lunedì 19 dicembre 2016

Book Blog Tour - Le città viste dall'alto: (Terza Tappa) Intervista a Jacopo Paliaga e French Carlomagno


Ehi amici di Everpop, chiudiamo questo 2016 con un ultimo strabiliante blog tour targato BAO Publishing? Un BlogTour dedicato a tre grandi opere, che fanno parte di una collana altrettanto grande e affascinante! Nella tappa di oggi si parla di "Come quando eravamo piccoli" di Jacopo Paliaga e French Carlomagno, uno dei graphic novel migliori di quest'anno (secondo Everpop).


COME QUANDO ERAVAMO PICCOLI
di Jacopo Paliaga e French Carlomagno
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Come quando eravamo piccoli

EDITORE: Bao Publishing

GENERE: Narrativa a fumetti

PAGINE: 128pp

PREZZO: 16,00€

USCITA: 19 mag 2016





TRAMA

Pietro è il creatore di una serie televisiva di successo che però, stagione dopo stagione, somiglia sempre meno a ciò che immaginava e desiderava. Si prende una pausa, torna in Italia, ospite della sorella, e a una certa distanza da Hollywood si accorge che la sua vita ha lo stesso problema di sceneggiatura. Urge un cambiamento, ma non sarà facile lasciarsi vivere, per un uomo abituato a pianificare ogni dettaglio.

LET'S TALK!
                                                

                                                         

LEWIS
Domanda di rito: “Com’è nato il magico duo (che ormai amiamo) Jacopo/French”?

JACOPO
Sui social. A dire il vero, sulla pagina Facebook della Bao: c’era una portfolio review, French è stato taggato da un amico, gli ho chiesto l’amicizia, ci siamo sentiti in chat e, dopo aver capito di esserci già incrociati a Lucca, abbiamo pensato di fare qualcosa assieme: Aqualung.

FRENCH
Era un periodo in cui eravamo entrambi in attesa di risposte per altri progetti da vari editori e ci è sembrata l’occasione perfetta per buttarci su qualcosa di nostro. Devo dire che è stata anche una cosa molto spontanea, ci siamo trovati subito in sintonia e questo sicuramente è stato determinante.


LEWIS
Può capitare che quando due ingegnose menti lavorano insieme ci possano essere scelte diverse, vi è mai capitato di voler cambiare qualcosa che l’altro aveva scritto/disegnato?

JACOPO
Oddio, lavorando succede. Ma solo per fini narrativi. Se un personaggio non è a fuoco, se un’inquadratura non racconta ciò che dovrebbe raccontare. Raramente, comunque. Lavorando sempre assieme, poi, si trova un buon equilibrio, anche senza fatica, visto che ci intendiamo alla grande.

FRENCH
Può succedere, ma come dice anche Jacopo, solitamente (e per fortuna) ci intendiamo bene. Con Connor, ad esempio, personaggio della seconda stagione di Aqualung, è successo che inizialmente sarebbe dovuto apparire solamente nella stagione due, ma una volta finito il mio studio Jacopo ne è rimasto talmente entusiasta da decidere di dedicargli più spazio. Quindi diciamo che, più che cambiare qualcosa, si cerca sempre di prendere il meglio dal lavoro dell’altro e di lasciarsi ispirare.


LEWIS
“Aqualung” e “Come quando eravamo piccoli” sono due fumetti diametralmente opposti, come sono nati entrambi i fumetti? Ma soprattutto cosa ha fatto scaturire la scelta di pubblicare Aqualung come web comics (lungo cinque stagioni)?

FRENCH
Ormai due anni fa, Aqualung nasce dalla voglia di farci conoscere (partendo da esordienti totali), di pubblicare qualcosa da far arrivare direttamente nelle mani dei lettori e da gestire in totale autonomia, qualcosa che rispecchiasse il nostro modo di vedere le cose. Il web, quindi, è stata una scelta del tutto naturale e ovvia. Per quanto riguarda Come quando eravamo piccoli, invece, il discorso è totalmente diverso anche se legato: dopo qualche capitolo pubblicato online con Aqualung, abbiamo ricevuto i complimenti da parte di Leonardo Favia, editor Bao. Questo ci ha dato l’occasione di allacciare un rapporto iniziale e cogliere subito l’occasione per metterci a lavorare a una proposta da presentare alla portfolio review che si sarebbe tenuta appena un mese più tardi. Il proposal per fortuna è piaciuto, e poco tempo dopo siamo partiti con la lavorazione del libro.


LEWIS
Quali sono le principali differenze tra pubblicare un web comics, e pubblicare con un editore?

