giovedì 7 giugno 2018

Cinescopio: Ogni Giorno di Michael Sucsy (Recensione)

OGNI GIORNO

Buongiorno e buon giovedì amici di Everpop! La settimana è quasi giunta al termine e io voglio anticiparvi un film che esce invece la prossima: Ogni Giorno diretto da Michael Sucsy.
OGNI GIORNO
                                                                         
REGIA: Michal Sucsy | GENERE: Commedia

SCENEGGIATURA: Jesse Andrews | DURATA: 91'

PRODUZIONE: Filmwave - Likely Story- Metro Goldwyn Mayer - Silver Reel | ANNO: 2018

DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures | USCITA: 14 Giugno 2018

CAST

Angourie Rice   -   Rihannon
Justice Smith   -   Justin
Owen Teague   -   Alexander
Debby Ryan   -   Jolene
Lucas Jade Zumann - Nathan


CIAK SI RECENSISCE

In questi ultimi anni la mania degli Young Adult (libri per giovani adulti) al cinema sta impazzando sempre di più. Da quando fece il suo debutto Colpa delle Stelle, ormai anni fa, i film tratti da questo genere di libri son apparsi sempre più spesso sul grande schermo. Proprio nell'ultimo periodo ha fatto il suo debutto Il Sole a Mezzanotte, Commedia Romantico-Drammatica con Bella Thorne come protagonista, che in qualche modo sembra fare da apripista per il film tratto dal omonimo romanzo di David Levithan, Ogni Giorno. Un libro incantevole a cui sono tanto tanto legato, che a mio parere è uno dei migliori romanzi di questo genere per lettori adolescenti.

La trama è qualcosa di sensazionale, nulla che abbiate già visto o letto: ruota interamente attorno a Rihannon, un'adolescente americana come tante altre, e ad "A" che non è per nulla un adolescente come gli altri, anche se in un certo senso lo è eccome (complicato lo so). "A" non è una persona, è un entità sovrannaturale, in un certo senso, un essere che ogni giorno si risveglia in un corpo diverso ed è quindi costretto a vivere, proprio per un giorno, la vita di chi lo ospita. Sbalzato da un corpo all'altro, da un punto ad un altro, "A" vive la sua vita cercando di assistere e aiutare i corpi ospitanti, fin quando però un bel giorno si risveglia nel corpo di Justin, un adolescente non proprio simpatico e di buon cuore, grazie al quale conosce Rihannon, la sua fidanzata, di cui si innamora all'istante. 


Nasce così una vera e propria Love Story tutta nuova, fresca, moderna, inaspettata, condita di colpi di scena e di tante difficoltà da affrontare in due; insomma una commedia in stile David Levithan, che Michael Sucsy, riesce a portare in scena alla perfezione, grazie soprattutto alla grande interpretazione della giovanissima Angourie Rice, che scopro soltanto con questo film, pentendomene perché la trovo molto brava e talentuosa.

In amore nulla è semplice, e sia "A" che Rihannon non ci metteranno molto a capirlo, soprattutto dopo i dubbi e le perplessità iniziali, che rappresentano il primo vero ostacolo da superare, ma del resto siamo seri, chi crederebbe mai ad una storia come quella di "A"? Nonostante questo però il regista riesce ad estrapolare e mettere in scena tutto il meglio del romanzo originale, senza allontanarsi poi molto, ma bensì sottolineandone gli aspetti salienti e fondamentali, le tematiche importanti come quelle dell'amore, della famiglia e della diversità.


Quest'ultima tematica è forse la più importante, quella che maggiormente affiorava dal romanzo e che continua ad affiorare ugualmente nel film, che ruota appunto attorno al concetto che non importa come siamo fuori, non conta il sesso, la razza o il colore, conta invece, anzi soprattutto, ciò che siamo dentro; contano i sentimenti, le emozioni che ci avvicinano, ci legano e ci uniscono alle persone che incrociano la strada della nostra vita. "A" ne è senza dubbio il rappresentante perfetto, forse l'unico che può realmente descrivere cosa significa vestire i panni di persone completamente diverse tra loro, vivere vite diverse e agli antipodi, essere tutto e niente.

