Buongiorno e buon venerdì Evereaders! Ci siete per un viaggio in una realtà non tanto diversa dalla nostra?
TITOLO ORIGINALE: Black Screen
EDITORE: Shockdom
GENERE: Fantascienza
PAGINE: 116pp
PREZZO: 12,00€
USCITA: 22 gen 2017
TRAMA
Cosa accadrebbe all’umanità se una macchina fosse in grado di prevedere il destino di tutti? È la domanda che ossessiona Garret O’Daniel creatore dell’algoritmo alla base della tecnologia in grado di prevedere il proprio domani. E cosa accadrebbe alla nostra esistenza, se questa macchina ci rivelasse con esattezza il giorno della propria morte? È ciò che deve affrontare Frank Rosenthal quando riceve il proprio avviso di morte. Il BlackScreen. Le strade di Frank e Garret si incroceranno con quelle di Brian e Amanda: lui, in possesso di una backdoor all’interno del sistema che gli permette di conoscere i destini di tutti; lei, sopravvissuta ad un terribile incidente stradale in cui ha perso la vita tutta la sua famiglia e ossessionata dall’idea della morte. Tutti nel tentativo disperato di cambiare il proprio futuro o forse di accettarlo. Ma lo Spoiler è solo una macchina e la macchina non è malvagia, non prevede perfettamente il futuro, sono gli uomini, suggestionati dalle previsioni, a renderlo ineluttabile. Da un'idea di Lucio Staiano, sceneggiato da Giuseppe Andreozzi e magistralmente illustrato da Giovanni Fubi Guida. Una graphic Novel intensa, un viaggio nella psiche dei personaggi, con gli splendidi disegni di Fubi, grande nuovo talento del racconto per immagini.
MY POINT OF VIEW
SPOILER. "Spoiler" è ormai un termine al quale siamo più che abituati, una di quelle parole che, almeno per quelli che bazzicano l'internet, viene usata almeno una volta al giorno. Cosa succederebbe quindi se questo termine, già temuto in forma lievissima, venisse usato per indicare un'aspetto della vita reale, o più propriamente, il nostro futuro?
Lucio Staiano e Giuseppe Andreozzi sono partiti proprio da una domanda come questa, interrogandosi su "che impatto potrebbe avere un oroscopo infallibile capace di prevedere il futuro". Grazie ad una serie di domande come queste è nato Black Screen, un fumetto maturo e intelligente, geniale sotto diversi aspetti, uno di quelli che ti lasciano lì a pensare, e a mettere in dubbio quelle che credevi fossero alcune delle tue certezze. Di fumetti del genere, capaci di far scervellare il lettore, ce ne sono ben pochi, e alcuni tra essi alle volte si impelagano in discorsi complicati che generano immancabilmente forti mal di testa...ma non è il caso di Black Screen, che aziona pagina dopo pagina i vari ingranaggi del cervello, così da accompagnare il lettore in una realtà incredibile, dove la lotta tra scienza e religione, tra credo e macchina, è viva e palpitante.
La sottile linea di demarcazione tra scienza e religione è proprio al centro di questa intricata storia, che spinge a chiedersi, almeno per un attimo, "in cosa credere?". Be' questo dubbio attanaglia persino uno dei protagonisti, Garret che, pur essendo figlio di un pastore, si trova fin dalla tenera età a nutrire dubbi sull'intera esistenza dell'uomo. Dubbi che poi lo porteranno in alto, a sviluppare soprattutto un'intelligenza fuori dal normale.
Ho tenuto a sottolineare la parola uno perché Black Screen non narra la sola storia di Garret e dei suoi dubbi, ma intreccia ad essa altre due storie, altrettanto interessanti e ingarbugliate: quella di Frank, il quale ha ricevuto il suo Black Screen (la predizione della sua morte), e quella di Brian, dipendente della ditta che produce gli "Spoiler", che dopo aver hackerato il sistema decide di sbirciare i fati delle altre persone.
QUANDO LA LINEA TRA REALTA' E FANTASCIENZA E' ASSAI SOTTILE
Un'avventura a cavallo tra realtà e fantascienza, dal aglio tra il cinematografico e il telefilmistico, sia per quanto riguarda la trama, che per quanto riguarda la schematicità delle tavole, che intreccia tre diverse vite al solo scopo di narrare un pensiero saldo. L'idea di base di Lucio Staiano si tramuta quindi in una vera e propria storia degna di grandi scrittori come Chuck Palahniuk (che gli autori citano all'interno del volume) o Philip K. Dick. Geniale ed intricato (a volte ingarbugliato) ai livelli di pellicole come Inception, dove la mescolanza tra realtà e fantascienza è così fitta che non si riesce a distinguere l'una dall'altra.
Per quanto riguarda infine i disegni, oltre al taglio delle tavole, spicca il tratto spigoloso ma essenziale di Giovanni Guida, che dona al lettore un certo senso di ansia e insicurezza, che traspare proprio dal procedere delle linee. Uno stile che però riesce a riassumere completamente la storia, e a metterla in scena con assoluta sicurezza.
Cos'è davvero giusto, e cosa sbagliato? Be' scopritelo leggendo questo fantascientifico fumetto, dalla trama serrata e travolgente...e poi tornate a farmi sapere cosa ne pensate. Ah, e non dimenticate di riflettere!
See you soon! -Lewis
AH E SE SIETE DI NAPOLI, DOMANI 28/01/17 POTRETE TROVARE GLI AUTORI ALLO STAR SHOP NAPOLI, CHE INCONTRERANNO IL PUBBLICO E PARLERANNO DELLA LORO OPERA! APPUNTAMENTO ALLE ORE 16.00 IN VICO SAN GIUSEPPE CRISTOFARO.
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