Buongiorno e buon San Valentino Evereaders! Quest'oggi iniziamo la giornata con la seconda tappa del blogtour dedicato a Golden Son, l'attesissimo seguito di Red Rising di Pierce Brown! Quest'oggi qui con me c'è nientemeno che....Edoardo Rialti, traduttore della serie! Pronti a scoprire i retroscena italiani?
TITOLO ORIGINALE: Golden Son
EDITORE: Mondadori
GENERE: Fantascienza/Fantasy
PAGINE: 453pp
PREZZO: 19,90€
USCITA: 14 feb 2017
TRAMA
Come la sua gente, i Rossi, Darrow è stato un minatore costretto a scavare nelle profondità del pianeta Marte a temperature intollerabili. Per dare una nuova terra alle future generazioni, credeva lui. Ma la Società che serviva l'ha tradito, nella maniera più crudele. Gli ha portato via la sua innamorata, Eo, e si è rivelata per quello che è, una casta di privilegiati che vivono di bugie e sopraffazioni. La decisione più difficile e pericolosa è ora alla sua portata: infiltrarsi tra gli Oro e diventare uno di loro, per riscattare il sacrificio di Eo e dei suoi, per portare il proprio popolo alla liberazione. "Golden Son" è il secondo volume della saga.
LET'S TALK
Do il mio benvenuto su Everpop ad Edoardo Rialti, ormai caro amico, ma che voi sicuramente conoscerete per alcune delle sue traduzioni a famosissimi libri! E proprio partendo da una delle sue più storiche e famose tradizioni che parto oggi con le domande:
LEWIS
Prima di Red Rising, hai lavorato a traduzioni come quelle per la serie di Joe Abercrombie, e mi chiedevo, com’è stato passare da un genere fantasy e da uno stile differente ad un altro?
EDOARDO
Anzitutto, grazie per questa chiacchierata, Luigi, e un saluto a tutti i tuoi lettori! Risponderti è un piacere. In effetti, passare da mercenari ubriaconi, predoni invasati dall'alito fiammeggiante di Madre Guerra, regine-mercanti tanto belle quanto spietate a navi spaziali da cui si riversano migliaia di soldati in esoscheletri, e da un mondo post catastrofe nucleare, che si riorganizza in un medioevo vichingo, ad un intero Sistema Solare del futuro, con le sue complesse gerarchie sociali, beh è stato davvero un bel salto! In realtà, tuttavia, ogni nuovo autore che traduci costituisce questo salto, perché ha una voce e una immaginazione tutta sua, e l'ambientazione e il genere sono, per quanto decisivi, meno determinanti per me della forza con cui la sua "voce" ti colpisce e convince. Io amo opere ed autori molto diversi, e ti confesso che mentre sono immerso nella lettura, la questione se si tratti di un western o un horror conta meno del puro godimento di una bella storia che, nella specificità de suo linguaggio, ti porta dove da solo non saresti forse mai andato, dentro e fuori di te. In fondo, i bei libri si parlano tra loro, "sconfinano" oltre gli steccati delle categorie delle librerie. Anche solo perché si incontrano dentro di te. E Pierce Browm proprio come Abercrombie, ognuno nel suo regno, questa potenza immaginativa ce l'ha, eccome. Quindi sono stato ben felice di togliermi una corazza norrena e indossarne una spaziale!
LEWIS
Parlando di passaggi da un romanzo ad un altro, parliamo proprio del passaggio da Red Rising a Golden Son, cos’hai trovato di diverso, e come è stato il passaggio dal primo al secondo volume?
