Bentrovati Evereaders! Come ormai saprete io vado letteralmente pazzo per le Biographic Novel, e stavolta m'è capitata sotto mano quella dedicata ad uno dei miei artisti preferiti: Andy Warhol!
TITOLO ORIGINALE: Warhol - L'intervista
EDITORE: Becco Giallo
GENERE: Biografia
PAGINE: 226pp
PREZZO: 19,00€
USCITA: 02 mar 2017
TRAMA
"Se volete sapere tutto di Andy Warhol, vi basta guardare la superficie: dei miei quadri, dei miei film e della mia persona, ed è li che sono io. Dietro non c'è niente..."
MY POINT OF VIEW
Realtà o finzione? La risposta è, quando si parla di un personaggio come Andy Warhol, "Chi può dirlo?". Be' cercare di capire i suoi modi di essere, i suoi comportamenti, le sue idee è praticamente impossibile, e l'hanno dimostrato negli anni svariati critici, che probabilmente ancora oggi stanno lì ad interrogarsi su quale possa essere il vero Andy. Be' Adriano e Andrea hanno provato anche loro, in qualche modo, a mostrarci l'artista dietro le serigrafie, dietro i dipinti, dietro i volti, che ancora oggi ricordiamo con piacere.
Quella che i due autori ci presentano è una vera e propria intervista al personaggio, nella quale l'artista viene messo a nudo, ma mai del tutto, e lo dimostra infatti il modo in cui il personaggio si pone davanti al lettore, quasi come se fosse (volutamente) costruito, quasi come se stesse interpretando una parte, la sua. Andy si presenta quindi in primo luogo come un attore, pronto a calcare il palcoscenico della sua vita, e a ripercorrere i momenti salienti della sua stessa esistenza. E lo fa, grazie all'aiuto dei due autori, in modo del tutto fuori dagli schemi. L'impostazione di questa biografia è chiaramente atipica, diversa e fuori dagli schemi. Tutta l'attenzione è rivolta ad Andy, e solo ad Andy, che riesce ad inabbissare persino tutto ciò che lo circonda (come ad esempio gli sfondi che sono praticamente inesistenti, proprio perché messi in ombra dal personaggio). Lui è l'unico "vero" elemento all'interno del volume, e lo dimostra infatti il modo in cui viene rappresentato e tratteggiato, completamente differente rispetto a tutti gli altri personaggi che andranno poi ad affiancarlo, trattati come delle figurine, dei ritagli di giornali, chiamati solamente ad interpretare una piccola parte nel gran "spettacolo" che è la vita di Andy Warhol.
Ci viene mostrato un Warhol svogliato, un soggetto che sembra quasi infastidito dall'intervista, e pronto a sbuffare quando l'argomento si fa noioso, o assai scomodo. A stringere in pungo le redini della conversazione è infatti lo stesso Warhol, che decide quando e come rispondere, e quando cambiare argomento (cioè nella maggioranza dei casi). L'artista divaga quando e come gli va, ed esce volutamente dagli schemi, rendendo quest'intervista totalmente sconclusionata, nonostante però riesca a seguire poi un filo logico.
Oltre alla sua vita, alla sua carriera, al suo modo di essere, vengono citati avvenimenti importanti (che in qualche modo hanno segnato il personaggio) come ad esempio l'assassinio di Kennedy, o l'evoluzione musicale di band come i Beatles e i Rolling Stones, ma anche tanti altri cantanti, attraverso celebri cover di dischi, e non solo. Questo Graphic Novel infatti appare come una vera e propria finestra su un'epoca non molto lontana, sugli aspetti che l'hanno caratterizzata, e su quelli che hanno influenzato e successivamente caratterizzato, l'uomo e l'artista che è stato Andy Warhol.
Che Warhol non fosse uno stinco di Santo era risaputo, ma questo fumetto ci tiene particolarmente a sottolineare diversi aspetti che agli occhi dei più "perbenini" potrebbero apparire come esagerati. Si parla di sesso, di droga, e di molto altro ancora, com'è giusto lecito fare quando nella vita di un determinato personaggio questi aspetti sono stati caratterizzanti, anche se non provati direttamente sulla pelle dello stesso protagonista. Su questo il fumetto è assai schietto, reale, sincero, e neppure per un momento si lascia fermare da eventuali (e in questo caso sciocche) censure. Tutto è spietatamente reale...o almeno, da come accennavo in precedenza, così appare.
Per quanto riguarda l'impostazione grafica delle tavole, il buon Mozzato si cimenta in una sorta di "copia" dello stile di Warhol, dando vita a delle tavole ricche di serigrafie che strizzano l'occhio a quello stile tanto caro all'artista POP. Nelle tavole coesiste il tutto: fotografie, fogli sparsi, quadri dello stesso Warhol. Tutto si mescola e si compone, come è stato per molti stili moderni, e da vita a tavole pazzesche, che nonostante a volte appaiano come delle copie, delle riproduzioni di vignette precedenti, risultano essere uniche nel loro genere, come delle piccole opere d'arte su carta. Il volume nella sua totalità infatti, oltre a essere la testimonianza della figura di quest'artista, appare anche come una sorta di catalogo, contenente appunto le opere POP targate "Officina Infernale".
A volte le biografie dovrebbero affidarle ad artisti del fumetto, perché se il risultato finale riesce ad essere proprio come quello di Adriano e Andrea, son certo che questo genere di libri venderebbe anche di più! E se non mi credete...non dovrete far altro che leggere questo volume!
See you soon! -Lewis
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