martedì 4 aprile 2017

Berlin Week: (Day Two) Berlin - I Lupi del Brandeburgo Recensione


Bentrovati alla Berlin Week! Dopo l'alfabeto di ieri, siete pronti alla recensione del quarto capitolo della serie?



BERLIN - I lupi del Brandeburgo
di Fabio Geda e Marco Magnone
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Berlin #4

EDITORE: Mondadori

GENERE: Fantasy

PAGINE: 230pp

PREZZO: 15,00€

USCITA:  28 mar 2017



TRAMA

Sono passati tre anni da quando un virus ha sterminato gli adulti di Berlino, lasciando ragazzi e bambini allo sbando, divisi in bande rivali. Tre di amicizie fraterne e tradimenti, di amori sbocciati e sfioriti, e soprattutto tre anni di lotte e scontri. Tra le spire di ghiaccio e neve del dicembre 1978, alcune figure misteriose, con indosso inquietanti tute bianche, hanno rapito Nina. Per ritrovarla Jakob, Christa e i loro amici devono spingersi oltre i confini della città, verso il gelido Brandeburgo infestato dai lupi: come i predatori della foresta, qualcuno sta attaccando i ragazzi per tenerli lontani da un'isola dove sta succedendo l'impensabile.

MY POINT OF VIEW
                                                        

                                         


Si ritorna nella Berlino più tenebrosa e desolata di sempre, dove a farsela da padroni sono i ragazzi, gli unici sopravvissuti ad uno spietato virus che ha decimato la popolazione all'interno del Muro.

Dopo le avventure dei primi tre capitoli della serie quelle che credevamo fossero certezze vengono improvvisamente a mancare, come se fossero una lastra di ghiaccio ormai in frantumi. Questo quarto volume appare infatti come un ponte che mette in comunicazione i primi tre libri, utili per conoscere il cast dei personaggi fin nel dettaglio, ed i successivi, nei quali si entrerà nel vivo della serie stessa. Un quarto volume che fa da apripista ad una serie di avventure sempre più cariche di adrenalina e suspense, che prendono il via proprio con la conclusione di questo volume. Ma prima di spingerci oltre, facciamo qualche passo indietro.

Avevamo lasciato il gruppo di Gropius/Havel stremato a seguito della vittoria contro quelli di Tegel, capitanati da una Wolfurn ormai sconfitta e amareggiata. In particolare il terzo volume si era concluso con la scomparsa di Nina, la sorellina di Bernd, andata via in compagnia di strani e loschi figuri camuffati in grandi tutte bianche. Ritroviamo tutti dove li avevamo lasciati, ma in qualche modo profondamente cambiati, e Bernd in particolare, sopraffatto dalla rabbia rivolta principalmente verso Jakob. Ad unire e rassicurare il gruppo arriva però Timo, ex leader del Reichstag, esiliato dalla pazza e folle Claudia, e dal subdolo Roberto, che informa il gruppo della presenza di Verme, lanciatosi all'inseguimento di quei loschi tizi. Tutto questo darà così vita ad una nuova avventura, che porterà ad una gran scoperta...anzi tre.

A quanto pare infatti (lo capirete all'istante aprendo il volume e sbirciando la mappa) le cinque comunità di Berlino Ovest non sono le uniche ad essere scampate al malefico virus. Tre altre piccole comunità vivono nell'ombra all'esterno del muro, ognuna delle quali si regge su ferree leggi con le quali i nostri dovranno immancabilmente scontrarsi. L'aggiunta di questi nuovi gruppi, che in qualche modo mettono in ombra i gruppi esistenti di Berlino Ovest, che in questo volume passano un po' in sordina, da vita ad una vera e propria ventata di novità, che sottolinea la volontà degli autori di entrare finalmente nel vivo della storia e dell'azione.

I gruppi di Tegel e del Reichstag non sono gli unici elementi ad essere messi in ombra dalle novità. Stavolta infatti anche i continui flashback, ai quali eravamo stati abituati nei primi tre volumi, si riducono al minimo, lasciando pieno spazio al "presente" e a ciò che ha da raccontare. La storia cresce e si evolve, e con essa anche i personaggi, ed è proprio questa la principale carta vincente della serie: l'abilità dei due autori nell'aver saputo dar vita ad una serie, ad una storia, che cresce e matura insieme ad i suoi lettori. Risulta così assai facile per il lettore, immedesimarsi in un personaggio o in un altro. Questo vale ovviamente sia per i giovani lettori, verso i quali è rivolta questa serie, che per quelli più grandicelli come me, i quali riescono a trovare un frammento del proprio passato, della propria fanciullezza, in almeno uno dei protagonisti (a me è successo un po' con Timo un po' con Jakob).

A volte andiamo volutamente ricercando serie straniere, serie distopiche, ucroniche, fantasy, sperando che possano stupirci, coinvolgerci ed emozionarci, senza però accorgerci che anche qui in Italia abbiamo serie degne di nota, degne di essere trasposte sul piccolo e grande schermo; serie che riescono a catapultare il lettore in mondi sconosciuti, dai quali risulta difficile andar via. E con Berlin a me succede sempre!



Insomma, questa è la quarta volta che lo ripeto DOVETE LEGGERE BERLIN (non mi stancherò mai di dirlo). Non chiedetemi perché, semplicemente fatevi questo regalo e son certo che non ve ne pentirete!
See you soon! -Lewis



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