EDOARDO
Avevo molto amato e apprezzato il primo volume, per come, all'interno di determinati topoi della letteratura distopica YA (la scuola, la struttura chiusa, le prove, il ragazzo-diverso che scardina una struttura di potere, che è in fondo il tema di Antigone, che Brown cita espressamente) li innovasse con una struttura immaginativa potente e credibile, dove ogni dettaglio accenna una vastità più grande. Una caratteristica dei bravi scrittori è che "senti" che potrebbero aver scelto un personaggio secondario, che incontri per poche pagine, e impostare tutta una narrazione anche su di lui. Un senso di reale profondità e complessità. Ma questo secondo libro mi ha ulteriormente stupito come un vero colpo d'ala. Qui il paesaggio si amplia. Molti più personaggi, colpi di scena, ambientazioni. Non solo si cresce in ampiezza epica (la Pioggia di Ferro!) ma anche in profondità: tutti i protagonisti, positivi e negativi, sono ricchi di sfumature. Che spesso te li fanno comprendere in una luce diversa. E Darrow fa delle scoperte, anche interiori, che non sono affatto scontate. Azione indiavolata, pathos (ho avuto più d'un volta la pelle d'oca) e anche molta malinconia, quella che ti fa guardare con una comprensione diversa ai passi, alle convinzioni e agli errori del passato. Alla persona che eri e che sei. Il secondo volume di una trilogia è sempre il più difficile da gestire, ma, quando ci riesci (penso a "L'impero colpisce ancora") è davvero una vittoria narrativa. E Brown, secondo me, c'è riuscito in pieno. Con più di una sorpresa schioccante.
LEWIS
Prima di entrare nel vivo della serie, che ne diresti di parlarci un po’ di te e del tuo lavoro, di come ad esempio ti muovi quando hai davanti una nuova storia da tradurre? Qual è ad esempio la “scaletta”?
EDOARDO
Dico spesso che tradurre un grande scrittore è come andare in montagna con un provetto scalatore. Quando lo guardi dal basso, mentre sembra quasi scivolare sulla roccia, sembra tutto così limpido e..."facile". Perché la maestria cancella sempre lo sforzo che l'ha prodotta. Ma quando ti metti alle sue calcagna, e inizia a issarti, a tagliarti, a cercare un appiglio... ammiri ancora di più la tecnica e il talento di chi stai seguendo. Oltre a sudare e ansimare! E' un esercizio dove impari sempre tanto, e c'è sempre altro da imparare. E modella e allena i tuoi occhi di lettore e il tuo orecchio di scrittore. Come tutta la scrittura, è fatta di lavoro quotidiano. Quindi posso solo dirti che dopo la prima stesura, dove macini pagine e parole, ne faccio seguire altre due-tre dove affini il testo, prima di sottoporlo agli editor con cui , con un altro paio di giri di bozze, metti a punto la versione definitiva. Come in palestra, prima massa e poi definizione, insomma:-) Soprattutto nelle fasi di "affinamento" del testo, cerco di iniziare ogni sessione di lavoro studiando le soluzioni di qualche grande traduttore, non necessariamente dello stesso genere (penso ai grandi Altieri o Curtoni). Anche lì, come davanti a un grande pianista, c'è da restare ammirati.
LEWIS
Quale credi che sia l’aspetto più difficile nella traduzione di un romanzo come Red Rising, che usa comunque un linguaggio schietto e privo di alcuna censura?
EDOARDO
Domanda difficile. Più ancora che la schiettezza del linguaggio, direi che la fantascienza in inglese ha il vantaggio di proporre dei neologismi che sono al tempo stesso brevi, "compatti", ma che comprendono molte informazioni. Spesso in italiano rischi di tradurli con soluzioni troppo lunghe. Pensa a "HellDiver", i minatori Rossi da cui proviene Darrow. Per arrivare a "SubInfero" ho sudato quasi come loro sottoterra:) Anche la sintassi va "spezzata" per rendere anche in italiano lo stesso effetto dinamico che in inglese puoi ottenere con le subordinate.
LEWIS
La prossima domanda riguarda proprio il linguaggio colorito dei personaggi. Il fatto che sia rimasto così come è, nudo e crudo, credi possa essere d’intralcio alla lettura, per i lettori più giovani?
