LA SIRENA CANNIBALE
Bentrovati amici di Everpop! La settimana si tinge tutta di manga come avrete capito e a tenervi compagnia stavolta è un seinen molto più divertente e irriverente: La sirena cannibale di Hiroshi Noda e Takahiro Wakamatsu.
EDITORE: J-POP Manga | GENERE: Seinen
PAGINE: 180 pp | TITOLO ORIGINALE: Ningyohime no gomenne gohan
USCITA: 27 giu 2018 | PREZZO: € 6,00 | EBOOK: -
TRAMA
Era, la principessa delle sirene, ama molto i suoi amici pesci. Ma, quando sulla terra assaggia un delizioso sushi, inizia ad amare molto anche il loro sapore! Riuscirà a resistere a tutte le squisite tentazioni che nuotano con lei in fondo al mar? Preparatevi a seguire gli esilaranti dilemmi morali (e le deliziose ricette) di una sirena gourmet!
MY POINT OF VIEW
Quando la fame si fa sentire è inutile resistere, l'avrà sempre vinta lei! Era, la principessa delle sirene protagonista di questo manga, lo sa bene e da quando ha provato l'irresistibile gusto della cucina giapponese, a base di sushi, non sa più come resistervi. Giorno dopo giorno, pesce dopo pesce, amico dopo amico, Era si ritrova a dover fare i conti con questo tipo di cucina, ma soprattutto con i continui risentimenti verso se stessa. Combattuta tra ciò che è giusto per la mente e ciò che invece è prelibato per lo stomaco, la giovane principessa si ritrova costantemente messa alla prova dalla vita, che sembra offrirgli su piatti d'argento le più squisite prelibatezze mai viste e assaporate prima. Quanto può essere difficile la vita di una principessa sirena quando ciò che più ami sono proprio le portate a base dei tuoi sudditi?
Nonostante le remore iniziali, dovute proprio al contrasto che sta alla base del fumetto, che ruota attorno al concetto di cannibalismo, devo ammettere però che questo fumetto è riuscito a farmi sorridere! Non aspettatevi certo azione, perché comunque non parliamo di uno shonen manga, ma nemmeno argomentazioni ricche e profonde che solitamente trovereste in un seinen/slice of life. Questo è un fumetto spensierato e senza grandi pretese, una lettura leggera e divertente da portare dietro nei momenti di attesa o magari al mare, o meglio ancora da leggere durante una portata e l'altra al sushi bar.
Per la semplicità dei temi e della comunicazione, questa è una lettura rivolta ai lettori di tutte le età, i quali si ritroveranno a sorridere spontaneamente, tra una vignetta e l'altra, senza nemmeno rendersene conto per davvero. Allo stesso tempo però il fumetto prova a far passare un messaggio, seppur velatamente, che si basa sul concetto di ciò che è più giusto e ciò che è invece sbagliato, l'interrogativo che insomma perseguita la principessa. Grazie alla semplicità di cui sopra, la trama acquista in poco tempo una velocità pazzesca, che porta il lettore a voltare pagina, con il sorriso, dettato da curiosità e voglia di ridere. Parliamo quindi di una commedia bizzarra a tutti gli effetti, dove gli elementi che più contraddistinguono gli amanti della cucina giapponese e del sushi in particolare vengono esasperati, in maniera divertente.
Credo infatti che il pubblico principale di questo fumetto sia infatti proprio quello che ama il mondo giapponese e in particolare la raffinata cucina che contagia ancora tutti. Ammetto di non essere un vero e proprio amante del sushi, ma più di una volta il fumetto è riuscito a farmi venire l'acquolina in bocca per dei piatti che solitamente rifiuto prontamente quando sono ad un ristorante giapponese. Ho capito perfettamente i dubbi di Era, ma ancor di più la sua difficoltà nel resistere alle tentazioni, che Hiroshi Noda ha piazzato in maniera geniale in modo tale da coinvolgere allo stesso tempo anche il lettore.
A far cadere in tentazione però sono anche i disegni di Takahiro Wakamatsu, dallo stile delicato ma allo stesso tempo anche un po' cartoonesco, soprattutto quando si tratta di rappresentare i pesciolini che gravitano attorno ad Era. Particolare attenzione però è rivolta alla protagonista, che spicca soprattutto in quanto a caratterizzazione grafica, rispetto agli altri personaggi, ai quali viene dedicata (forse volutamente) minore attenzione. Questa scelta permette quindi alla Principessa di spiccare ancor di più, soprattutto quando appare nelle splash pages dove gli autori riescono a riassumere l'atto di puro godimento provato dalla protagonista.
Amanti del sushi, fan sfegatati o (come me) semplici assaggiatori, non importa. La Sirena Cannibale riuscirà senz'altro a convincervi e farvi venire l'acquolina in bocca, ve lo assicuro!
Nonostante le remore iniziali, dovute proprio al contrasto che sta alla base del fumetto, che ruota attorno al concetto di cannibalismo, devo ammettere però che questo fumetto è riuscito a farmi sorridere! Non aspettatevi certo azione, perché comunque non parliamo di uno shonen manga, ma nemmeno argomentazioni ricche e profonde che solitamente trovereste in un seinen/slice of life. Questo è un fumetto spensierato e senza grandi pretese, una lettura leggera e divertente da portare dietro nei momenti di attesa o magari al mare, o meglio ancora da leggere durante una portata e l'altra al sushi bar.
Per la semplicità dei temi e della comunicazione, questa è una lettura rivolta ai lettori di tutte le età, i quali si ritroveranno a sorridere spontaneamente, tra una vignetta e l'altra, senza nemmeno rendersene conto per davvero. Allo stesso tempo però il fumetto prova a far passare un messaggio, seppur velatamente, che si basa sul concetto di ciò che è più giusto e ciò che è invece sbagliato, l'interrogativo che insomma perseguita la principessa. Grazie alla semplicità di cui sopra, la trama acquista in poco tempo una velocità pazzesca, che porta il lettore a voltare pagina, con il sorriso, dettato da curiosità e voglia di ridere. Parliamo quindi di una commedia bizzarra a tutti gli effetti, dove gli elementi che più contraddistinguono gli amanti della cucina giapponese e del sushi in particolare vengono esasperati, in maniera divertente.
Credo infatti che il pubblico principale di questo fumetto sia infatti proprio quello che ama il mondo giapponese e in particolare la raffinata cucina che contagia ancora tutti. Ammetto di non essere un vero e proprio amante del sushi, ma più di una volta il fumetto è riuscito a farmi venire l'acquolina in bocca per dei piatti che solitamente rifiuto prontamente quando sono ad un ristorante giapponese. Ho capito perfettamente i dubbi di Era, ma ancor di più la sua difficoltà nel resistere alle tentazioni, che Hiroshi Noda ha piazzato in maniera geniale in modo tale da coinvolgere allo stesso tempo anche il lettore.
A far cadere in tentazione però sono anche i disegni di Takahiro Wakamatsu, dallo stile delicato ma allo stesso tempo anche un po' cartoonesco, soprattutto quando si tratta di rappresentare i pesciolini che gravitano attorno ad Era. Particolare attenzione però è rivolta alla protagonista, che spicca soprattutto in quanto a caratterizzazione grafica, rispetto agli altri personaggi, ai quali viene dedicata (forse volutamente) minore attenzione. Questa scelta permette quindi alla Principessa di spiccare ancor di più, soprattutto quando appare nelle splash pages dove gli autori riescono a riassumere l'atto di puro godimento provato dalla protagonista.
See you soon! -Lewis
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