BRINDILLE
Buongiorno e buon martedì amici di Everpop! Iniziamo la giornata con un fumetto "da favola" come Brindille di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci.
my point of view
Quando ho iniziato a leggere questo fumetto mai mi sarei aspettato di ritrovarmi davanti una vera e propria favola. Non ci sono principi e principesse, non ci sono draghi, ma animali parlanti, popoli della foresta e strani incantesimi...quelli non mancano di certo. Il mondo fantastico e incantato di Brrémaud e Bertolucci è popolato da esseri magici e incantati, personalità uniche e incantevoli, alle quali non si può che affezionarsi all'istante. Accanto all'incanto (per fare rima) però aleggia una coltre di mistero, come in ogni favola che si rispetti, una coltre così fitta che confonde la giovane protagonista al punto tale da rimanere senza memoria, sola e smarrita in un bosco immenso, bello ma allo stesso tempo inquietante.
Tutto inizia con una fuga, quella della protagonista che dopo essere scampata ad un incendio si ritrova catapultata in un mondo fantastico, dove si risveglia priva di memoria. Al suo risveglio, circondata da strani esseri incantati, la giovane si ritrova spaesata ma sicura di non appartenere a quel mondo fatto di elfi (?) che la circonda. Inizia così il viaggio della ragazza, un vagabondaggio alla ricerca di se stessa e del proprio passato, tra gli alti alberi che formano la misteriosa e incantata foresta, che sembra quasi uscita da una favola o da un sogno.
E' un po' da sogno il viaggio che compie Brindille, come viene soprannominata dal Lupo, il suo angelo custode; è un viaggio assurdo, lungo il quale incontra animali parlanti ed esseri sempre più strani, che però sembra quasi non stupire la ragazza, la quale neppure per un istante si interroga su tutte le stranezze che la circondano. E' una moderna Alice lei, nonostante l'ambientazione riporti alla memoria vecchie favole, una ragazza che non ci mette poi molto a tirar fuori il coraggio e a procedere spedita lungo quel percorso che sembra quasi scritto nel suo destino. Non saranno certo i fantomatici Cacciatori di ombre a fermarla infatti, ne tanto meno gli svariati sacrifici, ai quali sarà costretta ad assistere, a fermarla; la giovane dai capelli lucenti e gli strani scintillii procederà spedita senza mai fermarsi
Piccolo eppure così immenso il mondo creato dai due autori, un mondo incantato dove realtà e fantasia giocano a rincorrersi al fine ultimo di raccontare la storia di crescita della protagonista e la conseguente acquisizione di consapevolezza che ne consegue. Il mondo da loro creato è così ben progettato, così minuziosamente tratteggiato da sembrare quasi reale, al punto tale da generare un forte senso di appartenenza, tanto nella protagonista quanto nel lettore. Il senso di scoperta, che cresce pagina dopo pagina, rende tanto la storia quanto l'ambientazione sempre più concreta e meno favolesca, nonostante le arie che la contraddistinguono restano quelle, come dovrebbe infatti essere.
Questa attenta caratterizzazione si sposta poi anche sui personaggi: ognuno di essi viene presentato e rappresentato nel dettaglio, a volte pur apparendo in una singola tavola. I due autori danno così spessore ad ognuno dei personaggi che appaiono durante il viaggio, che non sono certo pochi, stando però ben attenti a lasciare quel velo di mistero e di incompiuto attorno alla protagonista, che oltre alla costante contrapposizione di timore e coraggio non lascia intravedere altro. Tra tutti quello che forse è riuscito meglio, almeno in questa prima parte della storia, è senza dubbio Lupo, la guida e l'angelo custode che da addirittura il nome alla protagonista e quindi all'opera stessa. Lupo mi è sembrato un personaggio chiave, quello che, alla stregua del Grillo Parlante o addirittura di Virgilio, mette il protagonista sulla propria strada, vestendo così i panni di guida e di maestro spirituale.
A livello stilistico le influenze che confluiscono all'interno del volume sono chiaramente tante, sia per quanto riguarda la trama che i disegni, i quali, grazie al talento di Bertolucci, accrescono il concetto di favola. Il tratto è delicato, quasi pittoresco, e ricorda le classiche illustrazioni fiabesche a cui tutti siamo stati abituati da bambino. Allo stesso tempo però il classico viene messo da parte per lasciare spazio al moderno, caratterizzato proprio dalla tecnica utilizzata dall'autore utile a rappresentare tutto ciò che c'è di magico all'interno della storia. Luci e colori sono però i principali strumenti attraverso i quali la magia si palesa, il vanto di questo primo albo che strega per la sua infinita bellezza.
Essendo ormai prossimi al Natale non potevo certo esimermi dal suggerirvi questa incantevole storia, perfetta per quelle arie sognanti e da favola tipiche del periodo delle festività. Che ne dite? Farete un salto nel mondo incantato di Brindille?
