Le sentite? Le campane che intonano una dolce melodia? (Mi sa che sono il solo a sentirle!) Sono le campane che annunciano l'inizio della prima settimana a tema del nuovo Everpop (ricordate quelle della scorsa estate?). Questa volta iniziamo con una settimana SPECIALISSIMA, perché tratta di un tema MAGICO e FATATO. Quest'anno le settimane a tema partono con....LA SETTIMANA DELLE STORIE! Un'intera settimana a tema fiabesco, dedicato alla presentazione del quarto capitolo della serie "La Terra delle Storie" di Chris Colfer! Ogni giorno vi presenterò uno dei personaggi ricorrenti della serie, e vi offrirò qualche elemento legato alla serie! Siete pronti?
LA TERRA DELLE STORIE
TITOLO ORIGINALE: The Land of Stories 4
EDITORE: Rizzoli
GENERE: Narrativa per Ragazzi
PAGINE:
PREZZO: 15,00€
USCITA: giu 2016
TRAMA
L'Uomo Mascherato minaccia la Terra delle Storie. Sta ad Alex e Conner fermarlo... tranne che Conner è stata espulsa dal Consiglio delle Fate e nessuno vuol credere di essere in pericolo. Con il solo aiuto di Riccioli d'Oro, Jack, Cappuccetto e Mamma Oca, i gemelli Bailey scoprono le trame segrete del nemico: possiede una potente pozione magica che può trasformare ogni libro in un portale, e sta formando un esercito fatto di tutti i peggiori cattivi della letteratura. Inizia così una corsa all'ultimo respiro che passa per i paesi delle storie classiche, dal regno di Oz all'Isola che non c'è, per rincorrere l'Uomo Mascherato e fermare i suoi piani distruttivi.
PRIMA STORIA
Conner Bailey
Conner è senza dubbio uno dei personaggi che preferisco, in questa serie, perché ha un carattere piuttosto forte, ma allo stesso tempo è anche un tantino fifone, timido, ed un grande tenerone. Le scene che lo vedono protagonista son sempre quelle più comiche, perché generalmente è un personaggio dalla battuta pronta! Ancora più divertenti sono le scene che lo vedono affiancato da Trollbella (che tra l'altro adoro).
EXTRA
INCIPIT
Prologo
L’altro figlio
1845, Copenaghen, Danimarca
Hans Christian Andersen era in casa, seduto alla scrivania del suo comodo studio, immerso nella scrittura.
«“Sulla cima di un albero, più alto di tutti i campanili del regno, un uccellino solitario si svegliò nel nido”» lesse a voce alta: la prima frase del suo nuovo racconto. Il debole graffiare della penna sulla carta si fermò, e l’autore si grattò la testa.
«Un attimo... Perché l’uccellino stava dormendo?» si domandò. «Non avrebbe dovuto svegliarsi all’alba con tutti gli altri? Così potrebbe sembrare pigro e poco rispettabile. E io voglio che piaccia ai lettori.»
Hans accartocciò il foglio e lo gettò a terra tra gli altri tentativi falliti. Prese una penna nuova, sperando che la piuma più scura e più lunga potesse rinvigorire l’ispirazione.
«“Sulla cima di un albero, più alto di tutti i campanili del regno, un uccellino solitario si stava costruendo un nido...”» Si bloccò di nuovo. «No, se si fa il nido i lettori si chiederanno se sta per deporre le uova, e penseranno che la storia racconti di una madre senza marito. La chiesa mi accuserebbe di alludere a qualcosa di empio... di nuovo.»
Accartocciò la pagina e la gettò con le altre.
«“Sulla cima di un albero, più alto di tutti i campanili del regno, un uccellino solitario osservava il terreno in cerca di vermi...”» Hans si coprì gli occhi e sbuffò. «No, no, no! Che cosa ho in testa? Non posso iniziare così. Se scrivo che l’albero è più alto dei campanili, qualche imbecille penserà che sto paragonando l’albero a Dio e farà delle storie inutili.»
L’autore sospirò e gettò da parte l’ennesimo tentativo. Essere uno scrittore nella società del diciannovesimo secolo a volte poteva essere davvero frustrante.
