martedì 20 marzo 2018

A Tutto Manga: Genocidal Organ di Project Itoh e Gato Aso (Recensione)

project itoh manga

GENOCIDAL ORGAN

Buongiorno e buon martedì amici di Everpop! La giornata inizia in compagnia di un nuovissimo fumetto di casa Star Comics che a me ha lasciato letteralmente a bocca aperta: Genocidal Organ di Project Itoh e Gato Aso.

GENOCIDAL ORGAN di Projet Itoh e Gato Aso
                                                                                                                  
EDITORE: Star Comics | GENERE: Seinen
 PAGINE: 190pp | TITOLO ORIGINALE: Genocidal Organ
USCITA: 14 mar 2017 | PREZZO: € 5,90 | EBOOK: 
                                                                                                                  

TRAMA

L'improvvisa distruzione di Sarajevo da parte di ignoti ribalta la geografia politica del mondo, e anche nei paesi democratici la sicurezza nazionale diventa una questione prioritaria. Comincia così un'era di guerre e genocidi in cui le operazioni di intelligence e il targeting rivestono un'importanza cruciale... Fino a che punto ci si può compromettere per la realizzazione di un bene superiore? Ha inizio una storia crudele in cui giustizia e terrore si rincorrono senza tregua...

MY POINT OF VIEW
                                                                          
                                                 

Premettiamo una cosa: a me i film, i libri e i fumetti che trattano di guerre e sparatorie proprio non piacciono. Avete presente la puntata di Black Mirror sui mostri e sulle guerre del futuro? Be' io no perché non l'ho mai vista! Splinter Cell (che non so nemmeno come si scrive) e affini? Li evito come la peste e vi gioco solo quando sono scazzatissimo. Insomma questo genere a me proprio non piace, eppure a me Genocidal Organ è piaciuto davvero tanto. Il merito va senza dubbio in primo luogo a Gato Aso, che con il suo stile mi ha conquistato già dalla copertina, ma quello che forse davvero mi ha catturato completamente è proprio la storia e il talento dello scomparso Project Itoh che anche stavolta si lancia in una nuova trilogia di genere completamente diverso dalla precedente (The Empire of Corpses).

Tutto ruota attorno al Capitano Clavis Shepherd e la sua squadra operativa, Il Distaccamento i del Gruppo di Ricerca Speciale del Comando Informativo, una squadra di assassini provetti assoldati nientemeno che dal presidente degli USA. La suddetta squadra si muove attraverso uno scenario apocalittico, un futuro indefinito dove il capitano e i suoi tre fidati commilitoni si gettano continuamente all'avventura; avventure contraddistinte da continue sparatorie, cadaveri maleodoranti e morti inaspettate ma decisive. Una vera e propria guerra quella al centro della storia, un genocidio perpetrato da pazzi visionari pronti a tutto pur di portare a compimento la loro ragione. Su questo sfondo fatto di morte e desolazione, di paura e inquietudine, si erge il personaggio del capitano, che a testa alta passa oltre questa coltre mortifera e pestilenziale, senza mai tentennare, ma ragionando a mente fredda e a volte spietata, pur di portare a termine la propria missione.

Mi sembra alquanto assurdo e difficile scrivere di questi temi, eppure il maestro Itoh riesce persino a farmi parlare positivamente di ciò che solitamente proprio non gradisco. Questo però succede soltanto quando ci si trova in presenza di una sceneggiatura curata nel dettaglio, minuziosamente, che non da nulla per scontato ma bensì affascina per la costante imprevedibilità che domina l'intera lettura di questo primo volume. Project Itoh è (stato) senza dubbio un maestro nell'arte della scrittura e lo dimostra anche stavolta attraverso una storia fatta di guerre e sparatorie, in cui gli elementi fantascientifici stravolgono la realtà nella sua interezza. A rendere poi la trama ancora più affascinante è questo continuo passaggio di Clevis tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Sembrerebbe infatti che il capitano possegga qualche strano potere che gli permetta di visitare l'aldilà durante il sonno, un aspetto che in un certo senso va quasi a cozzare con il genere fantascientifico d'azione, ma che potrebbe allo stesso tempo però innestarsi perfettamente e dare vita ad un genere ancor più interessante. La risposta però ce la darà solo il prossimo volume (si spera).

E poi i disegni. Be' lasciatemelo dire ma lo stile del sensei Aso è qualcosa di semplicemente spettacolare! Il livello dei disegni e delle tavole, nella loro impostazione, è di livello altissimo, basti infatti pensare e soffermarsi anche solo su uno qualunque dei volti dei protagonisti, o anche dei personaggi di contorno, caratterizzati da un tratto delicato e allo stesso tempo anche un po' rude, per capire l'abilità del maestro ed il suo sconfinato talento. La caratterizzazione grafica dei personaggi mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta, costringendomi a ritornare più e più volte su quei volti armoniosi che prendendo vita da una linea sottile contraddistinguono personalità a volte incredibilmente spietate. La cura al dettaglio viene più e più volte rimarcata, soprattutto nelle illustrazioni a tutta pagina e in quelle scene dove montagne di cadaveri occupano intere vignette. Insomma siamo in presenza di tavole dalla bellezza epica.


Scrivendo credevo quasi di aver straparlato e invece sono riuscito ad entrare nella lunghezza classica del pezzo, riuscendo però a riassumere tutto il meglio che ho trovato all'interno di questo primo tankobon, che lasciatemelo dire, è semplicemente perfetto, tanto quanto lo stile, quanto l'edizione italiana ad opera della Star Comics, dove nulla è lasciato al caso, bensì studiato e realizzato nel minimo particolare. Dovete leggerlo, fine!
See you soon! -Lewis

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