Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Oggi, nella quarta tappa de "Piccole Storie a 8bit" vi parlo di uno dei fumetti più belli realizzati da Sergio Algozzino, con il quale è più conosciuto tra i fan! Pronti a un tuffo nel passato ...
TITOLO ORIGINALE: Memorie a 8bit
EDITORE: Tunué
GENERE: Biografie fumetti
PAGINE: 208pp
PREZZO: 9,90€
USCITA: 19 giu 2014
TRAMA
A raccontare il nostro vissuto, quello che abbiamo fatto ieri o trent'anni fa, son buoni tutti. Per accorgersene basta farsi un viaggio in uno di quei treni dell'immediato dopoguerra che hanno ancora gli scompartimenti: ti capita davanti la signora semi-anziana o il pensionato, e sei finito. Il difficile è trasformare quel quotidiano in una storia, o, come nel caso di "Memorie a 8 bit" in una serie di piccole storie; un mondo di frammenti dai bordi smussati, di capsule temporali in cui scoprire un pezzetto della vita dell'autore e, attraverso quello, rivivere momenti della propria. Perché quei ricordi sono patrimonio comune dei quasi-quarantenni di oggi, dagli anime alla musica, dagli Exogini alle vacanze al mare di un tempo, dal Commodore 64 alle cabine telefoniche. Ma "Memorie a 8 bit" non si accontenta di quello, in uno stile che alterna zoom sul dettaglio e astrazioni sempre con un piglio delicato, da manga giapponese di quelli privi di gente che si mena, c'è spazio anche per il Sergio più adulto, con le sue prime esperienze nel mondo del fumetto, sia come fruitore, sia come autore, o per quel piccolo assaggio di film di guerra sul Vietnam live di basso profilo che i maggiorenni italiani sperimentavano un tempo per almeno qualche giorno della propria vita (aka "visita militare"), cambia qualche elemento o volto, ma la storia è quella. La sua, la nostra. Basta che ci sia uno in gamba come Sergio a raccontarla.
MY POINT OF VIEW
Prima di "Memorie a 8bit" non mi era mai capitato di ritrovarmi in una storia, in un fumetto, a 360°. Prima di "Memorie a 8bit" non mi era mai capitato di sentirmi un po' il protagonista, quindi lasciatemi ringraziare immensamente Sergio per avermi riportato alla memoria vecchie glorie, ricordi un po' sbiaditi, e quella giusta dose di malinconia che non fa mai male!
Memorie a 8bit è un fumetto, ma allo stesso tempo è molto molto di più: è contemporaneamente una sorta di biografia a fumetti, ma anche una finestra su un'epoca e su una cultura (anzi svariate culture) un po'sbiadite, nonostante non siano così lontane. E' un'insieme di storie dentro storie, quasi come una sorta di scatola cinese, o (per attenersi al volume) una scatola delle sorpresine della Mulino Bianco, dentro alla quale è possibile trovare quel mondo splendido e indimenticabile segnato dagli anni 80/90. All'interno di questo fumetto c'è davvero tutto: dalla storia di Sergio, e la sua famiglia, fino alla storia del suo paese natale; si parla di cartoni animati, di sigle, di sorpresine, ma anche di musica e di grandi personaggi. Il tutto è condito da una narrazione sapiente, che Sergio riesce a rendere semplice e diretta, incredibilmente schietta, come se questa storia, queste storie, ce le stesse raccontando un caro amico (e a fine volume Sergio appare proprio così, come un vecchio e caro amico). E' stata proprio questa schiettezza, questa naturalezza insita nella narrazione che mi ha permesso di entrare nella storia fino in fondo, al punto tale da rivedermi in alcune delle storie narrate.
Per ventisei capitoli l'autore riesce ad alterare la serietà all'ironia, lo humor alla malinconia, a volte riuscendo persino a mixare il tutto, e a dar vita ai suoi ricordi, custoditi all'interno del volume come veri e propri tesori inestimabili. Ma non è tutto, perché in Memorie a 8bit, oltre ai ricordi, (ri)prendono vita anche tradizioni e avvenimenti storici di una città, Palermo, che insieme al "Sergio del fumetto" si racconta attraverso i tanti piccoli frammenti che la compongono e l'hanno caratterizzata in passato. L'autore riesce quindi a donar voce alla sua città, che in questo volume appare a volte misteriosa, a volte quieta, ma soprattutto meravigliosa e nostalgica.
Il tutto è corredato da disegni un po' diversi da quelli a cui sono abituati, quelli che come me, hanno letto opere dell'autore successive a questo fumetto. Il tratto è quello tipico, ma ridotto stavolta al minimo, alle linee essenziali, a volte sicure e nette, altre volte più morbide e delicate. L'autore inoltre non ricorre neppure per una volta all'uso del colore, riuscendo così a mantenere quell'aria sognate e da favola tipica delle vecchie fotografie in bianco e nero, cariche di malinconica nostalgia.
Una volta aperta la scatola dei ricordi, è impossibile non perdervisi al suo interno. Quindi concedetevi un'intera giornata tutta per voi, in completa quiete, e preparatevi a passare qualche splendida ora in compagnia di questo fumetto altrettanto splendido. Prima di salutare però bisogna nuovamente ringraziare Sergio per l'emozionante e (personalmente) toccante lettura, e Tunué per averla pubblicata, visto che al giorno d'oggi fumetti belli come questo sono assai rari (e se ve lo state chiedendo SI "Memorie a 8bit è ufficialmente il mio primo fumetto a 5+ Stelle del 2017 [nonostante sia uscito prima]).
See you soon! -Lewis
Continuate a seguire la Settimana Autore "Piccole Storie a 8bit" e a scoprire questo grande autore italiano! Appuntamento a domani!
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