La pendola accanto alla scrivania batté le sei. Hans si alzò per la prima volta da ore. «Credo che sia venuto il momento di fare una passeggiata» disse. Afferrò la giacca e il cappello a cilindro dall’appendiabiti vicino alla porta e uscì. Era facile riconoscerlo quando camminava per strada. Bastava una rapida occhiata al suo naso prominente e alla sua figura esile per rendersi conto che era proprio lui, il famoso autore. Hans faceva un cenno del capo a coloro che lo riconoscevano, e si affrettava ad allontanarsi prima che potessero fermarlo.
Arrivò alla passeggiata di Langelinie e si sedette sulla sua panchina preferita. L’acqua dell’Øresund scintillava alla luce residua del giorno. Fece un respiro profondo, inalando l’aria salmastra, e svuotò la mente per la prima volta in tutta la giornata.
Era il suo luogo favorito quando aveva voglia di rilassarsi. Ogni volta che aveva la testa troppo piena di idee per riuscire a concentrarsi, o era del tutto privo di immaginazione, bastava una passeggiata lì per sistemare le cose. Con un po’ di fortuna avrebbe trovato ispirazione nella terra e nel mare, e l’avrebbe portata a casa con sé. Qualche rara volta, se era davvero fortunato, l’ispirazione trovava lui.
«Buonasera, signor Andersen» disse una voce dolce dietro di lui.
Hans si voltò e fu sorpreso e felice di vedere una sua vecchia amica. Indossava un abito blu chiaro che luccicava come il cielo notturno. Era molto dolce e affabile, ma nessuno la conosceva in Danimarca, nessuno tranne lui.
«Mia cara Fata Madrina, è un piacere vederti» disse Hans con un grande sorriso.
La Fata Madrina si sedette accanto a lui.
«Anche per me» disse. «Non eri a casa, così ho pensato che ti avrei trovato qui. Hai difficoltà a scrivere stasera?»
«Anche per me» disse. «Non eri a casa, così ho pensato che ti avrei trovato qui. Hai difficoltà a scrivere stasera?»
«Purtroppo sì» disse Hans. «Alcuni giorni le parole mi scorrono dentro come il Nilo, altri invece mi sento arido come il Sahara. Ho paura che tu mi abbia colto in un periodo di siccità, ma confido che presto ricomincerà a piovere.»
«Non ho dubbi» disse la Fata Madrina. «Sono venuta a farti le mie congratulazioni. Abbiamo appena saputo che le tue fiabe sono state pubblicate in altri Paesi. Noi fate non potremmo essere più felici. Sei riuscito a diffondere le storie del nostro mondo. Te ne siamo molto grate.»
«Sono io che devo ringraziare voi» disse Hans.
«Quando mi hai conosciuto ero un giovanotto in una scuola orribile di Elsinore, e stavo per abbandonare la scrittura. Le storie che mi hai suggerito sono state d’ispirazione per me tanto quanto per i bambini a cui erano destinate. Non avrei mai intrapreso la strada della scrittura se non fosse stato per voi.»
«Ci attribuisci troppi meriti» disse lei. «Hai capito benissimo come adattare le storie ai tempi moderni, aggiungendovi certi elementi religiosi. Altrimenti la società di oggi avrebbe avuto molta più difficoltà ad accoglierle. Il brutto anatroccolo, La regina delle nevi, La sirenetta e le altre storie sarebbero andate dimenticate, ma tu le hai rese immortali.»
«A proposito, come vanno le cose nel mondo delle fiabe?» domandò Hans.
«Molto bene» disse la Fata Madrina. «È un ottimo periodo. La mia cara Cenerentola ha sposato il principe Adam del Regno Azzurro. La Bella Addormentata si è finalmente risvegliata da quella terribile maledizione. Biancaneve ha preso il posto della sua malva-
gia matrigna come regina del Regno del Nord. Non avevamo tante ragioni per festeggiare dai tempi della sconfitta dei draghi.»
«Ma mia cara, ti ho fatto la stessa domanda dieci anni fa e mi hai dato la stessa identica risposta» disse Hans. «Anche quando ero bambino mi raccontavi le stesse cose. Il mondo delle fiabe dev’essere fermo nel tempo.»
«Ah, magari!» esclamò ridendo la Fata Madrina.
