venerdì 5 maggio 2017

Libri, Letture e (La) Recensione: Tutti i nostri oggi sbagliati di Elan Mastai


Buon venerdì Evereaders, siete pronti a concludere la settimana con una recensione carica di cuoricini e stelline, che ci porta a spasso nel tempo?


TUTTI I NOSTRI OGGI SBAGLIATI
di Elan Mastai
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: All our wrong today's

EDITORE: Sperling & Kupfer

GENERE: Fantascienza

PAGINE: 380pp

PREZZO: 18,90€

USCITA: 18 apr 2017


TRAMA

"E così fece quello che uno fa quando ha il cuore spezzato e una macchina del tempo: una stupidaggine." Anno 2016. La Terra è un'oasi di pace, progresso e benessere, grazie a un'invenzione tecnologica che ha risolto problemi come l'inquinamento, la povertà, le tensioni sociali. La gente va in vacanza sulla Luna e, ben presto, potrà anche viaggiare nel tempo. Tom Barren è nato in questo mondo, ma si sente fuori luogo. Trentenne senza arte né parte, figlio di uno scienziato che si vergogna della sua inettitudine, orfano della madre, che era l'unica ad amarlo, Tom è innamorato di una ragazza che non lo ricambia ma per la quale sarebbe disposto a tutto. Anche a sfidare le leggi della fisica pur di cancellare un errore fatale. Tornato indietro nel tempo per raddrizzare il corso degli eventi, Tom combina un guaio. E così, una volta catapultato di nuovo nel presente, si ritrova in un mondo disastroso che stenta a riconoscere. Incompetenza tecnologica, inquinamento, caos politico: è il nostro 2016, non il suo. Eppure, in questo oggi sbagliato, Tom scopre di avere una carriera invidiabile, un'intera famiglia che lo ama e forse, finalmente, un'anima gemella. E allora, meglio tentare di restituire all'umanità l'utopia perduta, o restare a godersi la felicità in questo mondo imperfetto?


MY POINT OF VIEW
                                                                      
                                                      

Viaggi nel tempo. Ultimamente sono totalmente in fissa con i viaggi nel tempo basti pensare al mio folle amore per Timeless, o all'ultimo libro letto riguardante questo tema. Insomma questo è senza dubbio l'anno dei Viaggi nel Tempo, ed io ci sono decisamente dentro.

Questo libro però è molto di più di quello che mi è capitato di leggere fino ad ora sui viaggi nel tempo, e vi spiego subito perché: prendete le idee geniali di Stephen King in 22/11/63, aggiungeteci un pizzico di "Ritorno al Futuro", e condite tutto con l'immensa fantasia e intelligenza di Elan Mastai, solo così riuscirete ad avere "Tutti i nostri oggi sbagliati".

Tutto è assolutamente geniale all'interno di questo libro a partire dall'idea che l'autore ha dei viaggi nel tempo, fino alla società che ha saputo creare e tratteggiare; una società futuristica all'interno della quale i suoi abitanti vivono circondati dagli agi e dalla tecnologia, una sorta di società utopica, simile a quella dei Jetson (la serie animata) piena di capsule per lo spostamento, di teletrasporti e macchine spaziali. Insomma la società che negli anni passati (parliamo degli anni 50/60) ci siamo sempre immaginati. In questa moderna società vive Tom Barren il figlio di un vero e proprio genio, che oltre ad essere un po' sfigato si sente anche incredibilmente inutile. Da sempre messo in ombra dalla figura e dal genio del padre Tom vive la sua misera vita in completo anonimato fin quando, a seguito della morte della madre, si ritrova immischiato nel progetto spazio-temporale del padre. Divenuto crononauta, o meglio la riserva e sostituto della bella e talentuosa Penelope, il giovane Barren si ritrova, a seguito di spiacevoli eventi a voler intraprendere un viaggio nel tempo tutto suo, contro il volere dello stesso padre.

Il romanzo esplora il concetto di viaggio nel tempo a 360° e lo fa inizialmente raccontando la storia anche attraverso termini tecnici. La storia iniziale, la prima parte, infatti è caratterizzata da una narrazione più seria e tecnica, molto più lenta e cadenzata, contraddistinta da pochi eventi sorprendenti, che però lasciano poi spazio ad una vera e propria esplosione di meraviglia e stupore. Non fatevi scoraggiare da questa prima parte, perché quando la scintilla della storia si infiamma, e avviene il primo viaggio nel tempo della storia, la trama fa una vera e propria impennata verso lo stupefacente. 

Una cosa però l'abbiamo imparata dopo tutti i libri letti, e le serie tv/film visti: NON INTERFERIRE CON IL PASSATO. Tom lo capirà ben presto a sue spese, pur spinto da motivazioni giuste (per lui) e buone, mettendo più volte in pericolo l'equilibrio mondiale (sto esagerando forse) ma soprattutto portandolo ad interrogarsi su quale possa essere la realtà più giusta. Quella che infatti sembra calzargli a pennello non è la perfezione della società semi-utopica nella quale è nato e cresciuto, ma bensì il caos del 2016 a cui il lettore è abituato, quella realtà reale (scusate il gioco di parole brutto brutto) al quale tutti noi siamo abituati.

Ciò che mi ha davvero colpito di questo romanzo, oltre alla prosa a volta complicata e tecnica, altre volte semplice e spensierata, che procede con una narrazione in prima persona (mossa geniale), è il personaggio di Tom che, ad un certo punto del suo viaggio, pur essendo diventato figo e popolare rimane al suo interno lo sfigato insoddisfatto di sempre. Ed è proprio questo aspetto che lo rende un personaggio vero con il quale creare un certo rapporto d'empatia.


Insomma quest'oggi mi trovo nuovamente a consigliarvi uno di quei libri che alla prima occhiata potrebbe anche passare inosservato, ma quando però si passa invece alla prima lettura...be' il discorso cambia completamente, lasciando spazio al colpo di fulmine. Leggetelo e poi mi direte!
See you soon! -Lewis

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