IL RE BIANCO
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Continuiamo questa giornata con un nuovo e spettacolare blog tour tutto dedicato a Il Re Bianco di Davide Toffolo.
MY POINT OF VIEW
EDITORE: Bao Publishing | GENERE: Narrativa
PAGINE: 128 | TITOLO ORIGINALE: Il Re Bianco
USCITA: 17 mag 2018 | PREZZO: € 17,00 | EBOOK: € 6,54
PAGINE: 128 | TITOLO ORIGINALE: Il Re Bianco
USCITA: 17 mag 2018 | PREZZO: € 17,00 | EBOOK: € 6,54
TRAMA
Il re bianco è uno dei libri più importanti di Davide Toffolo. Costruito intorno alla sua lunga fascinazione per Copito de Nieve, il gorilla albino dello zoo di Barcellona, è un libro allo stesso tempo intimista e universale, nel quale non pare strano innamorarsi degli sconosciuti, incontrare un personaggio letterario durante una traversata in nave (e rendersi conto che potrebbe essere un alter ego di Italo Calvino). La storia del maestoso, malinconico primate si fonde a quella dell’uomo che la narra, creando una narrazione di profonda onestà e di spontaneo lirismo. Questa nuova edizione si presenta in una bicromia rinnovata e rimasterizzata dall’autore e ha una nuova introduzione a fumetti.
MY POINT OF VIEW
Che c'è di male ad essere diversi? Cosa cambia se sei l'unico gorilla bianco in un mare di gorilla neri? DECISAMENTE NULLA! La diversità rende unici e speciali, proprio come Copito de Nieve, il famoso gorilla albino dello zoo di Barcellona, protagonista di questo graphic novel bello e intenso. A raccontare una storia così profonda e toccante è ovviamente Davide Toffolo, un maestro del fumetto, un poeta che riesce ogni volta a bilanciare disegni e sceneggiatura, per dar vita a piccole grandi opere intramontabili, capaci di toccare ogni singola corda del cuore e contemporaneamente spingere il cervello a pensare, pensare e ripensare alle bellezze della vita.
Al centro della storia stavolta è Fiocco di Neve, un nome che è quasi una presa in giro per un gorilla, l'unico gorilla bianco che ha fatto tanto parlare di se, attirandosi soprattutto l'amore dei visitatori dello zoo di Barcellona. In questa storia Toffolo ci racconta la genesi di un personaggio indimenticabile, per tutti quelli che almeno una volta nella loro vita lo hanno ammirato attraverso quella triste gabbia, ci offre svariati punti di riflessioni attraverso questa figura unica ed eterna, per certi versi quasi divina, che con coraggio ha affrontato la vita a testa alta, nonostante le difficoltà, le separazioni e la malattia dell'ultimo periodo.
Questa è la storia di Copito, ma allo stesso tempo è anche quella di Davide, il suo autore, che spalanca una finestra su un periodo ben preciso della sua vita, permettendo a tutti noi lettori di sbirciare e curiosare in quello che per lui è stato un viaggio alla riscoperta del coraggio, simboleggiato appunto dalla figura ferma e gloriosa del gorilla, che nonostante i rifiuti e gli allontanamenti è riuscito a diventare un vero re. Questo fumetto potrebbe infatti essere considerato allo stesso tempo un bio-graphic novel e un autobio-graphic novel, due storie che confluiscono in una sola, al solo fine di raccontare quanto c'è di meglio nell'animo di tutti e quanto poi non siano così diversi l'uomo e l'animale, il gorilla in questo caso particolare.
Una vera lettura esperienziale questa, che spazia toccando tematiche forti e persino attuali come la riscoperta di se stessi, la lotta al cancro e in particolar modo il tema della diversità. Toffolo ribadisce un concetto semplice ma ancora forse non chiaro ai più, e cioè che la differenza di razza o colore non può impedire ad un individuo di amare e aiutare il proprio prossimo. Copito non è l'unico a sentirsi diverso in questa storia, lo stesso autore prova in qualche modo un senso di estraniamento dalla società, che rifugge con i suoi viaggi e le sue visite ad un amico speciale ed unico.
Questo fumetto è ricco di simbolismo e si sviluppa attraverso una prosa poetica e delicata, una poetica contraddistinta da un ritmo lento e cadenzato che accompagna il lettore attraverso un duplice viaggio: quello della crescita e dell'assunzione della consapevolezza della vita stessa e, soprattutto, quello alla riscoperta di se stessi, volto alla ricerca del coraggio. Le due figure, quella dell'autore e del protagonista, si mescolano tra loro, a volte persino confondendosi, per offrire al pubblico una lettura unica nel suo genere, fatta di versi brevi e incisivi, che vanno a comporre un puzzle molto più vasto di un certo spessore.
Il tutto è poi arricchito dai disegni, che sono come sempre stupefacenti. Un tratto ormai inconfondibile, fatto di colori che giocano e si rincorrono tra loro in ogni singola tavola, caratterizzati stavolta da un rosa fluorescente che dona all'intera storia un'aria da favola, rendendola però allo stesso tempo umana, ma ancor di più elevata. Il tratto è essenziale, ed è proprio per questo motivo che riesce a colpire dritto al cuore, a far breccia tra i sentimenti del lettore, scavando un solco indelebile. Il bianco però, in questo fumetto, assume un tono aulico, accresce il valor proprio e quello del protagonista, si fa portatore di un messaggio e allo stesso tempo si fa carico di sofferenze e lotte. Il bianco riesce stavolta ad essere il colore del re.
