mercoledì 11 luglio 2018

Manga Bites: L'isola dei bambini dimenticati volume 3 di Kei Sanbe (Recensione)

L'ISOLA DEI BAMBINI DIMENTICATI

Bentrovati Evereaders! Continua questa calda mattinata di luglio in compagnia di una serie che secondo me è perfetta da leggere sotto l'ombrellone: L'Isola dei bambini dimenticati di Kei Sanbe.

L'ISOLA DEI BAMBINI DIMENTICATI vol 3 di Kei Sanbe
                                                                                                                  
EDITORE: Star Comics | GENERE: Horror/Thriller
PAGINE: 208pp | TITOLO ORIGINALE: Hoozuki no Shima 3
USCITA: 11 giu 2018 | PREZZO: € 5,90 | EBOOK: € 
                                                                                                                  

TRAMA

Su un’isola sperduta nel Mar del Giappone sorge il campus Hoozuki, che accoglie bambini con problemi familiari: un rifugio sicuro o una prigione inespugnabile? Suspense, dramma e introspezione dall’autore di Erased. Con il fiato della morte sul collo, i giovani ospiti del campus Hoozuki si sono decisi a scappare dall’isola. Tuttavia, gli adulti si accorgono del loro piano e ha inizio un inseguimento mortale... Se i bambini verranno presi, sarà davvero l’ultimo “guardie e ladri” della loro vita?

MY POINT OF VIEW
                                                                          
                                                 

Il maestro Kei Sanbe è un vero genio, soprattutto quando si tratta di dar vita a storie che oscillano tra il mistery e il thriller, questo l'avevo già detto, no? Be' perché bisogna ripeterlo, visto che con le sue tre serie ormai sugli scaffali delle fumetterie italiane, è riuscito a conquistare praticamente un po' tutti! Continua stavolta l'avventura dei giovani protagonisti di questa miniserie, che il prossimo mese giunge al termine, la quale fuga da quest'isola/carcere si è fatta ormai sempre più difficile e pericolosa.

Dopo i primi due volumi, carichi di bugie, di pericoli, trappole e morti, il mistero si infittisce sempre più, perché quello che inizialmente sembrava ovvio, soprattutto considerato il punto di vista dei bambini, ormai si sta facendo sempre più contorto, complicato e oscuro. Si parlava di un fantasma negli scorsi volumi, un concetto davvero assurdo per i grandi ma anche per alcuni dei giovani protagonisti, che però in base a tutto quello che sta succedendo forse non è poi così assurda come cosa. 

La fuga di Kokoro ed i suoi amici è entrata nel vivo e si è fatta ormai sempre più pericolosa. Shu ha preso le redini del gruppo, da bravo leader e stratega qual è, ma a causa di questa responsabilità è proprio su di lui che ricadono i maggiori pericoli. Nonostante le sue idee geniali ed il suo piano, tutto però si complica quando gli adulti spuntano inaspettatamente fuori da tunnel segreti che ricoprono l'intera superficie dell'isola, transitando sotto i percorsi principali. Con i professori ed il preside ormai sempre più vicini all'intrepido gruppo di bambini toccherà prendere delle importanti e gravi decisioni.

Nonostante i tanti enigmi e i tanti punti interrogativi che fluttuano intorno ai personaggi del fumetto, che compongono l'intera storia, una cosa è chiara (e lo è stata sin da subito) nessuno è davvero onesto e sincero. Nei primi due volumi pensavo che a mentire fossero soltanto gli adulti, come avevano suggerito i bambini fino a questo volume, nel quale però tutto viene rimesso in discussione, perché a quanto pare anche Shu, ad esempio, ha qualcosa da nascondere e tante bugie ormai accumulate. Devo ammettere che questa serie mi piace proprio per questo, perché non sai mai di chi poterti fidare, ma soprattutto che persino gli occhi alle volte posso trarti in inganno, un concetto che poi riporta in qualche modo alla vita reale e a quella di tutti i giorni. Il maestro Sanbe sembra infatti tenerci molto al rimarcare il concetto di "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", dimostrandolo proprio attraverso i protagonisti grandi e piccini di questo manga.

Nonostante sia solo una miniserie bisogna ammettere che la qualità di questo manga non fa che crescere di volume in volume, sia per quanto riguarda la trama, che segue un filone chiaramente già prestabilito in partenza, ma che si evolve acquisendo sempre maggiore qualità capitolo dopo capitolo, sia per quanto riguarda i disegni, che pur non cambiando nello stile e nelle linee guida dell'autore, si fa sempre più particolareggiato e attento, soprattutto nei dettagli.


Lo ammetto, non mi sarei mai aspettato di appassionarmi ad una serie come questa, visto che il genere thriller nei manga non è il mio preferito, ma per qualche "inspiegabile" motivo il maestro Sanbe ci è riuscito, con tutte e tre le sue serie per di più! Quindi se ancora non avete letto "L'Isola dei bambini dimenticati", provate a dargli un'occhiata e fatemi sapere cosa ne pensate!
See you soon! -Lewis

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