«Questo mondo si muove molto più rapidamente del nostro, ma un giorno sono sicura che cominceranno a muoversi alla stessa velocità. Non so quando o per-
«Questo mondo si muove molto più rapidamente del nostro, ma un giorno sono sicura che cominceranno a muoversi alla stessa velocità. Non so quando o per-
ché, ma ho fiducia che accadrà.»
I due si guardarono intorno, godendosi lo spettacolo e i rumori riposanti della passeggiata. Una coppia di anziani si era avvicinata all’acqua. Un piccolo cane inseguiva dei gabbiani grandi il doppio di lui. Alcuni ragazzini ridevano mentre il vento spingeva il loro aquilone sempre più in alto nel cielo.
«Hans» disse la Fata Madrina. «Ti ricordi cosa ti rendeva felice quando eri piccolo?»
«Hans» disse la Fata Madrina. «Ti ricordi cosa ti rendeva felice quando eri piccolo?»
Non gli ci volle molto tempo per rispondere. «I posti come questa passeggiata.»
«Perché?» chiese lei.
«È un luogo di infinite possibilità» disse Hans.
«Potrebbe apparire chiunque o qualunque cosa. Una parata potrebbe percorrere il campo a passo di marcia, uno stormo di uccelli tropicali potrebbe attraversare il cielo, il re di un Paese lontano potrebbe solcare le acque a bordo di un enorme vascello. Tutti i bambini sono felici nei posti che stimolano la loro immaginazione.
«Interessante» disse la Fata Madrina.
«Interessante» disse la Fata Madrina.
Interessante vero? Siete pronti a tornare nella Terra delle Storie? C'è un mistero da scoprire! CHI E' L'UOMO CON IL CAPPUCCIO?
See you soon! -Lewis
MA...ASPETTATE! C'E' UNA SORPRESA PER VOI!
Se restate con me per sette giorni avrete la possibilità di poter adottare una copia cartacea de "La Terra delle Storie - Oltre i Regni". Come fare?
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Questa saga mi ispira da morire! Ho i primi tre libri, ma ancora non mi sono decisa ad iniziarli. Eppure so' che li amerò da morire :D Per quanto riguarda il personaggio, credo proprio che Conner sarà uno dei miei preferiti ;)
RispondiEliminaSono una grande fan di Glee e di conseguenza di Chris Colfer. Credo che alla sua età sia davvero un genio. Ha scritto un libro da cui è stato tratto un film e poi questa saga fantasy che, noto con piacere, è veramente molto apprezzata. Purtroppo però non ho avuto il piacere di leggerla ancora, anche se è nei miei piani. (sono sincera, purtroppo il prezzo dei libri mi blocca un pochino, ma mi pare abbiano fatto anche l'edizione tascabile, quindi probabilmente appena mi sarà possibile acquisterò quella.)
RispondiEliminaSeguirò questa settimana e se sarò fortunata, magari inizierò da qui la lettura.
:)
Io adoro questa saga! Ho letto tutti i tre i libri ed ero impaziente che uscisse questo, non vedo l'ora di scoprire cosa si è inventato questa volta Chris *-* Per quanto riguarda il personaggio, io amo Conner è sicuramente uno dei miei personaggi preferiti e sono convinta che lui e Trollbella farebbero proprio una bella coppia.
RispondiEliminaPartecipo volentieri a questo bellissimo evento. Adoro questa saga *_* e questo volume mi intriga particolarmente per via dei rimandi ad altri libri!
RispondiEliminaNon vedo l'ora di poter leggere il resto!!! E domani cosa ci aspetta???
RispondiEliminaCiao! Ti ho nominata per il Liebster Award 2016 :) Per avere più informazioni clicca qui: http://leggorosa.blogspot.it/2016/06/liebster-award-2016.html
RispondiEliminaCi provo. Raramente partecipo ai give sui libri nonostante li organizzi anch'io. Purtroppo e per fortuna partecipa sempre tanta gente e io sono sempre la sfigata che non vince mai. Ma avendo amato i primi tre libri divorandoli in pochissimi giorni.. come non posso partecipare? Quindi partecipo incrociando le zampe dei miei gatti e i piedoni del marito.
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