martedì 11 luglio 2017

Pensieri a Fumetti: CTRL-Z - Greyscale di Alessandra "Alyah" Patanè (Recensione)

Bentrovati amici di Everpop! Torniamo a parlare di fumetti italiani, e stavolta preparatevi ad essere tecnologici in compagnia di CTRL-Z!


CTRL-Z
di Alessandra Patanè
                                                                                             

TITOLO ORIGINALE: Ctrl-Z

EDITORE: Panini Comics

GENERE: Commedia/Fantascienza

PAGINE: 130pp

PREZZO: 12,00€

USCITA: 15 lug 2017

TRAMA

"Control-Z", più comunemente abbreviato con CTRL-Z è un comando generato premendo simultaneamente i due pulsanti sulla tastiera del computer. Questo codice è di solito associato a diverse funzionalità, ma la più diffusa è nota con il nome di undo e permette di annullare l'ultima azione effettuata. Cosa succederebbe se un comando del genere potesse usare nella vita reale, magari tramite una misteriosa app per smartphone? La risposta (o almeno, una parte di essa...) è contenuta in questo volume.

MY POINT OF VIEW
                                                                   
                                      


Avete mai pensato a cosa fareste se vi fosse affidato un dispositivo, una app, capace di poter azzerare la vostra ultima azione compiuta, e così da poter tornare "indietro"? Questa è una curiosa domanda che certamente i molti studiosi, ed appassionati, di informatica si saranno posti almeno una volta nella loro vita/carriera, così come è successo ad Alyah, l'autrice di questo fumetto, che partendo proprio da un desiderio un po' comune (ditemi chi non vorrebbe tornare per così dire indietro nel tempo) è riuscita a dar vita ad una storia davvero interessante, dove la tecnologia ricopre un ruolo chiave all'interno della storia, ma lascia allo stesso tempo ampio spazio alla vita quotidiana, senza così assoggettarla completamente.

Il fumetto segue le bizzarre vicende tragicomiche che accadono quotidianamente a Hugo Viennese, uno sfigatissimo studente di informatica, nerd al 101%, che vive la sua vita diviso tra la realtà quotidiana (ed i continui litigi tra padre e zia) e quella virtuale, tra consolle e videogames. La sua è una vita piuttosto patetica, un po' misera (perdonami Hugo), ed è proprio per questo motivo che il protagonista viene scelto immediatamente dai capoccia di Changce, una misteriosa azienda ultratecnologica che ha sperimentato e messo sul mercato un'app innovativa, capace di cancellare l'ultima azione intrapresa, proprio come un comunissimo colpo di CTRL-Z

A seguito di un'installazione inaspettata la vita di Hugo viene totalmente stravolta e rivoluzionata, grazie soprattutto alla presenza di due spiritelli cybernetici che prendono le sembianze di chi attiva Changce (e che mi hanno ricordato tanto le mascotte delle Majokko come Posi e Nega in Creamy) e all'app annessa. Quella che sembra una fastidiosa mossa di marketing, si rivela ben presto essere una vera e propria forza della natura (digitale), capace di stravolgere non solo la vita di Hugo, ma anche quella di chi vi orbita intorno.

Stavolta con questo fumetto tecno-fantascientifico mi sento piuttosto combattuto: da un lato ci sono l'idea di base legata all'app, lo spassoso protagonista e la sua fidata sfiga che si porta dietro, ed i fantastici disegni che ho adorato dalla prima all'ultima pagina, dall'altro invece c'è una trama poco costante che a volte sembrava quasi rallentare di colpo. Questo è forse l'unico punto di demerito in questo fumetto tutto italiano, nel quale l'autrice ha saputo imprimervi tutta l'essenza nerd che vi è in circolazione, dai fumetti fino ai videogames. E' un fumetto che ho trovato divertente e spassoso quanto basta, anche se ammetto non mi ha fatto ridere a crepapelle quanto speravo, ma rimane comunque un fumetto leggero che si legge tutto d'un fiato, nonostante quei punti "morti" (passatemi il termine anche se forse è un po' esagerato) di cui parlavo.

Pur essendo un fumetto italianissimo però sono forti le influenze orientali, in particolar modo quelle legate al mondo dei manga. Sia per quanto riguarda l'andamento della trama e lo sviluppo la caratterizzazione dei personaggi, sia per quanto riguarda il reparto grafico, viene fuori facilmente da dove la Patanè abbia attinto in quanto ad ispirazioni. La sua infatti è una commedia romantica giapponese a tutti gli effetti, contraddistinta da quei cliché (chiamiamoli così) che si trovano in manga scolastici come Nisekoi o Sket Dance. Nonostante queste forti influenze, soprattutto a livello grafico, dove è importante sottolineare l'immensa bravura dell'autrice, a me il fumetto, ed i suoi disegni, hanno ricordato tantissimo lo stile di Bryan Lee O'Malley e del suo Scott Piligrim. Forse vi sembrerà un po' esagerato il confronto, ma vi assicuro che non lo è, e per capirlo non dovrete far altro che leggere il primo volume: Greyscale!
Nonostante questo primo volume (vi ricordo di tre) mi abbia un pochino fatto storcere il naso devo ammettere che mi ha incuriosito parecchio, e quindi di certo proseguirò nella lettura di questa miniserie, che secondo me ha ancora tanto e tanto da offrire! Siete pronti a premere il pulsante?
See you soon! -Lewis

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