Buongiorno e bentrovati Evereaders! Siete pronti a lanciarvi all’avventura con un nuovo volume della collana Tipitondi?
TITOLO ORIGINALE: Brina e la banda del sole felino
EDITORE: Tunué
GENERE: Avventure a quattro zampe
PAGINE: 94pp
PREZZO: 14,90€
USCITA: 23 mar 2017
TRAMA
Brina, gatta di città, si trasferisce in montagna con i padroni per una vacanza estiva. Qui fa la conoscenza di alcuni randagi che si fanno chiamare "La Banda del Sole Felino". I nuovi amici la convincono a scappare e diventare una gatta libera. Ma se le scorribande nel bosco renderanno Brina consapevole di uno stile di vita e un'emancipazione che non conosceva, dall'altra parte getteranno nel panico i due giovani padroni, che non accettano di perdere quella che per loro è una componente fondamentale della famiglia. Dedicando una sofisticata attenzione ai sentimenti umani e felini, Cornia e Salati, affermato autore Disney, riescono a inquadrare il tema del difficile equilibrio tra proteggere quelli che amiamo e lasciar loro la libertà di fare errori, e cavarsela con le proprie risorse.
MY POINT OF VIEW
Anche stavolta mi tocca dirlo “VADO PAZZO PER I TIPITONDI”! Il merito stavolta va tutto a Brina, la dolce gattina scolorita tenera e coraggiosa. Quante volte vi sarà capitato di leggere una storia che ha come protagonista un dolce gattino? Tante vero? Be’ scordatela, perché Brina non ha nulla a che vedere con quelle storie già viste, già lette. Il fumetto in questione si presenta già da subito, grazie alla sua impostazione e alla sua doppia trama, come un prodotto nuovo e interessante, capace di stimolare la curiosità sia dei lettori più piccini, al quale è rivolto principalmente il fumetto, sia ai più grandi che sin dalle prime pagine vengono travolti da una spirale di dolcezza.
Chi è Brina, vi state chiedendo? Be’ nulla di più semplice! Brina è una gattina addomesticata che vive in compagnia dei suoi due padroni, Samuele e Margherita. E’ una gatta dolce e tenera, che allo stesso tempo sa essere tanto coraggiosa e intrepida. Ciò che più la caratterizza però sono la sua immensa curiosità e la sua voglia di libertà. Quest’ultima viene fuori impetuosamente quando Brina incontra Vespucci, un gattone randagio pieno di risentimento verso gli umani. Quest’ultimo, in compagnia della sua banda, convince Brina a lasciare la sua quotidianità le sue sicurezze…ed i suoi padroncini, spingendola a vivere un’inaspettata, e tanto bramata, avventura all’aria aperta.
Questa storia potrà forse sembrarvi in qualche modo “già sentita”, ma vi assicuro che sin dalle prime battute capirete che non è così. Ciò che la diversifica in modo netto da altre opere simili è proprio lo sviluppo della trama che si alterna tra il mondo felino e quello umano, che mette a nudo contemporaneamente i sentimenti di entrambi i versanti. Se da un lato leggiamo appunto la gioia che travolge Brina una volta “libera”, dall’altro lato invece assistiamo ad una vera e propria storia struggente, capace di emozionare persino quelli che non hanno mai posseduto animali domestici.
Dolci emozioni e tenere avventure si mescolano tra loro in questo romanzo a fumetti dando vita ad una storia emozionante e ricca di sentimenti, degna di essere portata sul grande schermo, o perché no sul piccolo, pronta per una serie animata. Pagina dopo pagina questa “sensazione” (chiamiamola così perché è notte fonda mentre scrivo e c’è gente che russa tutto intorno) si è fatta sempre più radicata nella mia mente, soprattutto perché il fumetto è riuscito ad affascinarmi quanto opere importanti, trasposte appunto sul grande schermo, come “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Insomma, sin da subito Brina si presta perfettamente, sia per l’impostazione di trama che per le sue tavole, per essere un prodotto non solo cartaceo. Basti pensare infatti che pur non essendo un cartone animato, il dinamismo non manca di certo all’interno della storia e dei disegni.
La dolcezza viene inoltre riversata nei disegni che compongono le tavole di quest’opera, caratterizzati da uno tratto morbido e delicato, uno stile cartoonesco che ricorda molto quello Disneyano. Uno stile perfetto per una storia del genere, capace di catturare ogni sorta di lettore sin dall’illustrazione di copertina.
Quello che però ho davvero amato in questo fumetto sono stati i riquadri bianchi contenenti la voce fuori campo. Una voce dolce e tenera, profonda ed emozionante, che ho adorato poi rileggere una volta terminata la lettura del volume.
Indovinate un po’ cosa sto per dirvi…DOVETE LEGGERE QUESTO TIPOTONDO! Perché? Lascio la parola a Brina, lei saprà senz’altro raccontarvi meglio la sua storia!
See you soon! -Lewis
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