venerdì 17 giugno 2016

Liete Novelle: Come quando eravamo piccoli di Jacopo Paliaga e French Carlomagno

Giornata ricca quella di oggi! Continuiamo a parlare di fumetti, e stavolta tocca ad una delle ultime uscite targate Bao Publishing!




COME QUANDO ERAVAMO PICCOLI

di Jacopo Paliaga e French Carlomagno
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Come quando eravamo piccoli

GENERE: Sentimentale

EDITORE: Bao Publishing

PREZZO: 16,00€

USCITA: 19 mag 2016

PAGINE: 128 pp


TRAMA

Pietro è il creatore di una serie televisiva di successo che però, stagione dopo stagione, somiglia sempre meno a ciò che immaginava e desiderava. Si prende una pausa, torna in Italia, ospite della sorella, e a una certa distanza da Hollywood si accorge che la sua vita ha lo stesso problema di sceneggiatura. Urge un cambiamento, ma non sarà facile lasciarsi vivere, per un uomo abituato a pianificare ogni dettaglio.

MY POINT OF VIEW
                                                                                      
                                             


BAOTIFUL! E' il caso di dirlo!
Come quando eravamo piccoli è una di quelle novel che ti vengono in mente istantaneamente quando ti chiedono: "Mi sapresti consigliare una bella graphic novel?". E' quella novel che leggeresti e rileggeresti con estremo piacere, sia per quanto riguarda la storia (CHE HO AMATO), sia per i disegni, che sono davvero impressionanti, semplici ma impressionanti.

Qui è il caso di fare una doppia recensione, una su Jacopo e l'altra su French.

La trama segue lo sviluppo di un telefilm, a partire dalla suddivisione dei capitoli, e del titolo che questi hanno. Impostare la novel in questo modo è stata secondo me una scelta davvero geniale ed innovativa, un'impostazione che rende la novel veloce, interessante, e scorrevole. Altro aspetto assai interessante è il modo con cui i due autori trattano i flashback, che sembrano quasi vecchie cassette con la pellicola sbiadita. 
La storia sembra proprio essere quella della classica commedia americana, che spesso vediamo nei film e nei telefilm, e Paliaga sembra proprio giocare sui soliti cliché, riuscendo però a tirare fuori da essi due aspetti davvero interessanti: il rapporto familiare (quello che lega Pietro a sua sorella Rebecca), ed il guarire da una delusione amorosa. Il primo è sottolineato da un rapporto costante tra i due fratelli, che si aiutano (ora quanto in passato) reciprocamente, in modo da poter tirare solo il meglio da ognuno dei due. Una forza straordinaria che nasce proprio dai comportamenti ordinari, e dai legami semplici e basilari. Il personaggio di Rebecca, pur essendo in un certo senso un secondario, è però davvero affascinante, con un valore davvero importante (parte della storia procede proprio grazie al suo intervento). 

Per quanto riguarda invece la "parentesi amorosa", bisogna prima di tutto parlare del nostro protagonista, Pietro, e della bella e spumeggiante Alice. Lui, così triste, così sconfitto dall'amore, sopraffatto dalle delusioni, si allontana da casa, e si rintana tra le braccia di sua sorella e suo cognato. Ci appare inizialmente come un uomo terrorizzato dalla vita, spaventato dal fatto di dover ricominciare daccapo. E' assai semplice immedesimarsi nel suo personaggio, perché a tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di trovarsi nella stessa situazione, e si sa, dover ricominciare da zero è sempre una cosa difficilissima.
Pietro ci riesce grazie ad Alice. Lei è la svolta, il nuovo inizio. E' caratterialmente perfetta per il suo compito: è sensuale a modo suo, spiritosa, divertente, chiacchierona...energica! E' la ventata di freschezza che serve a Pietro. 
Per quanto riguarda le tavole ed i disegni, c'è da dire che Carlomagno, che ahimè non conoscevo prima di quest'opera, ha un tratto assolutamente affascinante e nuovo. I suoi personaggi sembrano quasi uscire dall'opera, e portano con se un alone di nostalgia, al punto tale che sembra quasi che li si conosce da sempre. La tecnica del colore (io ho la fissa del colore) è eccezionale, soprattutto quando si tratta di rappresentare eventi passati, e in quei casi quindi sbiadire così il colore. In alcuni casi sembra quasi che siano stati applicati dei filtri al di sopra delle tavole, tanto sono belle. Ma ancora di più lo sono la realizzazione dei fondali, precisi ed architettonici, e la caratterizzazione grafica delle espressioni. Alcune delle sue tavole (come quella del "mezzo bacio") sono a dir poco incredibili, e non hanno nulla da invidiare ai fotogrammi di un film. 
Protagonista insieme ai due innamorati è anche la città, che vive, e si fa strada dai fondali. La città è sempre presente, ed ha una sua storia da raccontare. I due autori riescono infatti a rendere questo aspetto, riuscendo a raccontare contemporaneamente le due storie, senza mai perdere il filo.
In conclusione, bisogna sottolineare la bellezza di quest'opera che riesce a combinare storia e disegni, senza mai però perdere energia, ne bellezza. Una novel romantica e nostalgica allo stesso tempo, già a partire dalla copertina.


Ultimamente mi sembra di consigliare tante cose, ma be', fortunatamente mi stanno capitando tante belle novel, e altrettanto bei libri, che aspettavo da tempo, e che sapevo (almeno da come ne avevo sentito parlare) sarebbero riusciti a non deludermi. Ovviamente questa novel ve la consiglio se cercate qualcosa di nuovo e particolare, qualcosa che sappia appagarvi a partire dai disegni!
See you soon! -Lewis

3 commenti :