Ogni giorno rappresenta anche l'adolescenza, quel periodo della nostra vita nel quale ogni giorno è scandito da un piccolo ma sostanziale cambiamento. "A" si sveglia in un corpo diverso ogni volta che riapre gli occhi, un po' come tutti quelli che sono, e son stati, adolescenti. Quella che ci pongono sia l'autore che il regista è un po' una domanda vasta e profonda, di cui però in qualche modo conosciamo la risposta, proprio perché l'abbiamo vissuta in prima persona.

Romantico ma anche incredibilmente triste (chi ha letto il libro sa a cosa mi riferisco), questo film ha fatto esplodere nel mio cuore una moltitudine di emozioni diverse, per poi caricarlo alla fine di un amore senza limiti, quello che lega appunto i due protagonisti, pronti a tutto l'uno per l'altro. Questo è senza dubbio un film spensierato, adatto a tutti, capace a mio avviso di far emozionare anche i più duri di cuore; è una pellicola che rimane impressa nel cuore dello spettatore, senza mai sbiadire davanti agli occhi, proprio come gli amori adolescenziali.


Un buon film come questo, tratto da un ottimo romanzo, non poteva certo che contraddistinguersi per un ottimo regista e un altrettanto ottimo cast, contraddistinto da giovanissimi e talentuosi attori, tra i quali spicca senz'altro la bravissima Angourie Rice. La Rice riesce a portare sullo schermo il personaggio di Rihannon al meglio, al punto tale da sembrare quasi che il ruolo le sia stato cucito su misura. Quando l'ho vista apparire, nei primissimi secondi del film, mi è parsa proprio come l'avevo sempre immaginata, sia dentro che fuori. Nonostante sia "A" il vero protagonista, il ruolo di Rihannon è senza dubbio quello chiave, quello fondamentale senza il quale il film non andrebbe avanti e non sfocerebbe sul versante romantico. Insomma senza Rihannon, e quindi senza Angourie, il film non funzionerebbe così bene! L'attrice ha saputo mettere in scena ognuno dei pregi del personaggio, a partire dalla sua dolcezza e dall'immensa innocenza che dimostra soprattutto nelle prime battute del film. La sua è un'interpretazione sincera, intuitiva, tutte le emozioni passano prima attraverso il suo sguardo e soltanto dopo fluiscono tutto intorno. Sembra un vero e proprio angelo!

Film e libro non sembrano poi così diversi alla fine, anche se si muovono in due modi diversi. Quello che nel libro sembra così immediato, come ad esempio la narrazione dell'evanescente "A" che ti entra all'istante dentro, rendendoti all'istante protagonista, nel film viene ribaltato, anticipando "Un altro giorno", volume successivo che riprende la storia dal punto di vista di Rihannon. La principale e visibile differenza tra i due prodotti è proprio questa, il ribaltamento del punto di vista, poiché nella pellicola cinematografica sembra più semplice immedesimarsi in Rihannon, che rimane unica, piuttosto che in "A", che solo nel libro lo si immagina come una sorta di fantasma. Ed è proprio da Rihannon che partono poi le differenze successive, che sfociano nella storyline non presente all'interno del romanzo, quella riguardante la famiglia della protagonista, ormai prossima al crollo. I problemi dei genitori, l'esuberanza di sua sorella Jolene (interpretata da una mitica Debby Ryan), caratterizzano e rendono ancora più vera e reale Rihannon, forse anche più che nel romanzo.


Son certo che vi lascerete conquistare da questa nuova e frizzante storia d'amore, ma ancor di più che una volta entrati, uscirete cambiati, soprattutto sul concetto di amore, che troverete sempre più vasto e sconfinato.
See you soon! -Lewis

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