giovedì 9 febbraio 2017

Libri, Letture, e (La) Recensione: Madame Claudel è in un mare di guai Aurélie Valognes


Buongiorno Evereaders, pronti ad una grande grande anteprima? Quest'oggi sono qui per presentarvi un romanzo ricco e variegato come le tavolozze dei pittori che si trovano a Montmartre, una storia che porta con sé ironia ed umorismo, alle quali affianca serietà e cinismo, e persino un po' di sana irriverenza! 



MADAME CLAUDEL E' IN UN MARE DI GUAI
di Aurélie Valognes
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: 

EDITORE: Newton Compton

GENERE: Narrativa Contemporanea

PAGINE: 320pp

PREZZO: 9,90€

USCITA: 09 feb 2017




TRAMA

Ferdinand Brun vive a Parigi, al numero 8 di Rue Bonaparte, ha ottantatré anni e non gli piacciono le persone. Sfortunato dalla nascita – ha perso la mamma e la nonna quando era ancora piccolo –, è cresciuto nel risentimento, diventando introverso e taciturno. Purtroppo con il passare degli anni è addirittura peggiorato e così la moglie lo ha mollato di punto in bianco scappando con il postino, mentre la figlia e il nipotino sono andati a vivere dall’altra parte dell’oceano. Rimasto solo con la cagnolina Daisy, unico essere vivente degno del suo affetto, Monsieur Brun ha deciso di disertare il genere umano e di ridurre al minimo i suoi contatti con gli altri, compresi quelli con la portinaia, la detestata Madame Suarez. Un infausto giorno, la cagnolina Daisy muore e la settimana dopo Monsieur Brun rimane vittima di un incidente. Tutto è contro di lui, e quando la figlia lo mette di fronte all’ipotesi dell’ospizio, non gli resta che accettare l’aiuto di Madame Claudel, un’arzilla signora di novantatré anni, che abita al suo piano. Ma sarà l’arrivo della piccola Juliette, figlia dei nuovi condomini, l’unico evento in grado di scalfire il muro di diffidenza e scontrosità che il vecchio ha costruito intorno a sé.

MY POINT OF VIEW

HO AMATO QUESTO LIBRO!

Credete nei colpi di fulmine? Io sì, e dopo la lettura di "Madame Claudel è in un mare di guai" ne ho avuto la conferma. Ho adorato Ferdinand sotto ogni aspetto, l'ho adorato per il suo essere così burbero e vendicativo, per il suo essere così sulle sue, e persino per il suo celato romanticismo. E' stato un colpo di fulmine, perché sin dal primo capitolo ho capito che Mr. Brun sarebbe diventato il mio spirito guida, una sorta di me stesso del futuro. Ma Mr. Brun è così fantastico solo grazie alla sua talentuosissima autrice, che ha saputo tratteggiare ognuno dei personaggi del suo romanzo, in maniera magistrale, riuscendo però nonostante tutto a far spiccare il suo bizzarro protagonista.

Vi dico la mia sulla trama, in poche parole. Per entrare farvi un'idea del romanzo non dovrete far altro che: pensare al più antipatico e burbero dei vegliardi, uno di quelli che di sicuro avrà preteso il vostro posto a sedere sul treno/tram spacciandolo per "suo. Uno di quegli anziani signori che hanno da ridire persino sulle texture della carta igienica! Affiancategli poi: una portinaia impicciona, la classica racchia superba che non vede l'ora di farsi gli affari tuoi; una vicina di casa novantenne, ma con uno spirito giovanile, una di quelle signore che tutti vorrebbero come nonna; una ragazzina impertinente e irriverente, rumorosa e chiacchierona, capace di farti ridere dal nervoso. Mescolate tutto con una prosa semplice, ma ben studiata, una trama che scorrevole, una di quelle che arrivano dritte al punto, senza mai cadere nel banale, che MAI, neppure per una volta, rallenta per descrizioni inutili.

 FAAAAAAAAAATTO? (pensate a Giovanni Muciaccia).

Bene, avrete così uno sfavillante romanzo, che si alterna tra umorismo e serità, che incarna la delicatezza della letteratura francese, ma allo stesso tempo sa tirar fuori anche tanta ironia ed irriverenza, e a volte anche una punta di cinismo.
Ma torniamo alla trama. Sin da subito la Valognes, che a mio parere meriterebbe due pubblicazioni l'anno sia per la sua prosa che per l'intensità con cui riesce a narrare gli eventi (riuscendo a farteli vivere in prima persona), ci trascina all'interno della sua storia, e ci lascia lì, in balia del suo protagonista l'ombroso Ferdinand Brun, odiato e temuto da tutte le signore della sua palazzina. Ce lo presenta inizialmente velocemente, con poche parole, così da permettere al lettore di fare la sua conoscenza come meglio preferisce, in modo tale che si instauri sin da subito un rapporto di empatia tra lettore e protagonista, un uomo tutto d'un pezzo, che O puoi amare O puoi odiare, senza vie di mezzo!

La caratterizzazione dei personaggi di questo romanzo è incredibile, ai limiti del eccezionale, perché la Valognes, nonostante la difficoltà del dover ragionare come un uomo, si trova davanti una seconda difficoltà: ragionare come un burbero uomo di ottant'anni! Ma questa "interpretazione" gli riesce perfettamente, al punto tale che Ferdinand sembra essere un personaggio incredibilmente reale, e il romanzo appare quasi come una sorta di biografia (autobiografia azzarderei, vista la bravura dell'autrice).

Devo ammetterlo, questo è stato uno dei migliori consigli degli ultimi tempi (ringrazio infatti Martina di Newton), perché mi ha permesso di scoprire un romanzo veloce (che ho divorato in un solo giorno), divertente, intelligente (nonostante le note umoristiche), rivoluzionario e irriverente! Un romanzo che non posso che consigliare perché offre una divertente ed allegra fuga dalla realtà, ed un soleggiato porto sicuro dove rintanarsi.


Insomma, DOVETE LEGGERE "MADAME CLAUDEL E' IN UN MARE DI GUAI", fosse anche per le diatribe in commissariato (NON E' UNO SPOILER). La letteratura francese non delude mai!
See you soon! -Lewis

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