mercoledì 31 maggio 2017

Liete Novelle: Residenza Arcadia di Daniel Cuello (Recensione)


Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Siete pronti a sbirciare all'interno di un particolarissimo condominio? Vi avverto, bisogna stare attenti ai vicini!



RESIDENZA ARCADIA
di Daniel Cuello
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Residenza Arcadia

EDITORE: Bao Publishing

GENERE: Slice of Life

PAGINE: 160pp

PREZZO: 20,00€

USCITA: 11 mag 2017



TRAMA

Un condominio, nella periferia di una grande città. Liti e battibecchi tra condomini, in un'escalation di lentezza geologica tra incomprensioni ataviche e antipatie immotivate. Sullo sfondo, una dittatura militare. Daniel Cuello costruisce il libro perfetto, dosando con sapienza da consumato narratore i divertenti siparietti tra i suoi leggendari vecchietti e una macro trama intrisa di amori taciuti, profonde lealtà, dolori indicibili e grida strozzate in gola. Un libro allo stesso tempo leggero e pesante come un macigno, con un baricentro emotivo spostato tutto in avanti che verso il finale vi farà sentire un tonfo nel torace: il vostro cuore, pesantissimo, romperà gli ormeggi e diventerà il nodo alla bocca dello stomaco.

MY POINT OF VIEW
                                                                  
                                            


Che dire...SORPRENDENTE! Conoscevo Daniel Cuello per le sue vignette sul web e le sue illustrazioni per "Il dizionario delle Serie TV" e quindi qualche idea sul suo talento me l'ero fatta, ma devo ammettere che non mi sarei mai aspettato che mi sarei così tanto innamorato del fumetto e dei suoi protagonisti.

E' sorprendente quanto facilmente siano riusciti ognuno dei condomini di Residenza Arcadia a far breccia nel mio cuore. Chi in un modo e chi in un altro, ognuno di loro è riuscito a conquistarmi persino con i pessimi caratteri e gli oscuri segreti; quei segreti che squarciano la quotidianità ed entrano prepotentemente nella vita presente di tutti questi anziani ma arzilli protagonisti.

Ammetto che forse mi è risultato piuttosto semplice amare questo novel perché, come alcuni di voi ben sanno, io ho una vera e propria passione per quelle storie nelle quali i protagonisti principali sono proprio energici e rumorosi anziani! Però non è stato solo questo a farmi amare l'opera, ma bensì la somma di diversi aspetti e tematiche, che Daniel Cuello ha saputo mescolare e portare avanti costantemente alternando ironia e serietà, dimostrando così un ottimo talento alla sceneggiatura.

L'opera, Residenza Arcadia, non è altro che un romanzo corale a fumetti che racconta l'intreccio di varie vite, tra presente e passato, una finestra sul mondo moderno della terza età, nel quale la tecnologia moderna non è certo assente, ma comunque messa in ombra dalle "vecchie maniere". Residenza Arcadia è quindi una storia nelle storie, la storia di un gruppo di anziani che vive in questo storico condominio che per anni ed anni ha custodito segreti e trame (a volte persino losche), palcoscenico di diversi e accesi scontri tra condomini, luogo di incontri e separazioni. Un condominio che poggia le sue fondamenta su gioie, ma soprattutto su dolori e frasi non dette.

Questo edificio custodisce le vite e segreti di Mirta, una vecchina che soffre di manie di persecuzione, alla quale molti anni fa sono stati portati via marito e figlia e che ormai vive in compagnia di un canarino silenzioso; Dimitri, un ex militante che ormai vive segregato all'interno della palazzina in compagnia del suo cagnolino Rasputin, dei rimpianti legati ad un amore passato e impossibile e...dell'artrite; Dirce, forse la più giovane delle donne, quella più piatta, quella tanto attenta alle apparenze, che vive in compagnia di suo marito Emilio, più giovane di due anni, che han una passione sfrenata per le foto e per la tecnologia. Emilio, che tra tutti è quello che forse mi assomiglia di più, una sorta di mia versione futura (e chissà che Cuello non ci abbia azzeccato). Ed infine c'è Ester, che per la prima parte dell'opera si palesa sono attraverso le conversazioni dei suoi vicini, per poi spuntare improvvisamente, proprio come un attento predatore, nel momento sbagliato!

Tutti insieme danno vita ad un vero e proprio coro di voci chiassose e prepotenti, che però all'occorrenza sanno essere ironiche e persino profonde. Daniel riesce a raccontare la quotidianità che ogni giorno popola condomini come questi. Riesce a dar voce a quelle voci un po' roche e a volte persino flebili, a quei segreti celati in quei bauli nascosti in fondo all'armadio, a tutto ciò che c'è ordinario nei suoi personaggi, che non è tanto diverso dall'ordinarietà "reale" che ogni giorno prevale nelle nostre vite. La routine di Cuello si trasforma in lotte fatte di lingue biforcute, battutine acide e frasette avvelenate, che i condomini si scambiano durante tutto l'arco della narrazione. Battute che come dicevo riescono a far ridere ma allo stesso tempo danno tanto da pensare. Insomma se state pensando di sottovalutare quello che dicono e fanno i personaggi di questo romanzo a fumetti...be' vi state sbagliando di grosso, perché a partire da qualcosa di "semplice" Cuello riesce a raccontare una storia dall'incredibile potenziale. Una storia nata proprio da quei germogli che l'autore ha seminato negli anni qua e là per il web.

Nulla da dire quindi nemmeno sul versante grafico. Oh be' nulla si fa per dire, perché i disegni che caratterizzano le tavole di Residenza Arcadia, con il loro tratto volutamente impreciso che sembra quasi una sorta di bozza finale, è semplicemente perfetto per una storia come questa. La paura e l'insicurezza dei personaggi, che tanto cercano di mascherare, è invece messa a nudo proprio dal tratto dell'autore.
Insomma dire che quest'opera mi sia piaciuta è dir poco. Per stavolta però Daniel Cuello si porta a casa quattro stelle e mezzo, perché mi piacerebbe molto che la prossima opera possa essere anche meglio. Quindi Daniel, io aspetto di vederti nuovamente tra gli scaffali delle librerie (e magari di incontrarti in giro per qualche fiera, così da poterti stringerti la mano). Questa storia dolce-amara aspetta solo voi!
See you soon! -Lewis

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