martedì 10 luglio 2018

Botta&Risposta: Dal Far West al Vangelo con Vinci Cardona

INTERVISTA VINCI CARDONA

Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! La giornata continua con una nuova intervista e oggi tocca proprio a Vinci Cardona parlarci del suo spettacolare Black Gospel.
BLACK GOSPEL di Vinci Cadorna
                                                                                                                  
EDITORE: Edizioni BD | GENERE: Western
Pagine: 232 pp | TITOLO ORIGINALE: 
USCITA: 16 nov 2017 | PREZZO: € 13,00 | EBOOK: € 
                                                                                                                  

TRAMA
In un vivido Far West dove abilissimi ladri e spietati uomini di legge si sfidano, girano voci su di un giovane capo indiano guidato dal Grande Spirito. Lo spietato ranger Caifa si mette in viaggio per impedirgli di radunare le tribù, e sulla sua strada incrocerà due banditi senza niente da perdere i cui destini si intrecceranno a quello del leader dei nativi, tra fato, caso e umana crudeltà.

BOTTA&RISPOSTA
                                                           

EVERPOP

Parto con una domanda classica, forse un po' ovvia, ma son sempre curioso di sapere come nasce una storia e quindi voglio chiederti, come è nato Black Gospel?

VINCI

Black Gospel è nato da un sogno. E' una cosa curiosa, ma mi era già capitato di dirlo in altre interviste che questo fumetto è nato davvero per caso, da un sogno che ho fatto una notte: un presepe con al posto dei re magi tre soldatini di plastica con cappelli da cowboy. Il giorno seguente l'ho raccontato al mio coinquilino, per scherzarci su, ma lui (che conosce il mio costante bisogno di dar vita a nuovi fumetti) mi ha invece spinto a crearci su una storia. Ammetto di non averci lavorato sopra all'istante, ma bensì di aver lasciato da parte la storia per poi tirarla fuori in vista del concorso del Lucca Project Contest a cui ho partecipato e in seguito vinto. 

EVERPOP

La domanda seguente scatta all'istante soltanto pensando al genere del tuo fumetto: Come mai hai scelto di affrontare il genere western in un'epoca come la nostra dove ormai è un po' "morente"?

VINCI

Be' Tarantino ha riportato un po' in auge questo genere, con i suoi film. Diciamo però che la scelta è stata un po' "ovvia" perché a me piace Cormac McCarthy che a livello di western è il mio punto di riferimento, ma soprattutto a livello di letteratura americana. Lui ha un'impostazione biblica in tutti i suoi racconti, anche quelli non ambientati nel vecchio west. Non è un paese per vecchi ad esempio parla del concetto di eredità. Il west mi era sembrato un territorio abbastanza conosciuto ma al tempo stesso anche inedito, soprattutto in questo ultimo periodo. Questo mi dava l'opportunità di far nascere una storia che fosse una reinterpretazione ma al tempo stesso anche che qualcosa che fosse mia, una storia di redenzione.

EVERPOP

Mi aggancio alla tua citazione "biblica" su McCarthy chiedendoti perché scegliere di legare tra loro il western ed il vangelo? E' una scelta piuttosto atipica, nonostante sia risultata incredibilmente geniale e spontanea.

VINCI

Perché il Vangelo alla fine è una vera e propria storia d'avventura. C'è il concetto del viaggio, delle prove da superare e della compagnia. Ci sono dei personaggi che hanno tutti quanti delle caratteristiche che si prestano per essere reinterpretate a livello avventuroso. Io mi ero già interessato in precedenza al personaggio di Barabba, che è senza dubbio il personaggio che mi piace di più perché rappresenta una scelta. E' uno di quei personaggi che presenta un background completamente negativo e che però al tempo stesso, in un certo senso, viene salvato da Gesù, ma non nel modo eucaristico, ma bensì viene salvato per caso. Io immaginavo un'avventura in cui ci fosse un legame tra questo personaggio del Messia e questo Barabba che è un po' il suo opposto, la sua versione speculare, per metterli in relazione in una storia più ampia e poi il western è venuto da solo, per riunire tutta la storia.

