martedì 29 agosto 2017

Liete Novelle: Edward mani di fobrice. Qualche anno dopo di Kate Leth e Drew Rausch (Recensione)

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EDWARD MANI DI FORBICE - QUALCHE ANNO DOPO

Bentrovati amici di Everpop! Nuovo giorno e quindi nuova recensione! Stamane si parte in compagnia di uno dei più famosi e amati personaggi del cinema: Edward Mani di Forbice - Qualche anno dopo di Kate Leth e Drew Rausch.



EDWARD MANI DI FORBICE - Qualche anno dopo
di Kate Leth e Drew Rausch
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Edward Scissorhands: The Final Cut

EDITORE: NPE Nicola Pesce Editore

GENERE: Fantasy

PAGINE: 160pp

PREZZO: 19,90€

USCITA: 06 lug 2017



TRAMA

Fin da quando fu proiettato per la prima volta nei cinema, nel lontano 1990, Edward Mani dì Forbice divenne un film di culto, lanciando un giovane e smunto Johnny Depp come attore di primo piano di Hollywood. Il protagonista era un "essere artificiale" creato da un inventore che lo amava come un figlio. Purtroppo il suo creatore morì prima di poterlo completare, lasciandolo così senza delle vere e proprie mani: con delle forbici provvisorie al posto delle dita. Il volto pallido di Edward, così, è pieno di ferite di taglio, come un bambino che non sappia ancora badare a se stesso. Questa opera non avrebbe potuto non assurgere a simbolo di una generazione: i tratti gotici perfettamente inseriti nei nostri giorni, la malinconica tristezza di un essere creato senza mani, e perciò in un certo senso senza anima, senza identità, che cerca se stesso nelle proprie debolezze e si riscopre più umano delle persone "vere". Questo fumetto non è un pedissequo adattamento del film, che di per sé avrebbe avuto poco senso data la perfezione della pellicola. Si tratta invece di una storia nuova, poetica come l'originale, gotica e toccante. Sono passati tanti anni, ed Edward non è invecchiato di un giorno. Il suo è sempre lo stesso sguardo triste e pensieroso. Scopre che il suo inventore aveva anche un altro progetto nello scantinato e gli dà vita seguendo le istruzioni che trova sopra un diario. Ma la nuova creatura è di temperamento malvagio, e fugge. Comincia a spaventare gli abitanti della città che si rivolteranno una seconda volta contro Edward, credendo che sia lui la causa di tutto. La storia si apre con Megs, in tutto e per tutto identica alla sua nonna, Kim, che bussa al cancello di Edward e lo incontra. Lui la scambia per la donna che aveva amato un tempo, ma l'equivoco è presto chiarito. Insieme lotteranno contro la nuova creatura, e Megs riscoprirà quanto di vero ci fosse nelle fiabe che la nonna le raccontava quand'era piccola.


MY POINT OF VIEW
                                                                     
                                           

Immaginate di rivedere un caro amico dopo anni ed anni di distanza. Come vi sentite? Pieni di felicità, allegri a livelli epici vero? Ritrovandovi davanti una persona cambiata, cresciuta, non potrete che pensare "nonostante le diversità sei sempre tu". Be' immaginate tutto questo, tenendo però presente che la persona davanti a voi è uguale in tutto e per tutto a come la ricordavate. Ecco aprendo questo libro a fumetti vi ritroverete davanti Edward, proprio come l'avevate lasciato, in tutta la sua tenebrosa e ammaliante bellezza.

Stavolta non c'è Johnny Depp a vestire i panni del giovane Edward, ma è lo stesso personaggio a vivere di luce propria, attraverso un volto tutto suo donatogli da Kate Leth e Drew Rausch, che con il loro stile e la loro prosa riescono a riportare in vita uno dei più famosi personaggi di Tim Burton, senza perderne l'essenza pura che è alla base della storia e del personaggio. Edward ritorna quindi per raccontare una nuova storia, per tornare a trovare quelli che un tempo sono stati i giovani spettatori che per anni hanno aspettato il suo ritorno. Una favola moderna, un po' cupa e triste quella cinematografica, un po' dark e ricca d'azione questa a fumetti, torna a far parlare di se in modo tutto nuovo, riuscendo a stregare vecchi e giovani fan.

Tutto riprende da dove l'avevamo lasciato, o almeno qualche anno dopo. Ricordate le scene finali del film con una Kim ormai anziana che racconta la storia a sua nipote? Be' ecco da dove riprende la storia, da un tempo imprecisato dopo la sua morte. L'anziana signora, ex protagonista, lascia il testimone e le redini della storia, oltre che il compito di portare a termine ciò che lei aveva solo iniziato, a sua nipote Megs, degna nipote di sua nonna, curiosa e anche un po' avventata, alla quale assomiglia in tutto e per tutto. Nonostante i rimproveri della madre ed i continui divieti la giovane protagonista si ritrova a curiosare tra le spoglie del cupo castello ritrovando quello che credeva essere soltanto un personaggio di fantasia: Edward. Questo incontro le permetterà di capire che le storie di sua nonna non erano semplici favole, parole di una donna senza qualche rotella, ma bensì la verità. Ma non sarà certo tutto rosa e fiori, perché dopo anni di silenzio Edward è riuscito ad attivare un robottino simile a lui che, impazzito, sta seminando il panico tra la gente del paese.

Le immagini sono estrapolate dal sito dell'editore NPE

Stavolta la storia si tinge di suspense e azione, con piccole fughe e corse contro il tempo, volte a restituire il giusto lieto fine che spetta ad Edward, maltrattato e diffamato negli anni, nonostante la sua immensa bontà. La storia si fa carico quindi di diverse emozioni, seguendo tre diverse linee narrative: da un lato quella di Megs, dall'altro quella di Edward ed infine quella di Eli (il piccolo robottino). Stupore, sconforto e curiosità, si mescolano con coraggio, confusione e voglia di libertà. Un mix di emozioni diverse ma tutte allo stesso tempo forti e penetranti, utili a generare un moto compassionevole, verso entrambi gli esseri speciali, proprio come negli anni è riuscito Tim Burton con la sua pellicola cinematografica. Le emozioni di un tempo tornano quindi a sopraffare il lettore, caricandosi però di un'enfasi tutta nuova, dalle sfumature moderne, che rendono la lettura perfetta anche per chi (soprattutto i giovani lettori) non ha ancora avuto modo di vedere il film.

Oltre a questa mescolanza di emozioni però a rendere il fumetto il degno successore della pellicola, sono i disegni di Drew Rausch, che si adattano perfettamente ad una storia come questa. Il suo stile ricorda quello Burtoniano, e sembra quasi una sorta di perfetta trasposizione animata del film. Il tratto è morbido e spigoloso allo stesso tempo, e la paletta di colori tendenzialmente fredda riesce a riportare in vita le arie un po' malinconiche a cui il buon Burton ci ha abituati negli anni. Nonostante lo stile un po' cartoonesco inoltre l'animo dei personaggi e le loro emozioni vengono fuori istantaneamente dalla mimica facciale dei loro volti, sui quali sono stampate dolcezza, tristezza, malinconia ed infine allegria.
Stavolta ben poche lacrime amici. Stavolta fate spazio piuttosto allo stupore e all'avventura, e preparatevi a stamparvi in faccia un bel sorriso, perché il lieto fine tanto ambito sta per arrivare. Quindi preparatevi a rivivere una delle più belle storie moderne di sempre, ne rimarrete (anche stavolta) incantati!
See you soon! -Lewis

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