JACOPO
Tolte le ovvie differenze tra carta e digitale, sul web sei da solo, con un editore (un buon editore) hai tutto l’aiuto possibile. Sul web, per fare le cose bene, devi essere molto consapevole delle tue capacità, devi essere competente, devi saper lavorare, inteso come rispettare scadenze autoimposte o curare ogni aspetto del fumetto, dall’editing al supporto di lettura (nel nostro caso, il sito coldcove.com). Con un editore hai qualcuno che ti supervisiona, con cui puoi discutere del tuo progetto, qualcuno che ti avverte degli errori, qualcuno che cura la comunicazione del tuo lavoro, qualcuno che ne cura la grafica, ecc.

FRENCH
Esatto. Questo è l’aspetto principale. Con Aqualung abbiamo dovuto gestire tutto noi e affidarci solamente al nostro gusto, che sicuramente è stato uno dei nostri punti di forza, ma che è anche una cosa molto impegnativa e che porta via tanto tempo. Lo stiamo facendo ancora adesso, sicuramente con più consapevolezza.


LEWIS
Nei vostri fumetti le città nelle quali interagiscono i vostri personaggi non hanno la sola funzione di sfondo, ma bensì anche il ruolo di co-protagonista. Quanto è importante secondo voi il contributo dell’ambientazione all’interno di un fumetto? E quanto valore date voi alla scelta del luogo dove ambientare le vostre storie?

JACOPO
L’ambientazione fa molto. Definisce i confini entro i quali si muovono i personaggi, contribuisce a delinearne il carattere, è fondamentale per immergersi nelle storie che creiamo. Cold Cove non potrebbe essere soleggiata e molto popolata, ad esempio.

FRENCH
È vero. Per esempio, lo stacco tra CQEP e Aqualung è abissale a livello di ambientazione, e questo lo si nota subito e riesce a dare una caratterizzazione immediata a tutta quanta la storia e ai suoi personaggi.
LEWIS
In “Come quando eravamo piccoli” è semplice cogliere riferimenti alle serie televisive e lo showbiz, quanto hanno influito le vostre passioni ed i vostri interessi nella stesura e realizzazione dell’opera? Ma soprattutto quali sono le serie che più vi hanno ispirato (se ci sono state)?

FRENCH
Molto. Divoro serie TV di tutti i tipi e mentre lavoro ne guardo continuamente. Non saprei dire se mi abbiano influenzato a livello creativo, sicuramente è un aspetto che si riversa più sulla scrittura che sul disegno. In ogni caso non faccio altro che guardare serie TV costantemente, soprattutto quelle che già conosco e che spesso mi fanno da sottofondo mentre disegno. Durante CQEP ho visto e rivisto sia How I Met Your Mother che Lost almeno un paio di volte!

JACOPO
Pure io di serie ne seguo molte, e probabilmente si nota. Il ritmo delle mie storie è preso di peso da un certo tipo di televisione, mentre tutto CQEP gioca, prende in giro e si rifà ai cliché delle commedie romantiche, sia cinematografiche che televisive. Mi divertiva l’idea di assorbirle e trasportarle su carta. A livello di influenze, direi tutto e niente. La serie che va più vicina a CQEP, ad esempio, è Love, quella di Judd Apatow, che però è uscita su Netflix quando ormai il nostro libro era già bello che pronto. A livello di ispirazione, per CQEP, ti direi Gilmore Girls, Dawson’s Creek e How I Met Your Mother, tutte serie con cui sono cresciuto.


LEWIS
Quanto mettete di voi nei vostri fumetti? Nel senso, nelle vostre opere è possibile trovare esperienze personali, o anche solo elementi caratteriali, vostri o delle persone che vi circondano?

JACOPO
Parecchio: nei modi di fare dei personaggi, in come si vestono, in come reagiscono a determinate situazioni. Quando avevo sedici anni ero come Holly, mi ci rivedo molto, mentre Andy incarna la mia parte più spensierata. In generale, c’è un po’ di me in ogni personaggio che scrivo. Nei dialoghi infilo spesso frasi, o pezzi di frase, venuti fuori da chiacchiere al bar. E a proposito di bar, mi hanno fatto notare che in ogni cosa che scrivo c’è sempre un locale, un pub o qualcosa di simile. Pensandoci, credo sia perché, da sciatore e atleta, ho passato molte (moltissime) giornate in località che avevano solo un rifugio e un pub, in montagna. E ogni giorno ti ritrovavi nello stesso bar la mattina e nello stesso pub la sera. Tutta la tua vita, in quei momenti, passa per il pub. E inconsciamente mi sembra naturale inserirlo nelle mie storie.

FRENCH
Quando disegno metto dentro tutto quello che è il mio bagaglio di esperienze, non solo visive, dagli autori che mi influenzano di più in quel determinato a cose che ho visto e che mi sono piaciute (film, serie TV, illustrazioni, ecc). È chiaro che, inevitabilmente, in un fumetto ci sia tutto te stesso e credo che solo chi ci sta molto vicino lo può notare davvero. Tanti amici mi hanno detto che i miei disegni mi somigliano, ad esempio nelle gambe, le pettinature, i volti o il modo di vestire più in generale. Ma spesso sono cose a cui non faccio nemmeno caso, che vengono così e basta, inconsciamente.


