Buongiorno e buon lunedì Evereaders! Sabato abbiamo spostato le lancette di un'ora, e per rimanere a tema oggi il nostro Cris ha una nuovissima recensione!
TITOLO ORIGINALE: The Watchmaker of Filigree Street
EDITORE: Bompiani
GENERE: Narrativa Contemporanea
PAGINE: 384pp
PREZZO: 19,00€
USCITA: 22 mar 2017
TRAMA
Londra, 1883. Thaniel Steepleton, giovane, modesto telegrafista al ministero dell'Interno, una sera trova un dono anonimo sul cuscino del suo letto: un orologio d'oro. È proprio l'orologio, strillando, a salvarlo dall'esplosione di un ordigno che devasta un pub. Thaniel si trasforma in investigatore antiterrorismo e rintraccia l'artigiano che ha creato il prodigioso manufatto: si chiama Keita Mori, viene dal Giappone e nel suo laboratorio in una stradina di vecchie case a Knightsbridge prendono vita straordinari esseri meccanici, prodigi luminosi, uccelli di bronzo, un polpo rubacalzini. L'incontro con Mori - e quello con Grace Carrow, brillante studentessa di fisica che cerca di combattere i pregiudizi per diventare scienziata e scoprire la verità sull'etere luminifero - cambierà la vita di Thaniel. Tre personaggi che non sono mai quello che sembrano, un passato - e un futuro - che uniscono in modo singolare l'Inghilterra all'estremo Oriente, una miscela specialissima di storia e magia per un romanzo d'esordio che sfugge alle etichette e chiede al lettore di stare al gioco senza riserve.
MY POINT OF VIEW
Cari evereaders, oggi vi parlo de L'orologiaio di Filigree Street,
opera prima di Natasha Pulley appena
uscito in Italia grazie a Bompiani.
Se avete adorato L’ombra
del vento e i romanzi di Zafon, oppure vi piace buttarvi a capofitto
nelle storie alla Sherlock Holmes, non potete lasciarvi sfuggire questo bellissimo
romanzo: ritroverete le stesse atmosfere e la stessa capacità di farvi
immergere in una realtà a tratti magica, a tratti noir, seppur grande
protagonista sia solo l’umanità in tutte le sue sfaccettature, espletata
attraverso una serie di personaggi che vi rimarranno di certo nel cuore!
Tra la Londra vittoriana, Oxford
e il Giappone la Pulley tratteggia
in maniera delicata ed incalzante le storie dei tre personaggi protagonisti:
Thaniel, un giovane telegrafista del Foreign Office che ha dovuto mettere da
parte il suo sogno per aiutare la sorella rimasta vedova; Grace, una vera e
propria ribelle dedita a sfidare le convenzioni dell’epoca, appassionata di
fisica e semplicemente anticonformista e infine Keito Mori, il misterioso
orologiaio di origini nobili giapponesi che nel suo laboratorio conferisce vita
alle creazioni più assurde (tra cui un polpo meccanico! Ripeto: un polpo meccanico!). Ed è proprio l’apparizione di un
misterioso orologio, che sembra in un qualche modo prevedere il futuro, a
legare le vite di queste tre personalità così disparate tra loro, eppure in
realtà solubili. Tra attentati, intrighi e misteri le tre vite di questi
personaggi si intrecciano e si accavallano fino a seguire un unico percorso
comune.
L'orologiaio di Filigree Street è
sicuramente un romanzo che segna l’incontro di più generi: la Pulley mescola infatti abilmente la fiction storica con il mystery, lo steampunk con la narrativa
più tradizionale: il risultato è un’avvincente avventura in un mondo unico dal
quale, una volta entrati, sarà difficile uscire…
Ho apprezzato molto il fatto che
l’elemento mystery sia in realtà un semplice
espediente per raccontare una storia di amicizia, amore, di possibilità e di incontro
tra culture differenti: la penna della Pulley
è fluente, magari all’inizio potrà sembrarvi un tantino complessa in quanto la
narrazione sembra continuamente scandita dalle lancette di un orologio, ma in
realtà superate le prime pagine la sensazione è quella di essere accolti da
mani vellutate in un mondo così ben delineato da risultare reale. Un mondo dove
nulla è come sembra oppure, per citare il mio adorato Petit Prince, dove
l’essenziale è invisibile agli occhi!
Decisamente un’autrice da tenere d’occhio: la
prossima estate uscirà il suo nuovo romanzo e direi che è già un must sulla mia
wish-list!
See you later -Cris
La traduzione italiana lascia a desiderare, è piena di errori grammaticali e di distrazione.
RispondiEliminaA mio parere, le prime due parti del libro rispecchiano effettivamente quanto hai scritto...purtroppo la terza lascia molto a desiderare, sopratutto per il fatto che il comportamento dei protagonisti è del tutto privo di coerenza con quello tenuto fino ad una pagina prima. La sensazione che ho provato è stata la stessa di quando ho visto per la prima volta al cinema "La vendetta dei Sith": sono io che mi sono perso qualcosa o ci sono un po' troppi buchi ed incoerenze nella trama?
RispondiEliminaConcordo pienamente con Anonimo 1. La terza parte del libro non lega con le prime due. Libro interessante ma non uno dei miei favoriti
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