giovedì 1 giugno 2017

Liete Novelle: La ricerca del legname di Marino Magliani e Marco D'Aponte (Recensione)

Bentrovati Evereaders, siete pronti a lanciarvi all'avventura tra cunicoli e fogne in compagnia di un intrepido topo detective?


LA RICERCA DEL LEGNAME
di Marino Magliani e Marco D'Aponte
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: La Ricerca del legname

EDITORE: Tunué

GENERE: Mistery/Noir

PAGINE: 110pp

PREZZO: 14,90€

USCITA: 11 mag 2017



TRAMA

Fernando è un investigatore privato, ex poliziotto e, per inciso, topo di fogna. Il mondo in cui quotidianamente si muove è grigio e violento, e per sopravvivere è costretto a diventare un tutt'uno con la strada, i quartieri malfamati e i vicoli bui, seguendo al contempo le tracce di Rudy, trafficante di un pregiatissimo legname. Un compito, questo, datogli da una madre affranta, che lo porterà dapprima al "Tombino", soglia tra il conosciuto mondo di sotto e l'ignoto mondo di sopra, e poi fino ai limiti di uno spazio ancora più inquietante. Magliani e D'Aponte giocano con astuzia sul parallelo tra la società dei topi e quella degli umani, costruendo un racconto crudo, essenziale e del tutto privo di cliché.

MY POINT OF VIEW

                                                                  
                                            

Avete mai pensato al funzionamento di una società fatta di soli topi? Io no, visto che non rientrano certo tra i miei animali preferiti, ma gli autori di questo fumetto invece sì. In una società come questa, i suddetti topi vivono vite non molto diverse dalle nostre, basti pensare agli svariati lavori che svolgo: esploratori, cantanti, poliziotti...detective! Il protagonista di questo fumetto è proprio un detective, che non ha nulla da invidiare a famosi roditori come Bianca e Bernie, Basil l'investigatopo o nemmeno Cip e Ciop (gli agenti segreti). Insomma è un vero detective, uno di quelli curiosi ma allo stesso tempo coraggiosi.

Nonostante le battute iniziali, il fumetto non ci mette molto a mostrare le sue tinte noir, generatrici del mistero al centro della trama. Tutto parte con l'arrivo di una madre afflitta alla ricerca del figlio scomparso Rudy, un cercatore di legname che sta subendo una mutazione. Nonostante il caso sia assai misterioso e ingarbugliato nessun grande detective del sottosuolo accetta il caso, cosa che insospettisce non poco il curioso Fernando, che scelto come ultima spiaggia è costretto ad imbarcarsi da solo in questa misteriosa ed enigmatica avventura, alla ricerca di un topo mai visto prima. Una figura attorno alla quale aleggia un impenetrabile alone di mistero, che genera una sorta di ossessione nel protagonista, spingendolo così a risalire man mano sempre più in superficie, lì dove lo aspetta la vita dei "topi di città".
Il mistero legato a Rudy e la sua ricerca ad un certo punto diventano quasi dei pretesti, volti a raccontare la vita in superficie, ma soprattutto utili per la maturità di Fernando, che nonostante l'età sembra quasi maturare proprio a seguito degli eventi legati al mistero. Questa ricerca permette infatti a Fernando di conoscere e scoprire parti del mondo, soprattutto quello di sopra, che fino a poco prima conosceva solo per sentito dire, quasi come una sorta di leggenda. Il mistero fa quindi da catalizzatore all'evoluzione del protagonista, permettendogli quindi, attraverso soprattutto i pericoli che la vita in superficie gli riserva, di scoprire quanto possa essere importante la sua vita giù nei sotterranei.

Nonostante si parli di topolini i personaggi risultano essere piuttosto affascinanti: da Fernando, che mi ha ricordato un po' il Bernie della Disney ma caratterizzato da note più adulte e serie, fino a Pepe El TIra, una figura quasi celebre e mitologica che aleggia nella storia lungo tutto l'arco narrativo per poi palesarsi davanti al lettore solamente in un punto ben preciso della storia.

Lo stile dei disegni con il suo tratto realistico e dettagliato, permette alla storia di risultare incredibilmente reale, nonostante i protagonisti siano proprio dei roditori. Questi roditori però, proprio grazie alle espressioni ed i pensieri, risultano essere piuttosto simili agli umani che li circondano, quasi come se fossero una loro proiezione. Ed è forse proprio la percezione "umana" ed il pensiero di Fernando ad essere la carta vincente di questo fumetto.

Insomma c'è un caso da risolvere, e son certo che andrà anche a voi di imbarcarvi in questa avventura tra fogne e vicoli bui.
See you soon! -Lewis

Nessun commento :

Posta un commento