venerdì 10 febbraio 2017

Liete Novelle: Non sei mica il mondo di Raphael Geffray


Buongiorno Evereaders, siete pronti a concludere la settimana corrente con un gran bel graphic novel?



NON SEI MICA IL MONDO
di Raphael Geffray
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: 

EDITORE: Tunué

GENERE: Romanzi a fumetti

PAGINE: 196pp

PREZZO: 16,90€

USCITA: 09 feb 2017




TRAMA

Bené è un bambino di otto anni e mezzo. È violento, scontroso, e quasi analfabeta. La sua irascibilità gli rende impossibile frequentare una scuola per più di qualche settimana senza esserne espulso. In balia di una madre troppo giovane e incapace di occuparsi di lui, si sente privo di speranze. Fino a che non si imbatte in un'insegnante dalla personalità forte, che rompe gli schemi consueti, e riesce a offrirgli un'istruzione, allargandone gli orizzonti e rendendolo gradualmente sempre più sereno e aperto nei confronti del prossimo. In lei Bené vedrà una vera e propria figura genitoriale, una sorta di salvagente. L'esordio di Raphaël Geffray è un viaggio privo di pregiudizi nella storia vera di un bambino in cerca di punti di riferimento, il racconto maturo di un esordiente altrettanto maturo.

MY POINT OF VIEW
                                                                    

Stavolta non è per niente semplice parlare di questo fumetto della collana Tipitondi, perché incarna gli aspetti tipici della collana, ma li reinterpreta in modo diverso, quasi come se li volesse stravolgerli. L'autore si fa carico, sin dalle prime pagine, di una sorta di missione: narrare tematiche forti e reali, così come sono in realtà, senza risparmiarsi nemmeno una volta, narrando il dispiacere e lo svantaggio senza frenarsi mai.
Il risultato è una storia a volte davvero dolce e toccante, altre volte dura e spietata, che si caratterizza però sempre, sotto ogni sfaccettatura, per l'incredibile profondità.

La trama di "Non sei mica il mondo" narra la storia del piccolo Bené, un ragazzino sfortunato che non ha mai conosciuto suo padre e che vive da sempre in compagnia della sola madre. Questa assenza ha da sempre generato in lui un grande vuoto, rappresentato all'esterno da rabbia e insicurezza, sentimenti che hanno portato il piccolo protagonista ad isolarsi, e a cambiare ben cinque scuole. Durante le prime battute sembra quasi che Bené non abbia nessuno, ignorato com'è dalla sua stessa madre, che contribuisce a rendere il suo mondo cupo e ingarbugliato, proprio come ce lo descrive l'autore, ma in realtà non ci vuole molto per capire che qualcuno c'è: la maestra Valentine, che nonostante il suo iniziale atteggiamento burbero e menefreghista, diventa la prima vera amica del giovane studente, un punto fisso ed un porto sicuro.


Nonostante questo rapporto di fiducia Bené sembra quasi essere una bomba ad orologeria, carica di odio e rabbia, pronto a scoppiare da un momento all'altro (basti pensare a come canalizza la sua rabbia sulla maschera). La rabbia però, in questa storia, è sinonimo di disagio, quello che contraddistingue Bené, e che dona un senso di soffocante opprimenza persino per il lettore, che viene immancabilmente sopraffatto dai dubbi riguardo al futuro del piccolo anti-eroe protagonista di questo fumetto.

Questo opprimente senso di disagio viene abilmente rappresentato dall'autore sia mediante i disegni che compongono le sue tavole, in particolar modo quelle che contengono gli scarabocchi (un po' inquietanti), sia mediante la tavolozza di grigi che applica ai suoi già particolari disegni. Le tavole però, oltre ad apparire tristi e malinconiche, ma anche un po' inquietanti, sembrano quasi ricordare vecchie cartoline dimenticate, contraddistinte, in questo caso, da emozioni ormai sbiadite. L'autore riesce inoltre a rendere protagonista il disagio di Bené, la sua dislessia, e a rappresentarla tramite l'utilizzo delle lettere, che sembra quasi avere vita propria.

"Non sei mica il mondo" è quindi un fumetto duro, un fumetto incredibilmente reale, soprattutto per quanto riguarda le emozioni (quelle contenute e quelle che riesce a generare nel lettore) che lo contraddistingue. Ad una prima occhiata sembrerebbe quasi essere rivolto ad un pubblico di lettori adulti, ma in realtà già dopo aver letto le prime pagine si capisce l'attenzione che l'autore rivolte ai giovani lettori, e la sua voglia di sensibilizzare tutti quei ragazzi su un tema davvero forte ed importante.


Un fumetto così incredibilmente reale non potrete proprio lasciarvelo scappare, sia che siate grandi e grossi come me, sia che siate pulcini alle prime letture!
See you soon! -Lewis

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