Buongiorno e buon giovedì amici di Everpop! Ecco la recensione che vi avevo promesso ieri! Stavolta però è toccato ad un libro che non mi è piaciuto molto!
IL CASTELLO DI NORTHANGER
IL CASTELLO DI NORTHANGER
di Colleen Gleason
TITOLO ORIGINALE: Northanger Castle
EDITORE: Harper Collins Italia (ELit)
GENERE: Urban Fantasy
PAGINE: 64
PREZZO: 1,99€ (solo digitale)
USCITA: 29 apr 2016
TRAMA
Caroline Merrill nutre una passione davvero smodata per i libri e in particolare per le novelle popolate di vampiri, castelli e buie notti di luna. Caroline ha anche una sfrenata fantasia, che la porta ad ambientare storie in ogni luogo che visita e a fare di ogni persona che colpisce la sua curiosità la protagonista di un racconto. Non ha idea di quanto possa essere pericolosa questa sua innocente passione, almeno finché non inizia a sospettare che l'affascinante Mr. Blanchard sia uno di quei succhiasangue che popolano le storie che tanto ama...
MY POINT OF VIEW
La Bad Review doveva arrivare, prima o poi...e quel momento (per niente atteso) è giunto!
Ho scelto di leggere questo libro perché incuriosito dalla ripresa in chiave "vampiresca" dei grandi classici della Austen, e avevo puntato su questo perché Northanger Abbey è il mio libro della Austen preferito, ma anche perché volevo dare una seconda occasione alla Gleason dopo la noiosissima saga dei Gardella!
La Gleason ovviamente è tornata a deludermi ancora una volta! Gira e rigira torna tutto alla Saga dei Gardella! DACCI PACE COLLEEN!Anyways, parliamone:
Mi aspettavo di ritrovare molti elementi del classico che è L'abbazia di Northanger, elementi che (ahimè) non sono riuscito a scovare all'interno della lettura. Mi aspettavo qualcosa come "Orgoglio Pregiudizio e Zombie", ma a quanto pare le mie aspettative stanno andando a farsi friggere ultimamente. La trama praticamente è stravolta, i personaggi irriconoscibili, e gli elementi che ricordano il libro della Austen sono praticamente miseri! Più che il classico austeniano, mi ha ricordato, in tutto e per tutto, i primi libri de L'eredità dei Gardella. Tutto riporta a quel libro, e infatti ne ho avuto conferma man mano che mi addentravo all'interno della storia (che è praticamente inesistente). Questoa libro novella, che è assai piccina, è solamente l'insieme di tante (troppe) descrizioni, e milioni di film mentali che si fa la protagonista! Di concreto c'è poco, ed il finale è praticamente inesistente, visto che alla fine arriviamo al classico "tarallucci e vino", risolto tutto in mezza pagina! MA CHISSENE del "Vissero felici e contenti"! Quello che cercavo era un po' di azione, magari un po' di passione gratuita, conoscendo la Gleason, ma neanche quella ho trovato! In compenso mi sono state servite centinaia, ma che dico, migliaia di descrizioni, praticamente inutili! Per quanto riguarda invece i personaggi, be' io non sono riuscito ad inquadrare nessuno. Persino la loro caratterizzazione è sbrigativa (mi chiedo che bisogno c'era di inserirne tanti). Caroline, che è la protagonista viene tratteggiata a stento, e di lei si capisce ben poco, sia a livello caratteriale che a livello fisico! Lei è solamente l'ombra della Catherine austeniana, che invece era un personaggio davvero interessante e ben studiato. Ma vogliamo parlare del "protagonista" (ed è un parolone) maschile di questa storia? Riuscirete a capire chi è il co-protagonista solo a 15 pagine dalla fine! Di lui non si sa nulla, solo continue e assurde allusioni. Quello che poi alla fine viene rivelato non ha fatto altro che deludermi, quindi forse sarebbe stato meglio se fosse rimasto nel mistero.
Anche l'ambientazione è abbozzata in questo libro. Ora capisco che forse è stato pensato come un racconto breve, ma almeno, invece delle descrizioni inutili, farci capire, in una sola pagina (non chiedevo di più), qualcosa in più su dove ci trovavamo e cosa accadeva attorno alla protagonista, non sarebbe stata una cattiva idea. Io me ne sono andato per un'ipotesi, immaginando che fosse ambientato ai tempi della Austen, o almeno temporalmente vicino alla Saga dei Gardella.
Se questo era un progetto su cui la Gleason puntava...be' sarebbe meglio se tornasse a scrivere dei Gardella! Oh, ma che dico, l'ha fatto anche con questa storia!
Unico merito che do a questa novella è il fatto che nonostante non possegga una grande storia, è un libro che si legge in pochissime ore, ed è piuttosto scorrevole, nonostante le paranoie di Caroline!
Ancora una volta, mrs. Gleason, mi hai fatto leggere la stessa storia, in chiave diversa! Forse il suo intento era questo, e non omaggiare la Austen!
Se avete amato la Gleason e la sua saga, allora correte a recuperarlo, se invece siete del mio stesso pensiero, provate gli altri due volumi della serie dedicata alla Austen...e poi passate a farmi sapere la vostra!
See you soon! -Lewis
Graaazie Lewis.
RispondiEliminaSoldi da spendere in meno.
A me non appassiona troppo questo genere, di solito. Comunque però avevo qualche buona aspettativa su questo libro, peccato! :')
RispondiEliminaNon conoscevo questi libri e mi sa tanto che mai li conoscerò,una recensione davvero bad!!! Non oso immaginare che noi leggerlo
RispondiEliminaNon mi sono mai piaciuti i retelling dei classici, soprattutto se dei classici della Austen, che adoro particolarmente... Almeno adesso so cosa evitare!
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