ROYAL CITY
Buon mercoledì Evereaders! In questo terzo giorno della settimana dedicata a Jeff Lemire, devo assolutamente parlarvi di Royal City.
My point of view
Famiglia: il nucleo formato dai genitori e dai figli, che costituisce l’istituzione di base della società. Recita così il dizionario Garzanti, ma ci siamo mai chiesti per davvero cosa significa famiglia? Jeff Lemire sì, più di una volta (leggendo i suoi fumetti) ma da una vera e propria spiegazione di questo termine solo nel suo ultimissimo capolavoro Royal City. Parto in quarta quest'oggi, definendolo appunto capolavoro, perché questo fumetto lo è a tutti gli effetti. La storia scritta e disegnata da Jeff Lemire mi ha fatto venire la pelle d'oca, mi ha fatto pensare e allo stesso tempo commuovere...e siamo solo al primo volume!
Royal City è un vero e proprio romanzo familiare, una storia basata sui legami e sui sentimenti, che travolgono il lettore sin dalla prima pagina. Come in ogni famiglia che si rispetti c'è sempre un punto di congiunzione tra i vari componenti: a volte è uno dei due genitori, a volte il più piccolo tra i fratelli e le sorelle, in questo caso invece è Tommy, il fratello senza futuro, scomparso (per motivi a noi ancora sconosciuti) ormai da tempo. Nonostante la morte Tommy vive e sopravvive nei ricordi di ognuno dei suoi familiari, che lo rivedono quotidianamente con fattezze differenti, quelle più adatte alla loro sopravvivenza mentale. Agli occhi di sua madre è un uomo adulto, un reverendo, mentre a quelli di suo padre è il ragazzino smilzo di un tempo, così come lo è per sua sorella Tara, che gli ha sempre fatto da babysitter; per suo fratello Pat è rimasto adolescente, quell'adolescente che l'ha portato alla carriera di scrittore, mentre per Richie è un coetaneo con cui lanciarsi nelle più pericolose scorribande. Insomma Tommy è tutto ed è niente (almeno per chi lo vede da fuori).
Anche stavolta è possibile leggere la sconfitta nei protagonisti di Lemire. L'elemento cardine delle sue storie torna ancora una volta, per dare una seconda opportunità a tutti, anche se sembra quasi che i protagonisti di Royal City preferiscano rimanere impantanati nelle loro tristi vite; vite fatte di ricordi e di malinconia, di dispiaceri e tanti errori, di gioventù bruciate e occasioni perse, insomma di realtà da cui fuggire. Ed è per questo che Tommy compare, per offrire ad ognuno dei suoi familiari una via di fuga, un porto sicuro lontano dai dispiaceri della vita reale, offerto dalla presenza di un confidente conosciuto e perfetto.
Sullo sfondo di una cittadina altrettanto triste e silenziosa si muovono quindi i componenti della famiglia Pike, una famiglia come tante altre, segnata da un lutto come solitamente accade un po' per tutti, ma diversa soprattutto dal punto di vista emotivo. Si intrecciano le vite e le storie di un gruppo di individui diversi, che convergono tutte verso un'unico punto: Tommy, appunto. Con gran maestria, esplorando tanti animi diversi, Jeff Lemire riesce a tratteggiare i profili di personaggi così diversi eppure così reali e riconoscibili nella vita di tutti i giorni. E' impossibile infatti, soprattutto dal punto di vista emotivo legato al dispiacere, non ritrovarsi in uno dei protagonisti, non riconoscere quel senso di sconfitta e frustrazione che tutti prima o dopo abbiamo provato. E' impossibile rimanere indifferenti davanti a questa storia e infatti...alla fine la commozione è sopraggiunta.
