Ed ecco che siamo già giunti al tanto amato e agognato venerdì, che qui su Everpop si contraddistingue per le recensione di Graphic Novel! Oggi un fumetto davvero particolare, di cui vi invito a leggere la recensione.
di Paul Hornschemeir
TITOLO ORIGINALE: Life with mr. Dangerous
EDITORE: Tunué
GENERE: Slice of Life
PAGINE: 168pp
PREZZO: 19,00€
USCITA: 07 set 2016
TRAMA
Amy ha un lavoro che odia, un verme di fidanzato che ha appena lasciato e un migliore amico che non riesce a raggiungere al telefono. Ma almeno sua madre (spesso fastidiosamente passivo-aggressiva) le ha comprato una maglietta con un unicorno rosa. Un unicorno. Rosa. Per il suo ventiseiesimo compleanno. Volteggiando fra i sogni e la realtà di una giovane donna in cerca di realizzazione, "La vita con Mr. Dangerous" conferma il talento di Paul Hornschemeier per l'ironia corrosiva e la sottile introspezione dal retrogusto buffo. Un improbabile connubio tra la cupezza e la speranza.
Bizzarro, atipico....ma tremendamente reale.
La vita con Mr. Dangerous si contraddistingue senz'altro per la sua trama semplicemente normale, aspetto che si riversa anche sulla protagonista dell'opera, Amy, una ragazza qualsiasi, una ventiseienne come tante, con un lavoro come tanti, che vive una vita piatta, quotidiana e tremendamente normale. Una vita forse un po' noiosa, che però la nostra Amy (vedrete che vi affezionerete fin da subito) non odia, ma vive passivamente. La normalità di Amy è il punto focale del fumetto, il perno attorno al quale ruota la storia, proprio come accade nella vita reale della maggior parte di noi. Una storia costellata di noia, tristezza e depressione, che soggioga Amy fin dalle prime pagine, e che procede a braccetto con l'ansia, il perfido nemico pronto a balzare fuori da dietro ogni angolo, e che in questo volume sembra quasi vestire i panni di Contadino Greg, uno dei protagonisti di Mr. Dangerous. Il cartone animato in questione è una delle costanti della vita di Amy, contraddistinta da scrifici, delusioni e amori privi di spessore, e scandisce ogni sua giornata, apparendo come una sorta di "colonna sonora". La televisione, e in particolare questo programma, infatti sono degli elementi fissi in questo fumetto, elementi importanti, alla stregua della protagonista (basti pensare infatti che vengono mostrati fin da subito, prima ancora che la storia inizi).
Insomma, la tristezza regna sovrana in questo fumetto, che sa essere a tratti anche buffo, serio, ma soprattutto ordinario, ed è proprio grazie a questo spettro triste e malinconico che la storia si carica di emotività. Cupo e tragico sì, ma anche tanto emotivo, proprio come la sua protagonista, che nonostante la frustrazione (verso il suo lavoro, verso la sua impotenza), la sua apatia e la completa sfiducia verso il mondo e la gente che lo popola (in particolar modo verso gli uomini, che tanto l'hanno usata e ferita), il suo costante nervosismo (generato ormai da ogni piccola cosa), riesce a custodire nel suo buon cuore gentilezza e altruismo, due virtù che sottolineano la sua sconfinata sensibilità (che ahimè sopravvive celata nel suo cuore).
Anche l'amore in questo fumetto è tanto triste, come del resto ogni altro piccolo aspetto della vita di Amy, caratterizzata da toni cupi e opprimenti, che emergono sia a livello narrativo che a livello grafico.
fonte immagini: fumettologica.it
Per quanto riguarda gli aspetti più propriamente "tecnici" dell'opera, bisogna dire che questo Graphic Novel procede a ritmi lenti ma costanti, che in determinati punti (in particolare in presenza di tavole prive di testo, ma cariche di emotività) scorre notevolmente. I dialoghi presenti all'interno del fumetto sono irriverenti e pungenti, e riescono sin da subito ad attirare l'attenzione, proprio per il loro "essere ordinari".
Per quanto riguarda l'aspetto grafico, i disegni sono piuttosto semplici, e ovviamente "ordinari", e proprio per questo si sposano perfettamente con la storia, e con i toni con i quali si mostra. Il tratto è delicato e morbido, e allo stesso tempo anche un po' articolato, nella sua schematica semplicità. Per quanto riguarda invece i colori, come ho accennato sopra, l'autore ricorre ad una tavolozza di colori un po' smorti e tanto tanto cupi e tristi, che sfociano generalmente in un malinconico blu, un velo che ricopre il tutto.
Il fumetto oltre a situzioni della vita reale, mi ha ricordato alcuni degli aspetti che descrivono cartoni "ordinari" come King of the Hill, del quale mi ha ricordato anche il tratto, ma soprattutto l'irriverenza di Daria, la quale condivide con la protagonista diversi aspetti e punti di vista.
Ammetto di non aver mai letto nulla di Hornsheimer, e dopo aver letto La vita con Mr. Dangerous, capisco di aver sprecato tempo, perché opere del genere, alla stregua di profondi romanzi, meritano di essere lette!
Se siete alla ricerca di qualcosa di diverso, che riesca a farvi emozionare, da oggi sapete cosa dover comprare in libreria/fumetteria. Non sarà tanto difficile, come lo è per Amy, fare la scelta giusta!
See you soon! -Lewis
Ciao! Ho trovato il tuo blog per caso e baaaam! Folgorata ^_^ e' stupendo, la sezione tf poi e' stupenda, sono stata due ore a vedereche fine hanno fatto gli attori delle vecchie serie tv, che nostalgia ^_^ mi aggiungo subito ai lettori fissi per rimanere aggiornata ^_^ se ti andasse di passare da me ne sarei felicissima ovviamente! A presto, ely di ilregnodeilibri.blogspot.it
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