giovedì 18 maggio 2017

ViviOgniPiccoloPezzoVirgolaTre (Day Four): Vivi e Vegeta di Francesco Savino e Stefano Simeone (Recensione)

Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Siamo al quarto giorno della settimana tutta dedicata a Stefano Simeone, e quest'oggi vi toccherà sorbirvi un'ennesima recensione...CON GUSTO!



VIVI E VEGETA
di Francesco Savino e Stefano Simeone
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Vivi e Vegeta

EDITORE: Bao Publishing

GENERE: Noir

PAGINE: 168pp

PREZZO: 17,00€

USCITA: 20 apr 2017



TRAMA

I fiori hanno fatto i loro comodi troppo a lungo. È ora di piantarli. Un webcomic sul senso di appartenenza, l'istinto di sopravvivenza e gli eccessi della cucina moderna. Un cactus da solo contro un male che ha radici profonde.

MY POINT OF VIEW
                                                                  
                                                   

Dopo "Aqualung" Bao Publishing torna nel mondo dei web comics con uno dei noir italiani più appassionanti e intriganti del web. Stavolta a prendere le redini della carovana Bao sono Francesco Savino, sceneggiatore e editor, e Stefano Simeone che in casa Bao è ormai una presenza fissa. La coppia, già rodata proprio grazie ai volumi precedenti del buon Simeone, stavolta riesce a brillare ancor di più, con un fumetto che in realtà è di una cupa e tetra oscurità.

EVVAI, stavolta so benissimo cosa dire! Stavolta è tutto molto più semplice, non perché la trama sia meno bella e complessa rispetto ai due volumi recensiti nei giorni precedenti, ma bensì perché il genere, che è uno dei miei preferiti, indirizza sin da subito la storia su una strada ben precisa. Non credete però di capire sin dalle prime pagine cosa potrà succedere, perché questo fumetto è una continua sorpresa dall'inizio alla fine.

Imbarcandoci nell'itinerario a fumetti partorito dalla mente di Francesco Savino (che non è l'attore eh!) è possibile seguire l'avventura vegetale di Carl, un cactus del deserto, fatta di intrighi, misteri e tradimenti, proprio come solo un vero noir sa essere. La storia si apre con l'arrivo di Carl al distretto dei fiori, dove parte la ricerca dell'amata Nora, una pianta grassa scomparsa improvvisamente nel nulla. Sin dal suo arrivo però le cose per Carl non si mettono per niente bene, un po' per l'astio e la rabbia dei fiori che hanno nei suoi confronti, un po' per la pericolosa presenza dei Girasoli, che seminano terrore nel distretto. Quando però Carl sembra aver trovato una risposta in questa intricata e ingarbugliata situazione, ecco che le cose appaiono per quello che sono realmente...tremendamente sbagliate e pericolose.
"Vivi e Vegeta" però non è soltanto un semplice noir, non lasciatevi ingannare da questo mio sunto. Questo volume nasconde in se tante sottotrame e temi diversi, che solo una mente geniale come quella di Savino avrebbe saputo "camuffare" al meglio. Come dicevo si parla di intrighi e perfidi piani, quindi un tocco d'azione, di amori e tradimenti, quindi una spruzzata di romanticismo (seppur ribaltato in un certo senso), ma soprattutto si parla di razzismo. Il tema principale che Savino introduce, prima ancora del mistero, è quello del razzismo che ormai si è instaurato ed è fiorito tra il gruppo dei fiori e quello delle piante. L'odio tra le due "razze" si è ormai stratificato e ha preso radici, così da mostrare al lettore una società non tanto diversa da quella degli umani. Seppur però tra le due fazioni c'è un astio sconfinato, il vero nemico in comune rimane la razza umana, che continua a distruggere e perpetuare danni...mannaggia ai vegani (STO SCHERZANDO NON VE LA PRENDETE EH!).

Agganciandomi alla mia battuta vorrei spendere anche qualche parola sull'ironia che si insinua tra le pagine di questo libro. Essa c'è, in minima parte, ed è quel genere di ironia cupa e cinica, che però si sposa perfettamente con il resto della storia. Il sorriso però il duo Savino/Simeone però riesce a strapparlo, e per ben più di una volta, nonostante però ad avere libero spazio è la tragedia che cresce di pari passo con la storia.

Questo volume, con la sua trama complessa e intricata, riesce a mescolare diversi generi e a dar vita ad una storia caratterizzata da diversi generi diversi, posizionati su diversi livelli di lettura. Tutto questo è possibile però solo grazie ad uno studio attento, da parte dello sceneggiatore, e ad un'attenta e minuziosa caratterizzazione dei personaggi, che stavolta si concentra principalmente sui personaggi di Carl, Nora e dei fratelli Girasole. Tra tutti i personaggi infatti quelli che risultano alla fine i più interessanti, quelli sui quale l'attenzione del lettore viene immediatamente catalizzata, sono proprio Anthos ed Helios, con la loro storia intrigante e malinconica. Due bad guy che riescono subito a conquistarti.
E poi c'è Simeone! Anche stavolta Stefano riesce a superarsi, a cambiare il suo registro, a crescere e mutare. Ogni volta è sempre una nuova sfida, una nuova avventura, un nuovo mondo fatto di tratti, colori e linee sempre diverse e mutevoli. Stavolta lo stile utilizzato dal genio del colore (non mi stancherò mai di dire quanto Stefano sia una vera e propria macchina da guerra su quel frangente) abbandona l'astrattismo di Diciottovoltevirgolatre per dedicarsi ad uno stile più cupo e moderno, che si sposa alla perfezione con la storia di Savino. Con questo tratto tutto nuovo riesce inoltre a dar vita al mondo vegetale, e a presentarlo in un modo del tutto nuovo, mai visto prima, attraverso disegni capaci di esprimere emozioni vere, anche quando si tratta di esseri viventi che nella realtà difficilmente ci riescono. Francesco gli da una voce, mentre Stefano riesce ad infondergli la vita. Va inoltre sottolineato il gran contributo di Lorenzo Magalotti, come assistente ai colori e ai disegni, e quello di Roberta Ingranata per quanto riguarda le cover dei capitoli.

Chiude il volume poi un dolcissimo capitolo realizzato da Nicoletta Baldari, un episodio che cozza volutamente con la trama principale, sia per quanto riguarda lo sviluppo della trama sia per quanto riguarda il registro grafico, che io trovo semplicemente meraviglioso (e se non mi credete date uno sguardo al mio calendario che è perennemente chiuso per via della sua meravigliosa copertina).

Dopo la lettura di questo graphic novel non vedrete più il mondo vegetale con gli stessi occhi, ve lo assicuro! E se proprio non riuscite a credermi, fate un salto nel mondo di Vivi e Vegeta, il distretto dei fiori aspetta solo voi...ma attenti eh!
See you soon! -Lewis

1 commento :

  1. Mi é capitato di sfogliarlo qualche giorno fa è, sicuramente in maniera errata, l'ho sottovalutato. Mi hai fatto ricredere :3

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