EVERPOP

Hai parlato di opposti e nel tuo libro il concetto di diversità è assai vivo, a partire proprio dai due protagonisti: Barabba e Maddalena. Loro sono un po' come il sole e la luna, diversi eppure in qualche modo riconducibili allo stesso cielo. Da dove nasce questa scelta di continui contrasti che si avverte nella tua storia?

VINCI

Anche nel racconto evangelico i personaggi citati rappresentano due parti completamente diverse. Al tempo stesso però volevo un buon rappresentate a livello maschile ma anche un buon rappresentante a livello femminile femminile. Con Maddalena non è stato per nulla difficile perché la scelta andava naturalmente su di lei. Nel fumetto però lei più che rappresentare la vera Maddalena, rassomiglia molto più a San Pietro, infatti lei appare come un apostolo, è l'apostolo importante. Allo stesso modo Barabba diventa una sorta di specchio del personaggio che rappresenta il profeta in questo fumetto. Ciò che lui pensa e aspira a diventare, si riflette sul personaggio di Wovoca e viceversa. Tra loro due c'è questo legame che segue l'ispirazione alla redenzione che secondo me è il cuore stesso del libro, ciò che sin da subito volevo trattare e analizzare.

EVERPOP

Passando ora invece ad una domanda molto più tecnica, orientandoci quindi sullo stile dei tuoi disegni, mi ha colpito molto il tuo uso del colore, che va in contrasto con il titolo stesso dell'opera e che non segue un'impostazione classica e naturale, ma bensì salta da una tonalità all'altra da vignetta in vignetta. Come è nato questo stile?

VINCI

Esatto, è stata propria una decisione di contrasto con quello che è il titolo del libro. L'aspettativa, anche per il genere, è che un libro chiamato Black Gospel che è comunque un western, avesse dei toni molto più polverosi e fosse basato su dei contrasti molto forti tra bianco e nero, perché c'è sempre questa impostazione classica su come affrontare le cose ed io volevo un po' stravolgere il tutto, utilizzando appunto questa gamma di colori "atipici" per il genere. Partendo proprio dal titolo quindi ho ribaltato le aspettative, rappresentando una storia molto colorata, quasi psichedelica. Anche l'atmosfera desertica viene quindi vivificata, mettendo da parte quei toni polverosi che avrebbero appiattito la narrazione. Volevo che ci fosse qualcosa di vivido anche nei luoghi dove loro si trovavano e che compensasse quello che è lo stereotipo del genere western, che si riduce al colore della polvere e dell'azzurro del cielo.

EVERPOP

Ad inizio intervista mi hai parlato del tuo amore per McCarthy, quindi sorge ora spontaneo chiederti quali siano i tuoi autori di riferimento e quali quelli a cui ti ispiri maggiormente.

VINCI

A livello di disegno senza dubbio lo stile di Gus di Blain, la serie con i cowboy romantici che tratta il concetto del vecchio west in maniera piuttosto diversa ed originale. E poi a livello di colori, oltre al colorista di Gus, ci sono anche alcuni lavori di Moebius sul deserto, secondo i quali nel deserto i colori vanno esplosi e non appiattiti. Poi devo ammettere che a me piace moltissimo lo stile italiano e opere recenti, come ad esempio Pellizzon che spesso mi influenza sul lavoro che fa con i colori.

Ci salutiamo così, nonostante mi piacerebbe molto svelarvi la chicca sulla prossima opera di Vinci, che mi ha fatto un piccolissimo spoiler, ma rimandiamo tutto alla sua uscita! Nel frattempo ringrazio Vinci per la disponibilità e l'editore per l'opportunità di avermi permesso di conoscere un autore così geniale, una vera e propria fabbrica di idee!
See you soon! -Lewis

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