mercoledì 23 maggio 2018

Liete Novelle: Redneck di Donny Cates e Lisandro Estherren (Recensione)

REDNECK - IN FONDO AL CUORE

Buongiorno e buon mercoledì amici di Everpop! Anche oggi tingiamo la giornata di nero con una nuova serie che è iniziata proprio da pochissimo: Redneck di Donny Cates e Lisandro Estherren.
REDNECK di Donny Cates e Lisandro Estherren
                                                                                                                  
EDITORE: Saldapress | GENERE: Horror
 PAGINE: 128 | TITOLO ORIGINALE: Redneck #1
USCITA: 12 apr 2018 | PREZZO: € 14,90 | EBOOK: 
                                                                                                                  

TRAMA

Un'antica famiglia di vampiri si è stabilita molti anni fa in Texas e ha deciso di cambiare vita. Queste creature della notte ce la stanno mettendo tutta per smettere di essere i mostri assassini assetati di sangue umano che, per secoli, hanno seminato il terrore negli Stati Uniti. Ora hanno deciso di diventare brave persone perché vogliono stare in pace. Vogliono vedere crescere i propri figli. Vogliono stare al sicuro. Voglio vivere, anche se sono morti. Ma il passato e l'istinto sanno prevalere su ogni buon proposito. E sanno scatenare, come già accaduto molti anni prima, una violenza capace di travolgere tutto. Anche le migliori intenzioni.

MY POINT OF VIEW
                                                                          
                                                 

Ormai una cosa è chiara, quando c'è Donny Cates alla sceneggiatura il successo è assicurato, anche quando ci sono di mezzo i vampiri, esseri soprannaturali ormai sfruttati in qualunque tipo di storia, insomma esseri inflazionati che si vedono ovunque a prescindere dal genere. Se però prendi il genere dell'orrore, ci inserisci i vampiri e dai tutto in mano a Donny Cates...be' la storia che ne viene fuori è molto più che una semplice storia dell'orrore.

I panni sporchi si lavano in famiglia no? Be' in questo caso però le macchie e l'onta sembrano proprio non voler andar via; l'odio e il risentimento sono radicati in ognuno dei componenti della famiglia di Sulphur Springs e dei loro acerrimi nemici, i Laundry. Da diverse generazioni infatti questa faida sembra crescere e inasprirsi sempre più, per cause che si fanno via via sempre più gravi e spietate e per vendette ormai inarrestabili. Su questo piano vendicativo si muovono i componenti della famiglia di vampiri capitanata da JV, il burbero capofamiglia texano che cerca di crescere i figli come meglio può, tenendoli soprattutto lontani dai pericoli e dagli umani, prede che ha scelto di non cacciare arrivando così a cambiare le abitudini di tutti. Accanto a questo severo capofamiglia si staglia Bartlett, lo zio acquisito che vive seguendo le stesse leggi di questa famiglia, prendendole molto più seriamente di tanti altri, arrivando persino ad accettare l'appellativo di codardo.

Devo ammettere che in questa serie ho trovato tracce di uno dei miei romanzi preferiti in assoluto, Le notti di Salem di Stephen King. Donny Cates, come il gran maestro dell'orrore prima di lui, ha saputo legare perfettamente l'aspetto più oscuro e terrificante legato alla figura dei vampiri a quello più quotidiano e naturale delle storie familiari. I vampiri di Redneck infatti non sono semplicemente spietati esseri assetati di sangue, mostri senza cuore che si cibano per mera sopravvivenza, non sono i cattivi della situazione insomma, la famiglia di JV è molto più umana di quanto sembri, contraddistinta da faide interne, di problemi adolescenziali, di incomprensioni e tanti tanti segreti di famiglia. Ci vengono presentati, forse in una delle rare volte, dei vampiri "pacati" che a volte appaiono persino deboli e indifesi, ma solo per loro personale scelta, degli esseri potenti che hanno scelto la via della solitudine, rintanandosi in cima ad una collina, lontano dalla società e dagli umani, per vivere in pace e quiete, cibandosi così soltanto del sangue degli animali.

Attorno a tutto questo si muove la famiglia capitanata da JV, una famiglia particolare, soprattutto considerando il genere d'appartenenza, una famiglia come tante altre famiglie americane nella quale dissapori e incomprensioni sono all'ordine del giorno, soprattutto tra le diverse generazioni che la compongono. A spiccare però sono tre personaggi in particolari: JV, il capofamiglia che cerca di tenere tutti uniti grazie all'amore che prova per i suoi tre figli e al ricordo della moglie deceduta anni prima; il Nonno, un essere ormai millenario, che se ne sta rintanato in soffitta, simile in tutto e per tutto agli spaventosi vampiri a cui siamo abituati, quelli che per anni hanno calcato la scena durante gli anni 70/80; Bartlett, uno degli ultimi arrivati, l'esterno alla famiglia che ormai viene considerato da tutti come uno zio. Tre personalità diverse, tre "uomini" mossi da ideali e pensieri diversi, tre capisaldi di questa particolarissima famiglia, che si scontra e si incontra continuamente, mettendo continuamente in gioco le vecchie e spaventose glorie del passato. Il punto di vista di Bartlett però sembra quello più appetibile, quello più convincente e semplice da comprendere, con il quale immedesimarsi insomma. Bartlett è allo stesso tempo un eroe e un anti-eroe, o persino un eroe oscuro, ma mai un antagonista. Una personalità affascinante che però ha mostrato solo il 5% di tutta la sua oscura bellezza.

Ho adorato il contrasto tra vecchio e nuovo, tra una generazione e l'altra, nonostante si parlasse di vampiri. Ho ritrovato in questo primo albo tutti gli scontri generazionali che ci sono nella realtà, abilmente trasfigurati e messi in gioco con immensa bravura, che hanno permesso alla storia di non discostarsi così tanto dalla realtà che, bisogna dirlo, non sembra così diversa da questa storia. 

Inaspettatamente devo ammettere che anche lo stile sporco e incisivo di Lisandro Estherren mi è piaciuto. Forme e precisione nel tratto si discostano dal mio gusto personale, ma si adattano ad una storia come questa caratterizzata da tinte oscure, che si ribaltano sul piano grafico attraverso le tinte e la predominanza dei neri, che sembrano quasi voler inghiottire tutto, come il più malefico dei vampiri di questa famiglia.


Tutto bello e tutto fantastico, ora però tiratemi fuori il secondo volume, perché IO DEVO SAPERE, nonostante questo volume potrebbe essere letto come storia a se stante. Sono curiosissimo di sapere come se la caveranno i protagonisti nei prossimi volumi, voi no?
See you soon! -Lewis

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