Buon primo lunedì di settembre amici di Everpop. E' sempre dura ripartire, ma stando insieme possiamo farcela! Quest'oggi vi do la carica con la recensione di un fumetto che dovete assolutamente leggere! Curiosi? Bene, ne parliamo dopo il salto.
di Brian K. Vaughan e Cliff Chiang
TITOLO ORIGINALE: Paper Girls #1
EDITORE: Bao Publishing
GENERE: Sci-fi
PAGINE: 144 pp
PREZZO: 18,00€
USCITA: 25 ago 2016
TRAMA
Nelle prime ore dopo l'Halloween del 1988, quattro dodicenni che consegnano i giornali in bicicletta scoprono la storia più importante di tutti i tempi. Dramma suburbano e misteri soprannaturali collidono in questa serie sulla nostalgia, i primi lavoretti e gli ultimi giorni dell'infanzia.
Un mix nostalgico e carico d'azione quello che contraddistingue questo primo volume di Paper Girls, sceneggiato dal magistrale Brian K. Vaughan, e rappresentato dalla precisissima mano di Cliff Chiang. Un fumetto carico di adrenalina, che riesce a mescolare passato e futuro in modo impeccabile, riuscendo a far convivere perfettamente due epoche diametralmente opposte tra loro.
Ho adorato il fatto che il fumetto fosse ambientato alla fine degli anni 80, in primo luogo perché la totale assenza della "grande" tecnologia che ormai ci circonda, permette alla storia di caricarsi di pathos e azione. Basti pensare che le ragazze, per comunicare tra loro, non potevano far altro che ricorrere al walkie-talkie, quindi piuttosto svantaggiate rispetto alle ragazze di oggi.
A interrompere e (diciamocelo) distruggere la quotidianità delle protagoniste, quattro giovanissime paper girls, arriva una minaccia dal futuro, ed il fumetto si carica immediatamente di una forte impronta pop, che porta il lettore a pensare a capolavori (in cui ovviamente ci sono viaggi nel tempo) come Ritorno al Futuro, mescolati però con alcuni dei migliori sci-fi, visti in tv fino ad ora.
Una storia di un certo livello e spessore, quella partorita da Vaughan (dalla quale mente sono nate le serie tv di Lost e Under the Dome, ma soprattutto papà di Saga), carica come dicevo di nostalgia, e forse rivolta proprio a quel pubblico un po' più grandicello, che saprà cogliere senz'altro le diverse citazioni sparse qua e là per il volume (in particolar modo quelle rivolte al cinema di quegli anni). Un storia inizialmente semplice e quotidiana, che non ci mette molto ad ingranare la quarta, ad uscire fuori dall'ordinario, e diventare Straordinaria.
Apparentemente sembrerebbe una storia fantascientifica fatta di lotte e viaggi nel tempo, e come queste ne abbiamo viste tante, ma Paper Girls si carica istantaneamente di forti emozioni, facendosi velocemente carico di temi di un certo spessore come quello dell'Amicizia, della Lealtà. quello della Famiglia, tre dei temi che più spiccano all'interno di questo primo volume.
Le tre protagoniste, quattro giovanissime dodicenni, si distinguono dai protagonisti sci-fi visti fino adora, forse soprattutto visto la loro giovane età. Nonostante questo però appaiono sin dalle prime pagine assai mature...vissute, nonostante la vita abbia avuto ben poco da offrir loro...almeno fino ad ora. Un quartetto assai variegato quello di Erin e le sue compagne, che si distinguono e contraddistinguono per i loro caratteri forti e combattivi. Insomma parliamo di quattro ragazze che non la mandano certo a dire, e lo dimostra il fatto stesso che loro quattro sono tra le poche che svolgono un lavoretto che solitamente abbiamo visto svolgere ai ragazzi (da qui si evince anche la voglia di raccontare, almeno in parte, una storia di emancipazione femminile). Tra tutte la più affascinante è proprio Erin, che risulta essere la più enigmatica, quella avvolta nel mistero, grazie ad i suoi sogni ed i suoi presagi di morte, che ben presto si tramutano in una vera e propria apocalisse spaziale-futuristica.
Queste quattro ragazze ci vengono raccontate da Vaughan fino in fondo, già da questo primissimo volume. Esse sono infatti caratterizzate nel profondo, sin nel minimo particolare, ma ovviamente nascondono tanto altro che verrà senz'altro spiegato nei prossimi volumi.
Un ritmo lento e cadenzato, quello della storia scritta da Vaughan, che però non ti permette di staccarti dal volume, se non prima di averlo finito (provate a mangiare uno yogurt senza staccare gli occhi dalle pagine, ed evitare così di sporcarlo...io mi sono arreso e ho rimandato la colazione alla fine del volume).
Altro motivo che spinge il lettore a buttarsi a capofitto sul Graphic Novel è Cliff Chiang, o meglio le sue affascinanti e travolgenti tavole, anche esse contraddistinte da un alone nostalgico e anche un tantinello triste (ma ci piace così!). I suoi disegni sono puliti e delicati, per nulla spigolosi e abbozzati, studiati fin nel minimo dettaglio. Nulla è lasciato al caso in questo fumetto, neppure la colorazione delle tavole, affidate a Matt Wilson, che ha saputo fare un lavoro magistrale, apportando un ulteriore velo di nostalgia all'opera.
Insomma, se adorate gli anni ottanta, le storie misteriose e anche un po' futuristiche, i viaggi nel tempo, le ragazze con i controattributi, ma soprattutto le storie che riescono a travolgervi e a rendervi protagonisti stessi dell'opera, be' Paper Girls è proprio la novel che stavate cercando.
See you soon! -Lewis
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