NINA STARDUST
Buongiorno e buon venerdì amici di Everpop! Prepariamoci a concludere la settimana in compagnia di Nina Stardust di Satoshi Fukushima.
my point of view
Rinnoviamo l'amore per questo fumetto ormai uscito qualche anno fa, che finalmente è giunto al termine! Un fumetto di cui mi sono innamorato sin dal primo istante, un amore cresciuto pagina dopo pagina, durante la lettura del primo volume, che però ho dovuto mettere in stasi per anni e ritrovare solo oggi, forte e incrollabile come allora. Perché tutta questa enfasi vi starete chiedendo? Be' Nina Stardust è arrivato proprio in quel periodo di primo avvicinamento al genere seinen, che fino ad allora avevo sempre messo un po' in ombra per via degli shonen. Questo fumetto ha segnato in qualche modo quel passaggio, grazie alla tenerezza della trama e alle sue infinite componenti assurde che rendono il manga così divertente, scorrevole e unico.
Ma parliamone partendo dalla trama. La storia si apre su un piccolo robot debole e smarrito che, abbandonato sul ciglio della strada, inizia la ricerca di una batteria che gli permetta di rimanere attivo, così da non perdere i ricordi accumulati. Passando da un "padrone" all'altro, il giovane robottino, dopo essere sfuggito dalle grinfie di un rigattiere che vuole smantellarlo, si ritrova nuovamente sul ciglio della strada, privo di energie, lì dove viene trovato dalla giovane e talentuosa Nina. La giovane e geniale ragazza lo rimette in sesto all'istante, conquistando così la fiducia del robot che inizia a seguirla come un cagnolino, con la speranza di venir accolto tra le sue grazie. Nina però è una ragazza fuori dagli schemi e invece di prenderlo come suo robot lo accoglie come allievo, al quale fa da maestra negli anni.
La trama è allo stesso tempo geniale e sconclusionata e fa dei salti temporali e cambi di scena a dir poco pazzeschi che rendono il fumetto divertente e dinamico allo stesso tempo. Al lettore viene facile perdersi nelle disavventure di questi due protagonisti, storie brevi ma divertenti che tengono incollati alle pagine provocando continua ilarità. Il mondo che Satoshi Fukushima ha saputo tirar fuori è qual cosa di a dir poco assurdo, una mescolanza tra presente e futuro, in cui tecnologia e una sorta di strano esoterismo convivono senza alcun problema. Ci sono i robot e forme di vita aliena, ma anche strani e giganteschi pesci fluttuanti in questo manga, personaggi svitati e pazzeschi che si ritrovano immancabilmente in situazioni altrettanto assurde e al limite dello spettacolare.
Ma si sa, i miei amori nascono sempre dopo aver ammirato i disegni. Quelli di Nina Stardust mi hanno fatto innamorare per la passione che è possibile leggere negli occhi dei protagonisti, in particolare in quelli di Hoshikuzu, ma anche per il tratto leggero e delicato che caratterizza i vari personaggi. I volti sono a mio parere il maggior vanto di Fukushima, il mezzo attraverso il quale l'autore riesce a far breccia nella curiosità del lettore, così da tenere saldo il legame tra trama e disegni.
Una miniserie da non sottovalutare questa, che sa bilanciare perfettamente trama e disegni e che proprio per le sue situazioni assurde sembra quasi un'appendice delle grandi opere del Maestro Miyazaki, nelle quali il gusto per l'assurdo e semplicemente incantevole. Che ne dite, correrete in libreria a comprare questo fumetto?
See you soon! -Lewis
NINA STARDUST
- Autore:SATOSHI FUKUSHIMA
- Editore:J-POP
- Genere:SEINEN
- Pagine:200pp
- Prezzo:€ 5,90
- Titolo originale:Hoshikuzu Nina
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
In un mondo molto simile al nostro ma con particolari completamente diversi, come un sole e una luna che parlano, balene che volano nel cielo e motorini che tentano di seguirla, un robot abbandonato in una discarica va incontro a una serie di avventure che lo lasceranno rotto e senza memoria finché non viene trovato da una ragazza di nome Nina, a cui chiederà di diventare la sua padrona e di cambiargli, ogni volta che sarà necessario, la batteria di modo che non si spenga e che soprattutto non perda la memoria. La ragazza risponde che diventerà sua padrona solo se gli prenderà una stella. Non potendo,il robot raccoglie per lei un detrito, dicendo che la stella è un pianeta che vediamo brillare piccolo e lontano nel cielo, e dato che anche la terra è un pianeta, si poteva considerare che quella pietra fosse un pezzo di stella. Nina continuerà a rifiutare di essere la sua padrona, ma accetterà di essere la sua maestra, in modo da insegnargli le cose che ha dimenticato, e lo chiamerà Hoshikuzu. Per tutti gli amanti delle calde atmosfere e dei personaggi che ricordano le fantastiche storie di Hayao Miyazaki e de Il Mondo di Ran, non perdetevi le tenere avventure di un piccolo robot in un mondo dove niente è impossibile!
Disegni
8
/10
Trama
7
/10
Nessun commento :
Posta un commento