EDOARDO
Come diceva la grande Flannery O'Connor, un testo non è volgare se contiene delle parolacce, ma se racconta in maniera volgare, cioè riduttiva, la realtà. La parolacce in narrativa sono un ingrediente che funziona o meno a seconda della bravura e dell'onestà dell'autore, al pari dello humour, del sesso e della violenza: se funzionano come parte integrante e convincente della storia (di come un determinato personaggio parla o pensa, di una determinata situazione o cultura, della credibilità drammatica...). E, al pari degli altri, Brown sa usare molto bene anche questo accelleratore.
LEWIS
C’è all’interno del primo volume (così evitiamo spoiler) un passo che ti è piaciuto particolarmente leggere e tradurre?
EDOARDO
Ah beh certo, il primo incontro-dialogo-scontro tra Darrow e lo Sciacallo. La loro prima "partita a scacchi" se vogliamo, dove il grande avversario, che finora era rimasto misteriosamente minaccioso ai bordi della storia, gioca con una mano inchiodata al tavolo. Letteralmente. E vince sorridendo coi denti insanguinati....
LEWIS
Un domanda un po’ sciocca devi concedermela: Qual è il tuo personaggio preferito all’interno della serie!
EDOARDO
Posso dirne due, visto che sono gemelli? Proprio Mustang-Virginia e Adrio-Lo Sciacallo. Lei è una splendida e complessa figura femminile, valorosa, scaltra, sexy, una kick-ass ironica e fragile, che tiene testa a Darrow in ogni aspetto. Complessa e credibile. E Adrio è la dimostrazione che fondere Joker e Frank Underwood genera mostri terribilmente divertenti. Ma in questo libro incontrerete anche una nuova Oro molto intrigante, e un guerriero Ossidiana tanto micidiale e spaventoso quanto....ah beh, taccio!
LEWIS
So che stai lavorando ora alla traduzione del terzo libro della serie, quindi (senza spoilerare nulla) dicci cosa dobbiamo aspettarci dal capitolo conclusivo della trilogia.
EDOARDO
Posso solo dirvi che la maggior ampiezza del secondo volume, quanto a scenari, personaggi, complessità, qui si fa ancora più vasta e titanica. E al tempo stesso acquista ulteriore velocità. In una spirale vorticosa di battaglie, dialoghi, sorprese, tradimenti e colpi di scena, tutti i nodi verranno al pettine. Tutte le strade si congiungono, e nessuno (nessuno!) sarà più lo stesso di prima. Davvero un grande ed emozionante romanzo corale. La canzone di Eo ormai bussa alle porte di ciascuno. Dalle miniere degli schiavi fino al palazzo candido della Sovrana Ottavia au Lune... Non è un romanzo solo su Darrow, ma davvero su un intero cosmo sull'orlo di un precipizio. Tradurre una bella trilogia è sempre un'emozione, perché, per qualche anno, vivi con determinati personaggi, li vedi camminare, crescere, talvolta morire. E cerchi di dargli calore e sangue nelle parole della tua lingua. Perciò sono molto felice di avere ancora un po' di tempo con Darrow, Sevro, Cassio, Mustang (e molti altri che non posso dirvi), e sfrecciare con loro verso un grandioso, fiammeggiante finale.....Gli Oro impareranno a loro spese come anche un cuore che abbia smesso di battere possa continuare a combattere...
E anche se ci sarebbe molto altro da aggiungere, caro Edo per oggi ci salutiamo! Ti faccio il mio in bocca al lupo per la traduzione del terzo volume, e per gli altri lavori in corso, ma soprattutto ti ringrazio per il tuo tempo e le tue risposte. Spero di rivederti presto tra le pagine di Everpop!
Grazie a te per questa bellissima chiacchierata, Luigi! Buone avventure ovunque le vostre letture vi portino! Spero di rivederci tutti a combattere su Marte!
Per oggi è tutto prodi Evereaders, ma il BlogTour non finisce certo qui! Continuate a seguire le tappe per scoprire cose sempre nuove! E mi raccomando, correte a far vostro Golden Son!
See you soon! -Lewis
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