MAGI - THE LABYRINTH OF MAGIC
Bentrovati amici di Everpop, siete pronti a una nuova recensione? Protagonista di oggi è una delle serie manga più amate degli ultimi anni: Magi - The Labyrinth of Magic di Shinobu Ohtaka.
EDITORE: Star Comics | GENERE: Fantasy
Volume: 32 (In Corso) | TITOLO ORIGINALE: Magi
USCITA: giugno 2017 | PREZZO: € 4,30 cad
TRAMA
Aladdin è un bambino vagabondo che viaggia di città in città vivendo alla giornata. Non sempre incontra gente generosa disposta a fargli un po’ di carità ma la cosa non lo turba, perché gli basta suonare il suo flauto magico e da una misteriosa lampada fuoriesce una gigantesca creatura pronta a difenderlo da qualunque malintenzionato! C'è un unico problema: quando il gigante viene anche solo sfiorato da una ragazza, sviene all’istante a causa della sua terribile timidezza! La nostra storia inizia quando Aladdin incontra una venditrice ambulante che lo obbliga a lavorare per lei come risarcimento per aver divorato tutti i suoi cocomeri. Poco dopo, tuttavia, sarà proprio la ragazza ad essere accusata di furto! La pena per i ladri? Solo una: la morte! Non perdetevi questa nuovissima e briosa storia ispirata alle favole de Le mille e una notte, che catapulterà il lettore in strabilianti atmosfere mediorientali mettendolo sulle tracce di tesori nascosti, lampade magiche e geni dagli eccezionali poteri!
MY POINT OF VIEW
Lo so
che è passata una vita intera da quando Magi è sbarcato in Italia. Ricordo
ancora dov’ero quando uscì il primo volume e dove lo lessi per la prima volta
(magari questa info la tengo per me). Nonostante questo però, dopo aver letto
che in patria la serie è ormai agli sgoccioli, mi sono detto che valeva davvero
la pena parlarvi di questo fumetto che io trovo una vera e propria goduria per
gli occhi.
Se siete
appassionati di favole (o anche solamente fan di casa Disney) avrete
sicuramente letto (o almeno sentito) “Le mille ed una notte”, una raccolta di
fiabe arabe nella quale confluisce appunto anche la storia di Aladdin, che son
certo avrete visto nella sua trasposizione Disney. Se la mia affermazione è
giusta be’…dimenticate tutto quello che avete letto o visto perché il fumetto
della sensei Ohtaka è tutto un altro paio di maniche, una storia tutta nuova
ricca d’azione, misteri, colpi di scena, battaglie epiche…ma soprattutto tanta
tantissima magia.
La
storia parte proprio con Aladdin, un giovane mago che vive in un palazzo
colossale in compagnia del solo genio Ugo, una presenza mistica che dimora
all’interno di un flauto metallico in possesso del magico ragazzino. Nonostante
il luogo magico e mistico Aladdin desidera abbandonare quel suo porto sicuro
per esplorare le bellezze del mondo e le persone che lo popolano, e riuscire
così a farsi tanti nuovi amici. La fortuna sembra essere dalla sua quando, a
causa di un incontro fortuito, Aladdin si ritrova in compangnia di Alibaba, un
giovane itinerante vispo e molto furbo. Dopo piccole diatribe iniziali e
piccoli scontri, i due ragazzi fanno ben presto amicizia, lanciandosi insieme
in mille strabilianti avventure.
Questa è
solamente una piccola trama che riassume i primissimi volumi, dove troviamo i
due protagonisti ancora allo stato brado, due personalità ancora immature ma
destinate a crescere e a maturare volume dopo volume, sia a livello
caratteriale sia a livello grafico. Ciò che la maestra Ohtaka riesce a tessere
è un vero e proprio fumetto epico, una nuova e sorprendente odissea che trae
origine da un testo antico e conosciutissimo, dalla quale l’autrice prende
spunto solo per quanto riguarda i suoi protagonisti, che nonostante questo
appaiono assai differenti dalla loro controparte fiabesca. Personaggi come
Sindbad e Sherazade vengono ripresi, rimaneggiati e stravolti, per adattarsi al
meglio ad un manga shonen come questo, apparendo alla fine come delle
personalità del tutto nuove e sorprendenti. Continui colpi di scena e esplosive
scene d’azione (e di combattimento) si susseguono di volume in volume,
rivelando personaggi e magie sempre nuovi e differenti, elementi capaci di
stupire il lettore e di incantarlo a più riprese, a volte anche all’interno di
uno stesso volume. La crescita dell’autrice è infatti indubbia, basti pensare
infatti ai singoli volumi, all’interno dei quali l’autrice stupisce per la
costante e spedita evoluzione stilistica, sia per quanto riguarda la
sceneggiatura sia per quanto riguarda i disegni.
Disegni
che, diciamolo, si presentano sin da subito per la loro particolare bellezza.
Le tavole della sensei appaiono sin dal primo volume mature e ben progettate,
caratterizzate da un tratto morbido tondeggiante ed assolutamente delicato, che
riesce ad adattarsi al meglio anche quando ci sono da rappresentare scene
comiche e spassose, nelle quali Aladdin appare con uno stile deformed e meno
curato, ma adatto alla situazione. Che si parli di talento quando si nomina la
maestra Ohtaka questo è ormai certo, basti pensare soprattutto all’attenzione
che riserva alle tavole, curate minuziosamente. Un esempio sono appunto le
“armature” che i indossano i possessori degli strumenti metallici durante la
loro trasformazione, finemente disegnate fin nei minimi particolari. Per non
parlare delle copertine, che di volume in volume brillano per la loro assoluta
bellezza, con colori sgargianti e luminosi, illustrazioni spettacolari che
introducono a storie altrettanto spettacolari.
Se
pensate che la magia non esista, be’…Non avete ancora letto Magi! Fatelo e vi
ricrederete! Parola mia.
See you soon! -Lewis
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