TONNO SPIAGGIATO
REGIA: Matteo Martinez | GENERE: Commedia
SCENEGGIATURA: Matteo Martinez Frank Matano | DURATA: 105'
PRODUZIONE: Wildside e Newco Management con Vision Distribution | ANNO: 2018
DISTRIBUZIONE: Vision Distribution | USCITA: 10 Maggio 2018
CAST
Frank Matano - Francesco
Marika Costabile - Francesca
Lucia Guzzardi - Zia Nanna
Niccolò Senni - Niccolò
CIAK SI RECENSISCE
Avevo una certa fiducia
nei confronti del primo lungometraggio di Matteo Martinez, complice quel Frank Matano che è qui protagonista e
co-sceneggiatore. Sono già passati dieci anni dal suo esordio sul web: nel 2008
i Marvel Studios davano il via a una serie di pellicole che avrebbero
influenzato tutta la produzione dei blockbuster hollywoodiani;
contemporaneamente noi ridevamo con gli “oedì” del comico napoletano:
è un dato di fatto, non sto esprimendo un giudizio. Anzi, penso che la chance di lavorare al fianco di Popolizio nel
remake di “Er ist wieder”,
“Sono tornato”, in sala tre mesi fa, rappresenti un traguardo notevole e
lodevole per l’attore napoletano. È proprio per via di questo rispetto e questa
fiducia che mi dispiace aver visto, in “Tonno spiaggiato”, un passo indietro.
E un passo indietro non
è un dramma, se si è pronti e disposti a tornare a camminare guardando avanti.
Non è un dramma anche
perché è un passo, perciò è evidente che a questo film le qualità non
manchino. Innanzitutto l’originalità: “Tonno spiaggiato” è un film comico che,
nonostante un protagonista abbastanza classico da commedia, si sviluppa in maniera originale e atipica,
con incursioni nei generi e un gran citazionismo di quella comicità tipicamente
statunitense a cui Matano evidentemente si ispira. Non è un dramma perché
Martinez è alla sua prima esperienza sul grande schermo, perciò alcune
debolezze possono essere perdonate in virtù di alcuni pregi di rilievo, su
tutti alcune sequenze capaci di far ridere grazie alla sola magia del
montaggio, utilizzato in maniera intelligente. Anche i dialoghi, in
particolare quelli tra Francesco e Niccolò, il migliore amico, riservano delle
chicche gradevoli, ed è un peccato che il suo personaggio finisca per perdersi
in una sottotrama che non decolla mai e che si limita a evidenziare nel
personaggio un disturbo che sarebbe stato interessante esplorare maggiormente,
ma che così rischia di risultare difficile da comprendere e inutile ai fini
della trama. Un discorso simile si potrebbe fare anche per Francesca, la donna
che dà il via alla storia: Francesco è uno stand up comedian incapace di far
ridere, e la loro storia d’amore inizia proprio perché lei è l’unica ad
apprezzare la sua comicità. La loro relazione finisce tre anni dopo, quando,
durante un numero, lui improvvisa delle battute sulla fidanzata grassa, e da lì ha inizio il tutto e per tutto per
riconquistarla, che lo porterà a decidere di uccidere qualcuno a lei caro per
approfittarsi della sua tristezza e riavvicinarsi.
A brillare, su tutto e tutti, è senza
dubbio Nanna, la zia di Francesca che fa da effettiva spalla comica a
Frank Matano in un panorama cinematografico dove finalmente le donne anziane
cominciano, negli ultimi anni, a trovare una collocazione che esuli dai soliti
ruoli stereotipati… e questo permettendosi comunque di giocare con quegli
stessi stereotipi: il tifo verso Padre Pio, per esempio, o la menopausa. Interpretata
da Lucia Guzzardi, è il vero cuore del film, divertente sia con le sue battute che con le gag fisiche: è lei la
stella. Menzione d’onore per il piccolo ruolo di Marcello Cesena, tanto
caro ai fan di Mai Dire.
Ho avuto la fortuna e l’onore di partecipare all’anteprima
milanese, e tra le parole usate per introdurre il film me ne sono rimaste
impresse alcune, che lo vedevano come un nuovo inizio per un cinema italiano giovane e fresco. Per certi versi lo è.
Ma per altri, penso che possa avere particolare presa su un pubblico televisivo
più che su uno abituato al cinema. Sarà perché certi momenti parodistici mi
hanno ricordato le vecchie trasmissioni della Premiata Ditta… Il che, di nuovo,
è un complimento, ma anche un ammonimento: ché si può fare molto, arrivati a
questo punto, e, caro Frank Matano, non voglio vederti ancorato al passato,
bensì aprire le porte a un radioso futuro.
Hasta pronto! -Sunday
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