giovedì 1 febbraio 2018

Manga Bites: Dead Tube vol. 4 di Mikoto Yamaguchi e Touta Kitakawa (Recensione)

DEAD TUBE

Buongiorno e buon giovedì amici di Everpop! Un nuovo morso a fumetti vi aspetta! Oggi voglio dirvi la mia su quarto volume di Dead Tube di Mikoto Yamaguchi e Touta Kitakawa.


Mai Mashiro MachiyaDEAD TUBE Vol. 4 di Mikoto Yamaguchi e Touta Kitakawa

                                                                                                                  
EDITORE: J-POP Manga | GENERE: Seinen
 PAGINE: 200 | TITOLO ORIGINALE: Dead Tube #4
USCITA: gen 2018 | PREZZO: € 6,00 | EBOOK: 
                                                                                                                  

TRAMA

Il nuovo round di Dead Tube vi porterà su una paradisiaca isola deserta... dove chi sopravviverà e riuscirà a filmare il sadico assassino Crazy Rascal riceverà un nilione di yen! Dei dodici partecipanti al gioco, chi riuscirà a cavarsela? E a che prezzo?

MY POINT OF VIEW
                                                                     
                                           

Sempre più duro, sempre più crudo, sempre più spietato. Dead Tube nonostante le continue scene spinte e le innumerevoli scene splatter mi sta conquistando davvero tanto, volume dopo volume, soprattutto per via dei continui colpi di scena che si susseguono di capitolo in capitolo; colpi di scena che mi lasciano ogni volta a bocca aperta. In Dead Tube è un po' come in Liar Game e Kakegurui, non bisogna fidarsi mai di nessuno, perché tranelli ed inganni, imbrogli e malefatte, sono sempre dietro ad ogni angolo, pronti ad assalirti nel modo peggiore e spietato.

Questa quarto volume apre definitivamente le porte ad un nuovo arco narrativo, una nuova sfida, che vede coinvolti Machiya e Mai, affiancati da Miwa e Mizuno, che hanno ormai assunto ruolo di protagoniste principali (senza nemmeno rendersene conto), catapultati su un'isola deserta in cui predomina la natura. La nuova sfida di Dead Tube, che inizialmente ai ragazzi sembra una vera e propria passeggiata, una sfida da completare facilmente, si rivela essere in realtà una vera e propria sfida di sopravvivenza, un gioco horror in cui un pazzo killer mascherato, Crazy Rascal, è libero di mietere le sue vittime. La principale preoccupazione, riprendere il personaggio misterioso, si trasforma ben presto in un'altra: sopravvivere e cercare il colpevole. Perché sì, a quanto pare il killer fa parte del gruppo di partecipanti a questa prova.

Ancora una volta i due autori dimostrano di saperci fare, soprattutto nella narrazione, riuscendo di volume in volume a dare il giusto spazio ad ogni personaggi, rivelando a piccole dosi caratteristiche, segreti e paure. Stavolta tocca a Miwa, protagonista indiscussa di questo volume, che viene messa a dura prova, soprattutto dal punto di vista sentimentale. La neo arrivata del gruppo dovrà infatti fare i conti con se stessa e con i suoi sentimenti, prima ancora che con il folle uomo mascherato. Un sentimento speciale, nei confronti di uno dei protagonisti, che credeva impossibile sta sempre più affiorando in lei, pronto a sbocciare e a dominare il suo cuore. Grazie a Miwa inoltre Mikoto Yamaguchi riesce a raccontare aspetti tutti nuovi sul protagonista di quest'opera, Tomohiro Machiya, che di sfida in sfida scopre egli stesso nuovi aspetti della sua personalità che fino ad ora non credeva di possedere. Sarà davvero un pervertito come afferma Mashiro?

Questo è senza dubbio uno dei fumetti più crudi che abbia mai letto, caratterizzato da scene esplicite e a volte quasi prive di censura, che permettono agli autori di descrivere un mondo folle e disperato che ormai si avvicina sempre più al nostro. I due autori giocano sul concetto di paura, di timore, per poi trasfigurarlo in adrenalina, in una storia da leggere tutta d'un fiato, una di quelle da cui è impossibile separarsi. Dopo aver riletto i primi quattro volumi di seguito, ho potuto notare che la serie si sviluppa attraverso un ritmo sempre più veloce e travolgente, un ritmo serrato che non lascia spazio alle pause, neppure quando ci si ritrova davanti ad eventi sconvolgenti, come quelli che contraddistinguono questo quarto volume.

Per quanto riguarda i disegni invece bisogna dire che lo stile del maestro Kitakawa, già ampiamente maturo nei volumi precedenti, continua a crescere e a maturare conservando un tratto un po' cartoonesco che contrasta magnificamente con le tinte oscure di questo fumetto.



Ora però spero che J-Pop porti presto in Italia il quinto volume, perché per me sarà davvero difficile attendere! Siete curiosi di sapere perché? Be' leggete la serie e lo capirete da soli!
See you soon! -Lewis

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