martedì 13 giugno 2017

Pensieri a Fumetti: Mercurio Loi - Roma dei pazzi di Alessandro Bilotta e Matteo Mosca (Recensione)

Bentrovati amici di Everpop indovinate un po' dove vi porto oggi? Ve lo dico subito, si ritorna indietro nel tempo ad un Roma Antica carica di misteri, in compagnia di Mercurio Loi e del fidato Ottone. Siete pronti a nuove enigmatiche avventure?


MERCURIO LOI - ROMA DEI PAZZI
di Alessandro Bilotta e Matteo Mosca
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Mercurio Loi #1

EDITORE: Sergio Bonelli Editore

GENERE: Thriller

PAGINE: 98pp

PREZZO: 4,90€

USCITA: 23 mag 2017


TRAMA

Chi è Mercurio Loi? Uno storico, un ficcanaso, un semplice perdigiorno? Quello che conta è che il suo acerrimo nemico, Tarcisio, è tornato ancora una volta. Riprende la sfida eterna a colpi di inganni, intelligenza e bastone. Mercurio Loi indossa il mantello ed esce insieme al suo assistente Ottone per le misteriose strade di una Roma dell'Ottocento in cui il papa è re e le notti sono rese ancora più spettrali da un rigido coprifuoco.


MY POINT OF VIEW
                                                                     
                                           

Sono tornato nuovamente tra i vicoli e le strade buie di un'antica Roma che in una delle prime Storie Bonelli era riuscita ad incantarmi con la sua bellezza ed i suoi misteri. Son tornato a percorrere quelle strade oscure in compagnia di due eccelsi e geniali personaggi, intrepidi e inarrestabili come dei supereroi, astuti ed intelligenti come due veri detective. Due personaggi atipici e sensazionali, due uomini di cultura con un raro super potere: uno sconfinato intelletto fuori dal come. Due personaggi che insomma meritavano una serie tutta loro. 

Sono tornato a seguire come un'ombra Mercurio Loi ed il suo assistente Ottone.

La serie inizia in un punto imprecisato di un punto temporale imprecisato (sembra quasi uno scioglilingua senza senso), in poche parole la trama non riparte dalla fine della prima Storia di Mercurio Loi, quella apparsa tempo addietro su Le Storie, ma bensì segue eventi sconosciuti al lettore che vedono in serio pericolo (e che novità..) l'astutissimo e geniale professor Loi. Anche stavolta insomma il lettore viene catapultato nel bel mezzo della storia, saltando così preamboli e premesse varie, per ritrovarsi così spaesato e perduto, quasi come se perso tra le stradine di questa oscura Roma, si fosse ritrovato quasi per caso ad assistere agli eventi che caratterizzano questo primo volume. Questo aspetto è senza alcun dubbio geniale, nuovo e rivoluzionario, e sottolinea una tecnica narrativa a dir poco straordinaria, imputabile a ben pochi sceneggiatori (ma ragazzi parliamo di Alessandro Bilotta e lui può non tuttto...ma quasi), che rende il fumetto veritiero e reale, una sorta di diario a fumetti di un tempo passato.

Questo stesso aspetto conferisce inoltre all'opera quelle note da thriller filosofico-psicologico, grazie a quell'alone di mistero irrisolto che aleggia tra le pagine, a partire sin dalla prima tavola. Come dicevo infatti il volume si apre nel bel mezzo di una "lotta" (psicologica), quella tra Mercurio e Tarcisio, ex assistente ormai nemesi indiscussa, dove non viene spiegata alcun fatto od evento che hanno portato Mercurio in quel grosso guaio. Lo sceneggiatore non spiega cosa sia mai potuto accadere prima, e allo stesso modo procede anche con altri personaggi, come con il Colonnello Belfiore, il quale ha misteriosamente perso la voce, per inspiegabili motivi (che spero potranno essere dispiegati nei prossimi volumi). Una narrazione fluida, libera e fuori da ogni schemi, che da forza al fumetto, rendendolo sorprendente e stupefacente.

Rispetto al volume precedente, alla storia iniziale auto-conclusiva, questo primo volume della serie appare già ampiamente maturato, avvolto da un'aura tutta nuova ed una luce a tratti spettrale e misteriosa, a tratti incredibilmente reale. Il fumetto subisce quindi una sorta di evoluzione, sia stilistica che narrativa, senza però mutare del tutto rispetto alla storia iniziale di cui i lettori si erano innamorati. Prima della storia però è Mercurio ad apparire ulteriormente maturato, non cambiato sia chiaro, perché il professor Loi rimane quello di sempre, ma bensì ancora più profondo e geniale rispetto a quanto non lo fosse già prima. Ancora una volta questo affascinante personaggio riesce ad essere un protagonista impeccabile e allo stesso tempo un vero e proprio regista che riesce a dirigere e tirare le fila di tutta la storia, perché diciamocelo chiaramente, senza Mercurio queste storie non riuscirebbero mai ad essere così enigmatiche, misteriose e coinvolgenti; per capirlo basta pensare al titolo al quale il protagonista presta il suo nome.

Per quanto riguarda poi i disegni, c'è da dire che anche Matteo Mosca, proprio come il buon Bilotta, è riuscito a superarsi ancora una volta, dando vita ad una Roma da favola, nonostante le note cupe, e ad un cast di personaggi inimitabili sotto ogni tratto. Il suo tratto ed il suo stile ad un primo sguardo sembrano quasi essere rimasti immutati, ma osservandoli attentamente risulta ben chiaro l'evoluzione stilistica, l'abilità e il talento di questo autore che migliora già di vignetta in vignetta. I complimenti però vanno fatti anche a Francesca Piscitelli che grazie al suo lavoro è riuscita a tramutare ogni singola emozione raccontata dallo sceneggiatore nel colore sfumatura e tonalità più adatta.
Questo è soltanto il primo volume della serie, quindi non potranno che essercene delle belle nei prossimi. Tra meno di 10 giorni sarà in edicola il secondo volume, e io non vedo l'ora di lanciarmi nuovamente a caccia di misteri in compagnia di quello che è ormai diventato uno dei miei personaggi preferiti nel panorama del fumetto italiano. Provate ad esplorare Roma in compagnia di Mercurio e Ottone, ne rimarrete incantati!
See you soon! -Lewis

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