domenica 30 agosto 2015

Book in Front: Te lo consiglia la zia (2)

Buona domenica Everpopolo! In questa ultima domenica d’agosto (anche quest’anno abbiamo scongiurato la profezia di Gigi D’Alessio), non poteva mancare l’ormai consueto appuntamento con zia T. Siete pronti a conoscere i suoi 5 preferiti di oggi?
Marcovaldo di Italo Calvino
Venti racconti, ognuno dedicato ad una stagione, scritti da Calvino tra il 1952 e il 1962. Il protagonista è Marcovaldo, un operaio con quattro figli che si è spostato dalla campagna in città per trovare lavoro e spesso soffre di questo spostamento forzato. Il tono, che è sempre scherzoso nella prima parte e un po’ malinconico nella seconda, rispecchia totalmente la figura di Marcovaldo.
Bambini nel tempo di Ian McEwan
Stephen Lewis, autore di fortunati libri per bambini, padre e marito felice, un giorno si reca al supermercato con sua figlia Kate e mentre è intento a svuotare il carrello alla cassa, si accorge di aver perso la bambina. Rapita? Uccisa? Fuggita? Il vuoto doloroso che lascia la sparizione di Kate mette in moto una serie di reazioni che porteranno Stephen a rivedere tutta la sua vita, le sue certezze mai verificate, le sue abitudini mentali, i suoi comportamenti.
Testimone inconsapevole di Gianrico Carofiglio
Un avvocato quarantenne, ricco di qualità ma nevrotico e da poco piantato dalla moglie, assume la difesa di un giovane senegalese accusato di violenza carnale e dell’omicidio di un bambino. Nonostante le differenze di razza e di estrazione sociale, tra i due nasce una salda solidarietà. Il rapporto si consolida quando il senegalese tenta il suicidio in carcere. Un processo difficile e ricco di colpi di scena fino al finale…
Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse
In una Germania rinascimentale, due amici, entrambi novizi in un monastero, Boccadoro, il sensuale vagabondo, e Narciso, l’asceta che diventerà abate, “vivono la saggezza”, completandosi a vicenda.
Zio Cardellino di Luciano De Crescenzo
Può il dirigente di una grande multinazionale mettersi a cinguettare davanti ai suoi superiori? Può, in ufficio e a casa, mettersi ad agitare le braccia come se stesse per spiccare il volo? La multinazionale in cui lavora è troppo seria e la famiglia in cui vive è troppo perbene per capire quello che sta capitando a Luca Perrella. Ma bisogna per forza essere matti per sognare la libertà, per sperare di volar via come un cardellino? Da uno spunto surreale e fantastico, Luciano De Crescenzo sviluppa un romanzo agrodolce, che strappa molti sorrisi, lasciandoci in trepida attesa di due ali che spuntino e ci portino via.

Ormai penso che abbiate capito i gusti della cara zia, e da quanto ho potuto notare, quasi sempre coincidono anche coi vostri. Beh fatemi sapere la vostra come sempre, mi raccomando!
See you soon! -Lewis

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