LEWIS
Stavolta la domandona di Everpop tocca anche a voi: “Se vi fosse data la possibilità di poter scrivere/disegnare un fumetto non vostro (qualunque titolo fino ad ora pubblicato in Italia o no) quale scegliereste?

JACOPO
Fantastic Four, tutta la vita.

FRENCH
Fin da bambino il mio sogno è disegnare Spider-Man e ,per quanto non lo segua più molto, il sogno è rimasto lo stesso.


LEWIS
La butto così, sperando in una vostra eventuale risposta (se potete). Quali sono i vostri progetti per il futuro?

JACOPO
Stiamo lavorando a un nuovo libro per Bao Publishing che uscirà a metà marzo. Sto scrivendo le prime tavole ora, mentre rispondo a quest’intervista, quindi abbiamo tempistiche più che strette.

FRENCH
Oltre a questo, a proposito del discorso legato al web, abbiamo lanciato un’etichetta indipendente di fumetti online: si chiama Wilder, e a partire da gennaio, sul sito (www.wilderonline.com), partiranno quattro serie a cadenza mensile realizzate da team creativi tutti differenti. È una bella fatica, ma ne vale la pena.


Io ringrazio questi due mitici autori, che in un anno sono riusciti a conquistarmi totalmente con entrambe le loro opere (per Aqualung era amore già da tempo), ed estendo i ringraziamenti anche a BAO Publishing che mi ha dato la possibilità di porre a Jacopo e French le domande che ormai mi frullavano in testa da un po'!
Miei cari Evereaders, se ancora non avete letto "Come quando eravamo piccoli" correte in fumetteria, o magari chiedetelo a Babbo Natale. Perché? MA PERCHE' NE VALE LA PENA!


Come sempre vi invito a seguire le tappe successive, e recuperare le precedenti se ancora non l'avete già fatto, e a compilare il form sottostante per la partecipazione al BlogTour!

See you soon! -Lewis

13 commenti :

  1. Credo che entrare in sintonia sin da subito, così senza troppi 'vuommochi' sia stato puro culo. Cioè è come se fossero l'uno la metà dell'altro e si sono incontrati sul web! Cioè che cosa piucheperfettaefantastica! Tralasciando l'amore sviscerato che condividiamo per HIMYM e GG (ok anche Dawson's Creek), si vede che sono ragazzi come noi che vivono le nostre stesse cose o quasi. Bellissima intervista brò ♡

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  2. Credo che entrare in sintonia sin da subito, così senza troppi 'vuommochi' sia stato puro culo. Cioè è come se fossero l'uno la metà dell'altro e si sono incontrati sul web! Cioè che cosa piucheperfettaefantastica! Tralasciando l'amore sviscerato che condividiamo per HIMYM e GG (ok anche Dawson's Creek), si vede che sono ragazzi come noi che vivono le nostre stesse cose o quasi. Bellissima intervista brò ♡

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  3. Grazie mille, grazie al tour sto scoprendo tante belle curiosità sui vari artisti che seguo ^^

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  4. Bellissima intervista, sto leggendo Aqualung e mi sta piacendo un sacco ed è interessante sapere che si sono nuovi progetti imminenti :D

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  5. CHE figata questa intervista a più voci! ho scoperto cose nuove, sono sicuramente tre opere degne di nota!
    Luigi Dinardo
    luigi8421@yahoo.it

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  6. bello seguire il blog tour e scopriore nuovi aspetti delle storie e dei loro autori! :)

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  7. Fantastica intervista! Questi ragazzi sono fantastici ed è bello che abbiano trovato questa forte sintonia.
    In bocca al lupo a loro!!!

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  8. I "dietro le quinte" mi affascinano sempre un sacco, sembra di poter condividere quelle piccole confidenze riservate ai soli amici.
    Grazie per questa intervista!

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  9. "Non faccio altro che guardare serie TV costantemente" Siamo in due, anzi in tre :D Bellissima intervista! Non conoscevo quest'opera ma adesso sono curiosa di leggerla. Aggiunta alla mia WL che lascerò in girò per casa in modo tale da facilitare il lavoro a Babbo Natale :)

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  10. Ho seguito (e sto seguendo) Aqualung ed è stato davvero bello poter conoscere i retroscena di quello e di Come quando eravamo piccoli. Non vedo l'ora di saperne di più sul nuovo progetto! E ancora devo leggere CMEP, mannaggia!

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  11. Intervista interessante, sono contenta di sapere che stiano già lavorando ad una nuova opera per Bao :) avanti così!

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