Tutto inizia con una fuga, quella della protagonista che dopo essere scampata ad un incendio si ritrova catapultata in un mondo fantastico, dove si risveglia priva di memoria. Al suo risveglio, circondata da strani esseri incantati, la giovane si ritrova spaesata ma sicura di non appartenere a quel mondo fatto di elfi (?) che la circonda. Inizia così il viaggio della ragazza, un vagabondaggio alla ricerca di se stessa e del proprio passato, tra gli alti alberi che formano la misteriosa e incantata foresta, che sembra quasi uscita da una favola o da un sogno.
E' un po' da sogno il viaggio che compie Brindille, come viene soprannominata dal Lupo, il suo angelo custode; è un viaggio assurdo, lungo il quale incontra animali parlanti ed esseri sempre più strani, che però sembra quasi non stupire la ragazza, la quale neppure per un istante si interroga su tutte le stranezze che la circondano. E' una moderna Alice lei, nonostante l'ambientazione riporti alla memoria vecchie favole, una ragazza che non ci mette poi molto a tirar fuori il coraggio e a procedere spedita lungo quel percorso che sembra quasi scritto nel suo destino. Non saranno certo i fantomatici Cacciatori di ombre a fermarla infatti, ne tanto meno gli svariati sacrifici, ai quali sarà costretta ad assistere, a fermarla; la giovane dai capelli lucenti e gli strani scintillii procederà spedita senza mai fermarsi
Piccolo eppure così immenso il mondo creato dai due autori, un mondo incantato dove realtà e fantasia giocano a rincorrersi al fine ultimo di raccontare la storia di crescita della protagonista e la conseguente acquisizione di consapevolezza che ne consegue. Il mondo da loro creato è così ben progettato, così minuziosamente tratteggiato da sembrare quasi reale, al punto tale da generare un forte senso di appartenenza, tanto nella protagonista quanto nel lettore. Il senso di scoperta, che cresce pagina dopo pagina, rende tanto la storia quanto l'ambientazione sempre più concreta e meno favolesca, nonostante le arie che la contraddistinguono restano quelle, come dovrebbe infatti essere.
Questa attenta caratterizzazione si sposta poi anche sui personaggi: ognuno di essi viene presentato e rappresentato nel dettaglio, a volte pur apparendo in una singola tavola. I due autori danno così spessore ad ognuno dei personaggi che appaiono durante il viaggio, che non sono certo pochi, stando però ben attenti a lasciare quel velo di mistero e di incompiuto attorno alla protagonista, che oltre alla costante contrapposizione di timore e coraggio non lascia intravedere altro. Tra tutti quello che forse è riuscito meglio, almeno in questa prima parte della storia, è senza dubbio Lupo, la guida e l'angelo custode che da addirittura il nome alla protagonista e quindi all'opera stessa. Lupo mi è sembrato un personaggio chiave, quello che, alla stregua del Grillo Parlante o addirittura di Virgilio, mette il protagonista sulla propria strada, vestendo così i panni di guida e di maestro spirituale.
A livello stilistico le influenze che confluiscono all'interno del volume sono chiaramente tante, sia per quanto riguarda la trama che i disegni, i quali, grazie al talento di Bertolucci, accrescono il concetto di favola. Il tratto è delicato, quasi pittoresco, e ricorda le classiche illustrazioni fiabesche a cui tutti siamo stati abituati da bambino. Allo stesso tempo però il classico viene messo da parte per lasciare spazio al moderno, caratterizzato proprio dalla tecnica utilizzata dall'autore utile a rappresentare tutto ciò che c'è di magico all'interno della storia. Luci e colori sono però i principali strumenti attraverso i quali la magia si palesa, il vanto di questo primo albo che strega per la sua infinita bellezza.
Essendo ormai prossimi al Natale non potevo certo esimermi dal suggerirvi questa incantevole storia, perfetta per quelle arie sognanti e da favola tipiche del periodo delle festività. Che ne dite? Farete un salto nel mondo incantato di Brindille?
See you soon! -Lewis
BRINDILLE
- Autori:Autori
- Autori:Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci
- Editore:Editore
- Editore:Saldapress
- Genere:Genere
- Genere:Favola Moderna
- Pagine:Pagine
- Pagine:98pp
- Uscita:Uscita
- Uscita:29 Novembre 2018
- Prezzo:Prezzo
- Prezzo:€ 19,90
- Titolo originale:Titolo originale
- Titolo originale:Brindille #1
- Nazionalità:Nazionalità
- Nazionalità:Francese
TRAMA
Brindille ha perso la memoria. Potrebbe rimanere al sicuro nel villaggio che l'ha accolta, ma il richiamo della verità è troppo forte. Non sa se è una strega o una fata, non conosce l'origine dei suoi misteriosi poteri... sa soltanto che, per capire chi è davvero, dovrà affrontare il suo destino. «I cacciatori di ombre» è la prima parte di «Brindille», un'opera di formazione fantasy creata da Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci.
Disegni
8/10
Trama
8/10
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