volumetti della serie regolare (n. 106-107-108), ma rileggerli in un formato più grande e soprattutto arricchiti dall'uso del colore, devo ammettere che è stata un'ulteriore esperienza fantasmagorica! E credo proprio che dovreste imbarcarvi in questa avventura anche voi! Mi raccomando, aspetto di sapere cosa ne pensate, nel frattempo...
See you soon! -Lewis

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