LA MAPPA CHE MI PORTA A TE
Buon martedì amici di Everpop! Questa settimana vado a tutta birra, e quindi preparatevi a gustare una nuova recensione. Il libro di cui vi parlerò esce proprio oggi: La Mappa che mi porta a te di J.P. Monninger.
LA MAPPA CHE MI PORTA A TE
di J.P. Monninger
TITOLO ORIGINALE: The Map That Leads to You
EDITORE: Sperling & Kupfer
GENERE: Romance
PAGINE: 373pp
PREZZO: 18,90€
USCITA: 29 ago 2017
TRAMA
L'amore ci trova. Sempre. È l'estate dopo la laurea, quella della libertà e dei progetti, quando il futuro ti inebria con le sue infinite possibilità e la vita sembra invitarti a percorrere mille strade diverse. Quell'estate, al termine del college, Heather parte per l'Europa con le amiche del cuore. È un viaggio zaino in spalla, alla scoperta della magia del vecchio continente, i romanzi di Hemingway a farle da guida da una capitale all'altra. Ad attenderla al suo ritorno negli Stati Uniti c'è un avvenire già accuratamente tracciato: un impiego sicuro, l'inizio di una carriera importante, le aspettative della famiglia. Ma su un treno notturno da Parigi ad Amsterdam, ecco, inaspettato, l'incontro con Jack, capace in un istante di cambiare il corso del suo viaggio e della sua vita. Jack non segue gli schemi. Lui, la carriera e le aspettative, se le è lasciate alle spalle senza rimpianti. Ora sta attraversando l'Europa seguendo un itinerario annotato in un vecchio taccuino: apparteneva a suo nonno che, dopo aver combattuto nella Seconda guerra mondiale, si era concesso di conoscere meglio quei Paesi prima di tornare in America. Per Jack, quel diario è un tesoro prezioso e non esita a condividerlo con la ragazza che lo ha conquistato in un istante. È così che le traiettorie di Heather e Jack si uniscono, in un viaggio dell'anima che è scoprirsi e amarsi, vedere con gli stessi occhi spettacoli mozzafiato, nutrirsi di poesia, suoni, profumi. È un'estate unica, in cui tutto è un sogno possibile. Ma quando, come ogni estate, volgerà al termine, Heather e Jack dovranno decidere se restare compagni di viaggio per la vita o tornare alle rotte prestabilite. Sul loro destino pesa un segreto. E sarà la più grande prova d'amore.
MY POINT OF VIEW
Il mese di agosto sembra piuttosto infinito, soprattutto per le diverse letture che sto portando avanti ad una velocità a dir poco pazzesca. Stavolta è toccato al nuovo romanzo di casa Sperling & Kupfer, perfetto per il ritorno dalle vacanze quando l'aria è sempre triste e malinconica, che ho divorato in una giornata e mezza.
Devo ammettere che il "consigliato da Nicholas Sparks" mi ha un po' spaventato, perché io non è che ami molto l'autore (ho letto Le pagine della nostra vita, I passi dell'amore e Come un uragano anni ed anni fa e poi STOP) e quindi pensare di ritrovarmi davanti ad una storia stilisticamente simile mi ha un po' fatto partire con i piedi di piombo, ed anche con un po' di (stupidi) pregiudizi. Ma devo dire che invece questo romanzo mi ha piacevolmente stupito! Ci sono ovviamente elementi che ricordano lo stile di Sparks, soprattutto quando entra in gioco la costante amorosa, ma devo ammettere allo stesso tempo che l'autore è riuscito a distinguersi per una prosa tutta sua, e un talento a dir poco eccezionale.
La storia è quella di due ragazzi, Heather (che per la mia mente aveva il volto di Mandy Moore) e Jack, due giovani che dopo essersi imbarcati in un viaggio (ognuno per conto proprio) volto alla crescita e alla scoperta di loro stessi, si incontrano quasi per caso all'interno di un treno per Amsterdam. Nonostante l'acceso scambio di battutine iniziali, la scintilla scoppia sin da subito tra i due giovani, unendoli indissolubilmente sin dal primo sguardo. Quella che sembrava essere un viaggio, una vita, ben organizzata per Heather non ci metterà molto a cambiare itinerario a causa proprio di questo enigmatico ragazzone.
Questo è un romanzo dolce, uno di quelli che accompagneresti con una tazza di caffè bollente e biscotti al burro appena sfornati; un romanzo che si contraddistingue per arie retrò pur non essendo una storia ambientata in tempi remoti. Eppure "La mappa che mi porta a te" mi riportava alla mente ogni volta agli anni 50, nonostante fosse ambientato ai giorni nostri. Allo stesso tempo però al gusto dolce di questo romanzo si accosta quello più amaro che l'autore tira fuori un po' per caso, un elemento che permette alla malinconia di aleggiare tra le pagine di questo libro, e che forse forse un po' rovina l'atmosfera.
Come accennavo questo non è un semplice romanzo d'amore, ma bensì un romanzo completo, un connubio perfetto tra diversi generi e tematiche. All'interno della storia è possibile trovare elementi tipici del romanzo on the road, attraverso quel doppio viaggio che compie Heather (interiore ed esteriore) in compagnia delle sue due fidate amiche di sempre. Un viaggio volto alla riscoperta del mondo e del proprio posto in esso, così da poter finalmente comprendere se stessi...o almeno provarci, proprio come succede anche a Jack. Allo stesso tempo l'autore riesce anche a focalizzare la sua attenzione, proprio attraverso l'uso del viaggio, su un valore forte e indissolubile: l'amicizia. Un'amicizia vera come poche altre quella che lega le tre amiche e che persiste durante tutto il romanzo come tema cardine. Quello che crea Monninger è infatti un vero e proprio caleidoscopio di emozioni, godibili sotto diversi e differenti punti di vista che rendono questo romanzo unico e speciale, perfetto come lettura autunnale da accompagnare con plaid, tè e biscotti.
Se dopo queste mie parole decidete anche voi di imbarcarvi in questo viaggio, allora vi do appuntamento alla fine di esso, in compagnia di Heather e Jack.
See you soon! -Lewis
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