LO SQUALIFICATO vol. 2
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Se pensavate che questa giornata fosse finita qua...be' vi sbagliavate! Oggi si parla de Lo Squalificato e del maestro Junji Ito.
my point of view
Se il primo volume mi aveva lasciato carico d'ansia, sopraffatto da un terrore molto sottile ma quasi indelebile, questo intermezzo dell'opera ha riversato in me una immensa quantità di inquietudine, quasi paragonabile a quella che prova il protagonista e quella con cui deve fare i conti a fine volume. Insomma anche stavolta il maestro Ito ha continuato a narrare una storia, a parlare di un personaggio, rendendo però il lettore il vero e proprio protagonista, poiché leggendo è impossibile non ritrovarsi nei panni di Yozo, che al lettore piaccia o meno. Una potenza travolgente il maestro Ito, una di quelle che ti prendono per non lasciarti mai andare via, anche dopo la fine della storia (e pensare che siamo ancora a metà).
Il secondo volume de Lo squalificato riprende là dove l'avevamo lasciato, con Yozo ormai ad un passo dal baratro, circondato da sconfitte e decadenza, sopraffatto dallo sconforto e dall'ansia, che sembra essere ormai l'unica a volerlo per davvero. Ma nella vita si sa, ci sono sempre alti e bassi, e quindi dove prima c'è terrore e sconforto dopo può sempre tornare il sole. Yozo infatti sembra finalmente rivedere la fortuna girare dalla sua, soprattutto all'incontro con Yoshiko, una giovane ragazza che si invaghisce all'istante di lui e decide così di sposarlo. Ricordiamoci però che stiamo parlando del romanzo di Osamu Dazai e che ad illustrarlo è il maestro Ito, quindi questa felicità è assai effimera. Nonostante le apparenti "vittorie" Yozo non trova pace e questo suo atteggiamento quasi disfattista lo porta così in un baratro sempre più profondo.
Dopo aver messo definitivamente da parte l'adolescenza di questo criptico personaggio, freddo spietato e oscuro, ma amato e ben visto da tutti, la storia sembra entrare finalmente nel vivo, spingendosi sempre più nell'animo contorto del personaggio, un grande buco nero che fagocita tutto ciò che di bello ha la vita, la sua e quella di chi gli sta intorno. Yozo rovina se stesso e allo stesso tempo corrode e corrompe gli animi di chi lo accoglie, così come in precedenza hanno fatto gli altri, mossi però da un senso di invidia e insoddisfazione, che ormai si sono totalmente impadroniti del giovane.
E' affascinante come il maestro Ito riesca a raccontare e rappresentare l'angoscia di un personaggio difficile come questo, un personaggio che riesce a dare il peggio di se di pagina in pagina, senza però mai toccare il fondo. E' un pozzo senza fondo l'animo di Yozo, oscuro e immenso, nel quale alloggia il male che ha subito e che (soprattutto) ha causato. Tutto questo il sensei riesce a tradurlo in disegni che si fanno portatori di sventura, di emozioni negativi e sentimenti corrotti. Tutto è oscuro, tutto è mortifero e decadente in questo fumetto e tutto questo (e anche di più aggiungerei) viene letteralmente riversato nel lettore, che si fa carico di questa negatività.
Ho apprezzato come il maestro riesce a tratteggiare la figura dell'artista, a dargli un certo spessore e renderlo così reale da pensare quasi che stia raccontando una sua storia personale. Il potere del sensei Ito è insito anche in questa sua capacità di rendere tutto così vivido, vero e reale, tutto così paurosamente inquietante, ma bello (e aggiungerei anche PIU' CHE BELLO!).
Sui disegni poi bisognerebbe iniziare a parlarne oggi e finire chissà quando, partire dalla prima tavola e analizzarne poi le successive, vignetta per vignetta, perché ognuna di esse racchiude una piccola opera surrealista, proprio come quelle che disegna Yozo.
Insomma, come avrete capito dovete assolutamente recuperare questa miniserie in tre volumi, prima che giunga al termine, mi raccomando!
