giovedì 11 febbraio 2016

Libri, Letture, e (La) Recensione: Al centro dell'universo di Morgan Matson


Buongiorno e buon martedì amici di Everpop! Oggi preparatevi perché il libro di quest'oggi vi porrà di fronte a tante sfide...alle quali non potrete dire di no!



AL CENTRO DELL'UNIVERSO
di Morgan Matson
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Since you've been gone


EDITORE: Newton Compton

GENERE: Young Adult

PAGINE: 223pp

PREZZO: 12,00€

USCITA: 11 feb 2016




TRAMA

Emily ha deciso di correre qualche rischio per trascorrere l’estate più travolgente della sua vita. Prima di Sloane, Emily non andava alle feste, parlava a malapena con i ragazzi, non aveva mai fatto niente di folle. Ma Sloane, un vero e proprio “tornado sociale”, è la migliore amica che si possa avere e l’ha tirata fuori dal suo guscio. Eppure, poco prima di quella che doveva essere un’estate epica, Sloane… scompare. Lascia solo una misteriosa lista con tredici cose, alquanto bizzarre, che Emily dovrà fare. Per esempio: “Cogli le mele di notte”. Va bene, abbastanza facile. “Balla fi no all’alba”. Perché no? “Bacia uno sconosciuto”. Che cosa?! Ma senza Sloane, Emily potrà farcela? Chissà cosa succederà, con tutta un’estate davanti e l’inaspettato aiuto dell’affascinante Frank Porter…

MY POINT OF VIEW
                                                                     
                                                          

Partiamo subito con una domanda. Avete letto Città di Carta? Vi è piaciuto? Bene questo libro ci si avvicina molto.
Io adoro Morgan Matson, sia come scrittrice che come persona (soprattutto), ma questo libro mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca...ed è tutta colpa di Sloane!
Le cose che mi hanno fatto storcere il naso sono essenzialmente due: la suddivisione dei capitoli, e la descrizione delle cose. Per quanto riguarda il primo aspetto, bisogna sottolineare una cosa in particolare LA LUNGHEZZA DEI CAPITOLI! Capitoli lunghi 40 pagine, INFINITI, per via del punto due: le descrizioni. Molte volte l’autrice si imbarca nella narrazione di un evento, e puntualmente si perde in altre questioni, come descrizioni e scene che per me son stati “allunga brodo” (vedi la scena con Sloane e Emily intente ad acquistare gli occhiali). Quando queste scene mancano, la narrazione fila liscia, è scorrevole, interessante, ti ritrovi tre capitoli dopo senza nemmeno accorgertene, questo dimostra infatti che l’autrice ha talento, solo che si dilunga troppo in cose che potrebbe lasciar perdere. E ora gli aspetti positivi.
La trama (come ho già scritto) mi ricorda Città di Carta, però rivisto in una chiave “nuova”, simpatica e divertente. La lista di Sloane è quell’elemento di distacco che rende la lettura piacevole, e coinvolge il lettore, spingendolo a continuare, incuriosito da quello che potrà o non potrà fare Emily. E’ l’elemento chiave del romanzo, che tiene tutti i punti uniti tra loro. Altro elemento che salva il romanzo è la caratterizzazione dei protagonisti. Ad eccezione di Sloane (che mi ha ricordato tanto Margo, e che non ho sopportato fin da subito), mi ha senza dubbio conquistato. Per ora lascio perdere Emily (ne parliamo tra poco dettagliatamente), e mi concentro su Frank, di cui ho adorato il suo essere semplice ma allo stesso tempo eccezionale, la passione per gli enigmi e per i misteri (che è un punto che ci accomuna), e la dolcezza stessa del personaggio, che non è ne il classico ragazzo della porta accanto, ne l’altezzoso e presuntuoso rappresentante degli studenti. Lui è si intelligente e brillante (in un primo momento mi era balenato per la testa il termine “smart”), ma sono qualità che non ostenta, e che lascia venir fuori in modo naturale. Mi è inoltre piaciuto il suo volersi mettere sempre in gioco, il suo costante migliorarsi (un po’ in tutto), la sua voglia di crescere e maturare. E’ un personaggio su cui gravano diversi problemi, ma ha la capacità di riuscire SEMPRE a tirar fuori il sorriso.
Oltre a Frank bisogna soffermarsi su Collins (ormai il tuo nome non frega più a nessuno Matt) e Dawn. Il primo è una spalla perfetta, ma soprattutto un amico fidato, è un po’ il classico migliore amico casinaro che troviamo in diversi libri, ma nonostante questo non ho potuto fare a meno di adorarlo. E’ simpatico, schietto e riesce a trasmetterti allegria, costantemente. Dawn invece è una ragazza che non sono riuscito ad inquadrare del tutto; l’ho adorata sì, perché si è dimostrata una ragazza buona, dolce ed energica, ma forse mi sarebbe piaciuto conoscerla meglio.
Ed ora Emily. Bisogna parlare di Emily a parte perché questo è il suo libro (ovvio), è la sua storia, di vita, di crescita, e anche d’amore perché no. L’aspetto che più mi è piaciuto di questo libro è proprio la crescita, capitolo dopo capitolo, settimana dopo settimana, di Emily. Lei è inizialmente insicura, debole, priva di personalità, è un’eterna spalla, l’ombra di Sloane. Non è Emily. Grazie alla lista però riesce a riscattarsi, a tirare fuori la vera se stessa, per la prima volta vive la sua vita. Merito di Sloane? Be’ in parte. Il merito va tutto ad Emily ed al suo coraggio, che le permette di affrontare le sue paure, trovare dei veri amici, ma soprattutto trovare un posto nel suo mondo. Su questo aspetto (di crescita) il romanzo è senza dubbio interessante. Ritornando ad Emily (sono alle battute finali di questa recensione e devo assolutamente spendere altre parole sulla protagonista), c’è da dire che lei mi è piaciuta molto, perché è un personaggio che cambia, che muta, cresce senza mai darsi per vinta (“In groppa a quel maledetto cavallo!”), è un personaggio che fa vivere il romanzo e la storia, e non viceversa. La lista tiene insieme i pezzi, ma è Emily che gli infonde vitalità, è grazie alla sua crescita che il romanzo vive.


Mi sono dilungato come sempre, nonostante ogni volta mi prometta di essere riassuntivo, ma proprio non ci riesco, proprio non fa per me la recensione breve. Prima di andare però volevo spendere due parole sull’edizione italiana della Newton, che ha riprodotto l’edizione originale fin nel dettaglio (e vi dirò: come si fa a non adorare l’interno della cover?).
See you soon! -Lewis

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