Ho scritto tanto e ammetto che stavolta è stato come un getto inarrestabile, ho scritto e scritto senza nemmeno sapere bene cosa, ma doveva essere così, dovevo stavolta lasciar parlare direttamente il mio cuore, il vero e proprio protagonista in questa lettura fantastica. Ora tocca a voi immergervi, ma soprattutto partecipare al Tour targato Bao legato a questo titolo speciale.
Al centro della storia stavolta è Fiocco di Neve, un nome che è quasi una presa in giro per un gorilla, l'unico gorilla bianco che ha fatto tanto parlare di se, attirandosi soprattutto l'amore dei visitatori dello zoo di Barcellona. In questa storia Toffolo ci racconta la genesi di un personaggio indimenticabile, per tutti quelli che almeno una volta nella loro vita lo hanno ammirato attraverso quella triste gabbia, ci offre svariati punti di riflessioni attraverso questa figura unica ed eterna, per certi versi quasi divina, che con coraggio ha affrontato la vita a testa alta, nonostante le difficoltà, le separazioni e la malattia dell'ultimo periodo.
Questa è la storia di Copito, ma allo stesso tempo è anche quella di Davide, il suo autore, che spalanca una finestra su un periodo ben preciso della sua vita, permettendo a tutti noi lettori di sbirciare e curiosare in quello che per lui è stato un viaggio alla riscoperta del coraggio, simboleggiato appunto dalla figura ferma e gloriosa del gorilla, che nonostante i rifiuti e gli allontanamenti è riuscito a diventare un vero re. Questo fumetto potrebbe infatti essere considerato allo stesso tempo un bio-graphic novel e un autobio-graphic novel, due storie che confluiscono in una sola, al solo fine di raccontare quanto c'è di meglio nell'animo di tutti e quanto poi non siano così diversi l'uomo e l'animale, il gorilla in questo caso particolare.
Una vera lettura esperienziale questa, che spazia toccando tematiche forti e persino attuali come la riscoperta di se stessi, la lotta al cancro e in particolar modo il tema della diversità. Toffolo ribadisce un concetto semplice ma ancora forse non chiaro ai più, e cioè che la differenza di razza o colore non può impedire ad un individuo di amare e aiutare il proprio prossimo. Copito non è l'unico a sentirsi diverso in questa storia, lo stesso autore prova in qualche modo un senso di estraniamento dalla società, che rifugge con i suoi viaggi e le sue visite ad un amico speciale ed unico.
Questo fumetto è ricco di simbolismo e si sviluppa attraverso una prosa poetica e delicata, una poetica contraddistinta da un ritmo lento e cadenzato che accompagna il lettore attraverso un duplice viaggio: quello della crescita e dell'assunzione della consapevolezza della vita stessa e, soprattutto, quello alla riscoperta di se stessi, volto alla ricerca del coraggio. Le due figure, quella dell'autore e del protagonista, si mescolano tra loro, a volte persino confondendosi, per offrire al pubblico una lettura unica nel suo genere, fatta di versi brevi e incisivi, che vanno a comporre un puzzle molto più vasto di un certo spessore.
Il tutto è poi arricchito dai disegni, che sono come sempre stupefacenti. Un tratto ormai inconfondibile, fatto di colori che giocano e si rincorrono tra loro in ogni singola tavola, caratterizzati stavolta da un rosa fluorescente che dona all'intera storia un'aria da favola, rendendola però allo stesso tempo umana, ma ancor di più elevata. Il tratto è essenziale, ed è proprio per questo motivo che riesce a colpire dritto al cuore, a far breccia tra i sentimenti del lettore, scavando un solco indelebile. Il bianco però, in questo fumetto, assume un tono aulico, accresce il valor proprio e quello del protagonista, si fa portatore di un messaggio e allo stesso tempo si fa carico di sofferenze e lotte. Il bianco riesce stavolta ad essere il colore del re.
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25 maggio
Pieradeglispiriti
Videorecensione
28 maggio
Loris in the book
Recensione
30 maggio
Il filo di Arianna
Videorecensione
1 giugno
Una banda di Cefali
Intervista all'autore
Bellissima questa graphic novel (anzi bio-graphic novel e autobio-graphic novel)! mi piace l'argomento trattato, perchè è vero che la diversità rende unici e speciali: non vedo l'ora di poterla leggere!!
RispondiElimina"Partecipo e Condivido"...Spero bene ed incrocio le dita...dovrebbe essere davvero molto bello... :)
RispondiEliminaWow
RispondiEliminaChe bello! Spero di vincere
RispondiEliminaBellissimo libro, non vedo l'ora di leggerlo
RispondiEliminarecupero tutte le tappe del tour!! adoro Toffolo e questo fumetto sembra imperdibile! :) grazie ragazzi!
RispondiEliminaSarà una buona opportunità,per leggere i graphic novel di Toffolo,un genere tutto nuovo.Diverso da quello che leggo di solito.
RispondiEliminaAmmetto che non conoscevo questa bella graphic novel ma dalla presentazione deduco che valga la pena leggerla per goderne i contenuti grafici e le tematiche presenti. Grazie!
RispondiElimina(Ho condiviso su twitter come @micaelacat e seguo già da tempo il blog col nickname: Mik)