Mi piange il cuore ma devo dirlo...Settembre è arrivato! E buooooongiorno Evereaders! Quest'oggi parliamo di un libro in uscita proprio domani per Rizzoli Editore, che ho avuto il piacere di leggere in anteprima durante questa caldissima estate!
di Anne Tyler
TITOLO ORIGINALE: Vinegar Girl
EDITORE: Rizzoli
GENERE: Narrativa Contemporanea
PAGINE: 205pp
PREZZO: 19,50€
USCITA: 1 set 2016
TRAMA
Kate Battista si sente incastrata. Come è finita a provvedere al ménage casalingo di suo padre, eccentrico scienziato? E poi ha sempre qualche problema al lavoro: i suoi studenti la adorano, ma i loro genitori non sempre apprezzano i suoi metodi, piuttosto insoliti. D'altra parte il dottor Battista è in difficoltà. Dopo anni di carriera accademica, è quasi all' esaurimento. I suoi studi potrebbero aiutare milioni di persone, ma qualcosa ostacola la sua ricerca: il brillante assistente Pyotr sta per essere distaccato e senza di lui il lavoro non può essere terminato. E anche in questo momento l'uomo cercherà l'aiuto della figlia.
MY POINT OF VIEW
Prima di iniziare a parlare del romanzo, bisogna dire che questa storia fa parte di un progetto per festeggiare i 400 anni di Shakespeare, in cui è stato chiesto a sei autori (tre dei quali già pubblicati da Rizzoli, e tre che verranno pubblicati dallo stesso editore) di riscrivere sei grandi romanzi del sommo bardo. Anne Tyler è la terza di questi autori, la quale si è cimentata con la riscrittura di "La bisbetica domata" (che da sempre non rientra tra i miei libri shakespeariani preferiti).
E' indubbia la bravura della Tyler, che anche stavolta, con una sorta di retelling, riesce a creare una storia assai interessante, dolce e spiritosa. L'idea di base del romanzo originale c'è tutta, ma stavolta l'autrice decide di catapultare il tutto ai giorni nostri, e stravolgere un pochino il tutto, a partire dalla traslitterazione dei nomi, che però restano simili agli originali.
Tutto inizia con un capriccio, quello del dottor Battista, illustre medico, e padre di due ragazze, Katherine e Bunny. Per portare a compimento gli studi sulle malattie autoimmuni , il dottor Battista ha un assoluto bisogno del supporto del suo giovane assistente Petr Scerbacev, un medico russo altrettanto illustre, al quale sta per scadere il visto di soggiorno. Per porre rimedio a questo problema il dottore decide di dare in sposa a Petr la sua primogenita, Kate. Tutto potrebbe andare per il meglio...se fossimo nel lontano medioevo, peccato però che ai giorni nostri i matrimoni combinati e di convenienza ormai non hanno più valenza, in particolar modo per Katherine che dimostra sin da subito il suo rifiuto verso la richiesta del padre, e verso Petr stesso. Il resto...ve lo lascio immaginare (vi basterà sbirciare "La bisbetica domata").
Nonostante la trama rimanga essenzialmente quella, non aspettatevi però di ritrovare il cast originale, poiché viene stavolta attuata una sorta di cernita, che però non azzera l'essenza stessa della storia originale.
Tra tutti i personaggi del romanzo della Tyler, Kate e Petr sono quelli che forse più assomigliano caratterialmente ai loro corrispettivi originali. Katherine è una vera ragazza intrattabile: schiva, irascibile, dalla lingua lunga e velenosa,pu essendo un'aiuto-maestra dell'asilo, ella non possiede un briciolo di dolcezza, ma bensì una schiettezza smisurata, che la porta a dire la cruda verità persino con i più piccoli dei suoi alunni. Nonostante questo suo brutto carattere, è stato piuttosto semplice instaurare un "rapporto" con il suo personaggio, che si profila come una sorta di anti-eroina, uno di quei personaggi che solitamente si è portati ad odiare, che però si rivela essere tremendamente reale. Kate non soffre per amore come le eroine contemporanee, ma bensì vive la sua vita come vuole, senza aver paura di dire quello che pensa, e infatti struggimenti e paturnie sono totalmente assenti da questo romanzo. Ma, e c'è sempre un ma, se avete letto "La bisbetica domata" saprete senz'altro come andrà a finire per la giovane Kate, anche se stavolta il finale è un tantinello diverso...moderno.
Adorare Kate è stato quindi piuttosto semplice, ma è stato altrettanto semplice odiare Petr fin dalla prima pagina. Nonostante venga presentato come uno straniero sempliciotto e timido, si capisce sin da subito che in realtà il nostro "Pyoder" nasconde un carattere per nulla accondiscendente. E infatti non ci mette molto a dimostrarlo!
Il resto del cast non ci mette molto a venire schiacciato dalle personalità di Kate (che domina senza alcun dubbio l'intera storia) e di Petr. Al dottor Battista e Bunny quindi, spettano dei ruoli marginali, che funzionano solo in presenza della protagonista.
Per quanto riguarda invece lo stile (dolce e delicato, dallo stile un po' retro' che contraddistingue alcuni dei suoi romanzi precedenti), anche stavolta Anne Tyler dimostra di essere un'impeccabile scrittrice innamorata del suo lavoro. Ed infatti la sua passione per la scrittura si traduce, ancora una volta, in un'opera interessante, scorrevole, per nulla noiosa e banale, che riesce a incuriosire e coinvolgere anche il più appassionato tra gli amanti di Shakespeare, il quale si ritroverà senz'altro a leggere un'opera nuova e piacevole.
Ancora una volta la Tyler, con le sue delicatissime parole, è riuscita a far breccia nel mio cuore di lettore, soddisfacendomi pienamente. Risulta piuttosto semplice stavolta consigliarvi un così bel libro, perfetto per gli amanti dell'autrice, e altrettanto coinvolgente per chi come me adora le opere del Sommo Bardo!
See you soon! -Lewis
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