lunedì 11 giugno 2018

Liete Novelle: Lake of Fire di Nathan Fairbairn e Matt Smith (Recensione)

LAKE OF FIRE

Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Pronti ad iniziare questa nuova settimana in compagnia di un nuovissimo fumetto in uscita questo venerdì? Vi porto indietro nel tempo con Lake of Fire di Nathan Fairbairn e Matt Smith.
LAKE OF FIRE di Nathan Fairbairn e Matt Smith
                                                                                                                  
EDITORE: Saldapress | GENERE: Storico/Avventura
 PAGINE: 168 | TITOLO ORIGINALE: Lake of Fire
USCITA: 15 giu 2018 | PREZZO: € 24,90 | EBOOK: 
                                                                                                                  

TRAMA

1220 dopo Cristo, regione dei Pirenei francesi: la Crociata contro gli Albigesi è a un punto morto. Ma accade qualcosa di spaventoso, destinato a sconvolgere la vita del pianeta: nei paraggi di un piccolo villaggio si schianta una gigantesca astronave, infestata da un’orda di predatori assetati di sangue, che si riproducono a grande velocità. Gli unici a separare ancora il Regno di Dio dall’Inferno in Terra, la salvezza dalla distruzione, sono una piccola banda di crociati, coalizzati con un gruppo di eretici e per una volta uniti contro un feroce nemico comune. L’acclamato graphic novel targato Image Comics che riesce nell’impresa di intrecciare la grande storia alla grande fantascienza, l’orrore e l’avventura picaresca, lasciando il lettore senza fiato dalla prima all’ultima pagina.

MY POINT OF VIEW
                                                               
                                       

Correva l'anno 1220 dopo Cristo, quando nel mondo impazzavano le folli e pericolose crociate. Durante quel periodo venivano perpetuate le peggiori azioni in nome della chiesa e del culto, vere e proprie guerre spietate, assetate di sangue. In questo periodo oscuro e folle si muove questa storia, fatta di storia, di religione e di tanta tanta fantascienza. Nulla è banale all'interno di Lake of Fire, ma anzi, tutto è incredibilmente geniale e inaspettato, a partire dalla scelta dell'ambientazione e del suo periodo storico.

Il fumetto segue inizialmente due amici, Theo e Hugh, rispettivamente un neo cavaliere e il suo scudiero, che per lanciarsi nel mondo delle crociate, fatto di lotte e guerre in nome di Dio, decidono di lasciare casa per servire il potente di turno. Dopo le remore iniziali, i due vengono assegnati ad una compagnia, una compagnia particolare, capitanata da Messer Raymond, un cavaliere ubriacone che sa però come muoversi sul campo. Fin qui tutto normale, ogni cosa segue il classico sviluppo storico, fin quando però non avvengono strane sparizioni e altrettanti strani omicidi, che il popolo imputa a degli strani e spietati demoni, che in realtà non sono altro che Alieni venuti da uno spazio lontano, per cibarsi degli umani. 

Nonostante parta con un ritmo piuttosto lento, causato forse dalla presenza di vignette piccole e cariche di testo, il fumetto riesce ben presto a prendere una piega inaspettata e ad aumentare il ritmo, che diviene rapido e caracollante, folle e spericolato. E' senza dubbio la costante fantascientifica a dare quella spinta incredibilmente travolgente all'opera, sono gli elementi futuristici e spaziali a rendere un comune fumetto storico, qualcosa di nuovo e incredibilmente eccezionale. Non mi era mai capitato di veder mescolati tra loro due generi così diversi, agli antipodi, eppure questa storia ha saputo abilmente connettere e ravvicinare passato e futuro, che convivono perfettamente insieme, pur contrastandosi in una lotta folle e intensa che poteva venir fuori solo dalla mente di Nathan Fairbairn, il quale è riuscito a rendere interessante un periodo storico piuttosto noioso (dal mio punto di vista si intende) che inaspettatamente diventa spettacolare.

Ci si concentra appunto sul periodo storico e sul contrasto con la tecnologia e l'invasione aliena, a discapito della caratterizzazione dei personaggi, che passano un po' in secondo piano, messi in ombra proprio da una trama finemente articolata e forse anche un po' (piacevolmente) complessa. Fino alla fine non si capisce chi possa essere il vero e proprio protagonista di questa storia, è impossibile infatti affezionarsi a qualcuno o scegliere di seguire il cammino e le gesta di un cavaliere più di un altro; tutti sono allo stesso modo importanti e a tutti viene riservato il medesimo spazio, poiché in una folle e assurda guerra come quella tratteggiata all'interno di questo romanzo a fumetti, ciò che più conta è la sopravvivenza. Sopravvivendo i personaggi emergono così spontaneamente.

Se dal punto di vista narrativo Fairbairn riesce a catturare e stregare l'attenzione del lettore con crociate, cacce alle streghe e agli eretici e, ovviamente, con invasioni aliene, dal punto di vista grafico Matt Smith ci riesce ancor più facilmente, con uno stile fresco e moderno, che però si adatta perfettamente alla descrizione e rappresentazione di un epoca passata che deve fare per forza i conti con un futuro invasivo e distruttivo. Il tratto è essenziale, ma allo stesso tempo particolareggiato, pur senza spingersi mai nel minuzioso e nel dettagliato; attraverso una linea precisa e morbida, dalle forme pressoché squadrate, che sottolineano la serietà dell'opera e il periodo in cui essa è ambientata, l'autore riesce a creare un universo capace di lasciar il lettore senza fiato. A dare quel tocco di retrò (tanto tanto retrò) ci pensa però la paletta di colori, che attraverso diverse sfumature di arancio, giallo e rosa, riesce perfettamente a sintetizzare il periodo storico.


Io ho letteralmente divorato il fumetto in treno, nonostante le battute iniziali, e devo ammettere che mi piacerebbe tanto sapere cosa c'è dopo la fine degli eventi che caratterizzano questo albo. Lo scetticismo iniziale ha lasciato spazio alla curiosità e alla voglia di continuare a leggere una storia così intrigante e vasta, che oggi vi invito infatti a leggere!
See you soon! -Lewis

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