venerdì 31 marzo 2017

Liete Novelle: Francis di Loputyn (Recensione)


Buongiorno miei magici Evereaders! Quest'oggi tirate fuori le vostre scope volanti, perché state per entrare in un mondo magico popolato da streghe e scaltri spiriti.


FRANCIS
di Loputyn
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Francis

EDITORE: Shockdom

GENERE: Magia

PAGINE: 96pp

PREZZO: 16,00€

USCITA:  30 mar 2017



TRAMA

All'ombra del Monte Orfano si preparano incantesimi, pozioni, evocazioni: doveri di streghe. Ma a Metillia piace anche divertirsi, a volte a scapito dei suoi doveri. Pur sapendo che ormai manca poco alla prova più importante della sua carriera di strega, non è riuscita a prendere il controllo del proprio destino: ormai è tardi per prepararsi, può solo deludere le aspettative delle sue compagne di clan. Ma proprio l'ultima notte, quando sembrano non esserci speranze per lei, il destino le regala un incontro favorevole per svoltare la situazione. O forse no. Francis è uno spiritello, ma ha un corpo fisico, può divertirsi, può disgregarsi e tornare alla natura, per poi riassemblarsi nella forma che più gli piace. La sua preferita è quella di volpe. E soprattutto Francis è pigro, meschino e dissoluto. Ma il tempo stringe, la notte sta per finire...

MY POINT OF VIEW

Un clan di streghe, una coppia di amiche, una sfida per diventare la capo clan, una sinistra evocazione. Questi sono solo i temi base di questo magico romanzo a fumetti, in cui convivono delicatezza e oscurità. Tutto ruota attorno alla protagonista, Metillia, una ragazza pigra e svogliata, amante del vino e dei piaceri, che dopo aver procrastinato per un mese intero ora deve fare i conti con la dura realtà, e l'ormai sempre più vicino giorno della sfida, quella con Camelia, sua migliore amica, nonché rivale nella competizione che vedrà solo una delle due diventare la nuova capo clan. Resasi ormai conto che la sconfitta è ormai dietro l'angolo, la giovane strega decide di rubare il grimorio dell'attuale capo clan, ed evocare uno spirito in suo aiuto. Purtroppo lo spirito in questione, Francis, non è tanto diverso da lei, e con la sua pigrizia e malvagità, non fa altro che assoggettarla e gettarla in un baratro di oscurità (cosa che a Metillia non dispiace affatto).

Per la sua bellezza questo fumetto può essere paragonato ad una rosa, incantevole e delicata; ma ahimè come ben sappiamo tutte le rose sono destinate ad appassire, e tornando al confronto, l'immagine giusta da usare a confronto è quella di una rosa bella sì, ma ormai avvizzita. Per capire questo paragone basti pensare alla protagonista di quest'opera, Metillia, la giovane strega destinata a diventare una potente capo clan, per via del suo potere latente, che però cova nel suo cuore solo oscurità. Meschina, pigra, corrosa dalla gelosia, Metillia non è per nulla un'eroina, ma nonostante questo è impossibile non essere dalla sua parte, e provare per lei estrema empatia.


Questo fumetto poggia le sue fondamenta su una competizione, un tema assai usato nei fumetti e nelle serie televisive (comprese quelle animate), basti pensare a cartoni come Bia la sfida della magia, oppure Comet Principessa Stellare (che per me è Bia del futuro oh), dove a sfidarsi sono sempre due giovani streghette, che concorrono alla carica di nuova sovrana. A differenza di queste serie però stavolta, con Francis, ammiriamo la storia da un punto differente, guardiamo lo svolgersi degli eventi dal punto di vista della rivale, un punto di vista assai inconsueto, ma nuovo e a dir poco interessante.

La bellezza di questo fumetto si palesa poi con i incantevoli disegni, che danno vita a tavole a dir poco meravigliose. Prese singolarmente, ogni singola vignetta sembra essere un'opera a se stante: acquerelli e matite si alternano come sul foglio o sulla tela di un grande artista, componendosi man mano, come le parole di un incantesimo, che da poi vita ad un'allegoria di forme armoniose e colori delicati. I disegni contrastano volutamente con la decadenza della trama, opponendosi sia per la tavola dei colori scelti, sia per il tratto con cui ogni cosa è rappresentata, in modo morbido, elegante, fluido e delicato...proprio come una rosa. 


Tutto sembra così evanescente, soprattutto per quanto riguarda il finale, che sembra far svanire poi tutto in una voluta di fumo, pronta a disperdersi nell'aria. Ed è proprio così che oggi ci salutiamo, allo stesso modo in cui son costretti a salutarsi Metillia e Francis. Nella speranza che possa esserci un seguito a questa incantevole storia...
See you soon! -Lewis

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