lunedì 30 gennaio 2017

Liete Novelle: La maschera della Morte Rossa di Marco Rocchi e Giuseppe Dell'Olio (Recensione)


Buongiorno e bentornati su Everpop amici lettori! Siete pronti a conoscere un nuovo appassionante graphic novel? Preparate il travestimento stavolta!


LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA
di Marco Rocchi e Giuseppe Dell'Olio
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: 
La maschera della Morte Rossa

EDITORE: Kleiner Flug

GENERE: Romanzi a fumetti

PAGINE: 97pp

PREZZO: 17,00€

USCITA: 08 mag 2015




TRAMA

Il principe Prospero e la sua corte sono rinchiusi in un possente castello per sfuggire al contagio della Morte Rossa, la terribile pestilenza che imperversa nelle strade della contea. Come scherno nei confronti dell'epidemia egli decide di allestire la più eccentrica e sfarzosa festa mai veduta . Tra i musici invitati ad allietare tale evento vi è Alain, un menestrello che serba nei confronti del principe e dei suoi amici più stretti un antico rancore. Egli arriverà a stringere un patto con la Morte stessa per vedere realizzati i propri propositi di vendetta.

MY POINT OF VIEW

Ammetto in partenza di non aver mai letto il racconto originale di Edgar Allan Poe da cui è stato tratto il graphic novel, se non poi dopo aver concluso la lettura di questo volume, incuriosito proprio dall'opera di Marco Rocchi e Giuseppe Dell'Olio. Un volume intrigante e avvincente, dalle tinte cupe e misteriose, schietto e a volte anche duro e spietato, privo di qualunque tipo di censura. Un racconto a fumetti che ti prende sin dalla prima pagina, costringendoti a non mollare la lettura fin quando non hai raggiunto la fine (che ahimè sopraggiunge troppo velocemente).
Come accennato la storia segue le vicende dell'omonimo romanzo di Edgar Allan Poe, ma si arricchisce di elementi (soprattutto grafici) che all'opera originali mancano. Per chi non sapesse cosa parla il graphic novel, ve lo racconto in breve: VENDETTA.
Il fumetto segue le vicende di Alain, il menestrello di corte, che mosso da un'irrefrenabile sete di vendetta verso il Principe e i suoi compari, fa un patto con la Morte Rossa, così da poter portar a compimento il suo oscuro piano, e vendicare i suoi cari morti in tempi (non molto) passati.


Marco Rocchi riesce a sceneggiare un avvincente racconto come quello di Edgar Allan Poe con estrema maestria, riuscendo, grazie all'appoggio di Dell'Olio, a trasporlo in un fumetto altrettanto coinvolgente. I dialoghi sono scarni, ridotti al minimo, ma nonostante questo riescono a incuriosire e convincere il lettore, e a spingerlo (come dicevo ad inizio post) a recuperare il racconto originale. Eguagliare l'arte di Edgar Allan Poe è assai difficile, questo è indubbio, ma Marco Rocchi riesce a onorare a pieno la sua figura!
Neppure per un momento ho pensato di voler abbandonare la lettura di questo fumetto, spinto dalla curiosità, e dall'empatia provata verso il protagonista, per il quale è impossibile non tifare. 
Alain è un personaggio particolare, che oscilla tra il bene ed il male, con il suo carattere apparentemente codardo, che invece nasconde solamente una gran forza e un coraggio smisurato. La sua figura, alta e dinoccolata, avvolta in una mantella rossa, si muove alla perfezione tra le inquietudini del mondo onirico, originariamente narrate da Edgar Allan Poe.
Il carattere e la figura di Alain non sono gli unici aspetti che contrastano con la crudezza della trama, infatti anche i disegni, dallo stile cartoonesco, contrastano con le arie oscure contenute in quest'opera.
Proprio i disegni di Dell'Olio mi hanno catturato ed incantato sin dalla prima vignetta. Onirici e spettrali sono le tavole di questo fumetto, e con le loro tinte oscure, che variano di vendetta in vendetta, riescono ad esprimere completamente quella sensazione di inquietudine che satura la trama. Le figure sono ben tratteggiate e delineate, il tratto è sicuro, morbido e pulito, e in quanto a rappresentazione potrebbe ricordare i bozzetti di una serie animata. Ma ancor di più, lo stile dei disegni mi ha ricordato molto quello dei disegni di "The Curse of Monkey Island", ma soprattutto le figure mi hanno ricordato lo stile di alcune opere di Tim Burton, così come anche le tinte ombrose o determinate inquadrature (come ad esempio quella finale) che contraddistinguono il fumetto per intero. I colori poi giocano un ruolo importantissimo all'interno del volume, a partire dal rosso, che domina su tutti, a partire dalla copertina, riuscendo inoltre ad imporsi e farsi notare.


Insomma, una piacevole scoperta quella de "La maschera della morte rossa" proprio per la sua duplice bellezza che lega la trama ai disegni, e che tiene incollati dalla prima all'ultima pagina. Lo consiglio a tutti quei lettori grandicelli che non temono di legge una storia macabra ed inquietante, ma tremendamente accattivante! Leggetela, e poi passate di qui a farmi sapere cosa ne avete pensato!
See you soon! -Lewis

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