Il secondo volume de Lo squalificato riprende là dove l'avevamo lasciato, con Yozo ormai ad un passo dal baratro, circondato da sconfitte e decadenza, sopraffatto dallo sconforto e dall'ansia, che sembra essere ormai l'unica a volerlo per davvero. Ma nella vita si sa, ci sono sempre alti e bassi, e quindi dove prima c'è terrore e sconforto dopo può sempre tornare il sole. Yozo infatti sembra finalmente rivedere la fortuna girare dalla sua, soprattutto all'incontro con Yoshiko, una giovane ragazza che si invaghisce all'istante di lui e decide così di sposarlo. Ricordiamoci però che stiamo parlando del romanzo di Osamu Dazai e che ad illustrarlo è il maestro Ito, quindi questa felicità è assai effimera. Nonostante le apparenti "vittorie" Yozo non trova pace e questo suo atteggiamento quasi disfattista lo porta così in un baratro sempre più profondo.
Dopo aver messo definitivamente da parte l'adolescenza di questo criptico personaggio, freddo spietato e oscuro, ma amato e ben visto da tutti, la storia sembra entrare finalmente nel vivo, spingendosi sempre più nell'animo contorto del personaggio, un grande buco nero che fagocita tutto ciò che di bello ha la vita, la sua e quella di chi gli sta intorno. Yozo rovina se stesso e allo stesso tempo corrode e corrompe gli animi di chi lo accoglie, così come in precedenza hanno fatto gli altri, mossi però da un senso di invidia e insoddisfazione, che ormai si sono totalmente impadroniti del giovane.
E' affascinante come il maestro Ito riesca a raccontare e rappresentare l'angoscia di un personaggio difficile come questo, un personaggio che riesce a dare il peggio di se di pagina in pagina, senza però mai toccare il fondo. E' un pozzo senza fondo l'animo di Yozo, oscuro e immenso, nel quale alloggia il male che ha subito e che (soprattutto) ha causato. Tutto questo il sensei riesce a tradurlo in disegni che si fanno portatori di sventura, di emozioni negativi e sentimenti corrotti. Tutto è oscuro, tutto è mortifero e decadente in questo fumetto e tutto questo (e anche di più aggiungerei) viene letteralmente riversato nel lettore, che si fa carico di questa negatività.
Ho apprezzato come il maestro riesce a tratteggiare la figura dell'artista, a dargli un certo spessore e renderlo così reale da pensare quasi che stia raccontando una sua storia personale. Il potere del sensei Ito è insito anche in questa sua capacità di rendere tutto così vivido, vero e reale, tutto così paurosamente inquietante, ma bello (e aggiungerei anche PIU' CHE BELLO!).
Sui disegni poi bisognerebbe iniziare a parlarne oggi e finire chissà quando, partire dalla prima tavola e analizzarne poi le successive, vignetta per vignetta, perché ognuna di esse racchiude una piccola opera surrealista, proprio come quelle che disegna Yozo.
Insomma, come avrete capito dovete assolutamente recuperare questa miniserie in tre volumi, prima che giunga al termine, mi raccomando!
See you soon! -Lewis
LO SQUALIFICATO vol. 2
- Autore:Autore
- Autore:Junji Ito
- Editore:Editore
- Editore:Star Comics
- Genere:Genere
- Genere:Horror
- Pagine:Pagine
- Pagine:208 pp
- Uscita:Uscita
- Uscita:21 Novembre 2018
- Prezzo:Prezzo
- Prezzo:€ 6,90
- Nazionalità:Nazionalità
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Yozo Oba non riesce a capire le ragioni della felicità del suo prossimo, eppure non può fare a meno di preoccuparsi dell’opinione di chi lo circonda. Ossessionato dal giudizio altrui, decide di indossare una maschera da eccentrico buffone, votando alla bizzarra pratica tutto se stesso. Questo è il racconto della sua vita, vissuta giorno dopo giorno con un latente desiderio di morire... Dopo aver attraversato l’inferno della vita cittadina, Yozo ha acquisito una certa audacia e si è sposato con una ragazza che ripone in lui una fiducia incondizionata. Finalmente ha trovato la felicità, ma è solo un presagio della sua imminente autodistruzione...
Disegni
9/10
Trama
9/10
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