Ad affiancare Lemire ai disegni stavolta è...lo stesso Lemire, che da prova del suo immenso talento che spazia dall'uso della parola fino a quello delle matite e delle chine. Il tratto è lieve, così come l'uso del colore, e sottolinea a pieno l'insicurezza che predomina l'animo dei personaggi. Le tavole non sono contraddistinte da dinamismo, ma si sviluppano in modo classico, forse l'unico che più si addice ad una storia intensa come questa. L'autore, ancora una volta, da grande importanza e spazio all'espressività dei personaggi, attraverso vignette ricche di sguardi e sentimenti, la vera e propria perla dal punto di vista grafico, quella che più genera empatia tra lettore e autore.
Un solo volume che è un vero e proprio turbinio di emozioni, di segreti e di cose non dette, perché del resto "i panni sporchi si lavano in famiglia". Un primo volume che ha saputo toccare dolcemente le corde del mio cuore, con una storia profonda destinata a brillare sempre più! Questa storia mi è entrata dentro e c'è restata, ora tocca a voi accoglierla.
Royal City è un vero e proprio romanzo familiare, una storia basata sui legami e sui sentimenti, che travolgono il lettore sin dalla prima pagina. Come in ogni famiglia che si rispetti c'è sempre un punto di congiunzione tra i vari componenti: a volte è uno dei due genitori, a volte il più piccolo tra i fratelli e le sorelle, in questo caso invece è Tommy, il fratello senza futuro, scomparso (per motivi a noi ancora sconosciuti) ormai da tempo. Nonostante la morte Tommy vive e sopravvive nei ricordi di ognuno dei suoi familiari, che lo rivedono quotidianamente con fattezze differenti, quelle più adatte alla loro sopravvivenza mentale. Agli occhi di sua madre è un uomo adulto, un reverendo, mentre a quelli di suo padre è il ragazzino smilzo di un tempo, così come lo è per sua sorella Tara, che gli ha sempre fatto da babysitter; per suo fratello Pat è rimasto adolescente, quell'adolescente che l'ha portato alla carriera di scrittore, mentre per Richie è un coetaneo con cui lanciarsi nelle più pericolose scorribande. Insomma Tommy è tutto ed è niente (almeno per chi lo vede da fuori).
Anche stavolta è possibile leggere la sconfitta nei protagonisti di Lemire. L'elemento cardine delle sue storie torna ancora una volta, per dare una seconda opportunità a tutti, anche se sembra quasi che i protagonisti di Royal City preferiscano rimanere impantanati nelle loro tristi vite; vite fatte di ricordi e di malinconia, di dispiaceri e tanti errori, di gioventù bruciate e occasioni perse, insomma di realtà da cui fuggire. Ed è per questo che Tommy compare, per offrire ad ognuno dei suoi familiari una via di fuga, un porto sicuro lontano dai dispiaceri della vita reale, offerto dalla presenza di un confidente conosciuto e perfetto.
Sullo sfondo di una cittadina altrettanto triste e silenziosa si muovono quindi i componenti della famiglia Pike, una famiglia come tante altre, segnata da un lutto come solitamente accade un po' per tutti, ma diversa soprattutto dal punto di vista emotivo. Si intrecciano le vite e le storie di un gruppo di individui diversi, che convergono tutte verso un'unico punto: Tommy, appunto. Con gran maestria, esplorando tanti animi diversi, Jeff Lemire riesce a tratteggiare i profili di personaggi così diversi eppure così reali e riconoscibili nella vita di tutti i giorni. E' impossibile infatti, soprattutto dal punto di vista emotivo legato al dispiacere, non ritrovarsi in uno dei protagonisti, non riconoscere quel senso di sconfitta e frustrazione che tutti prima o dopo abbiamo provato. E' impossibile rimanere indifferenti davanti a questa storia e infatti...alla fine la commozione è sopraggiunta.
Ad affiancare Lemire ai disegni stavolta è...lo stesso Lemire, che da prova del suo immenso talento che spazia dall'uso della parola fino a quello delle matite e delle chine. Il tratto è lieve, così come l'uso del colore, e sottolinea a pieno l'insicurezza che predomina l'animo dei personaggi. Le tavole non sono contraddistinte da dinamismo, ma si sviluppano in modo classico, forse l'unico che più si addice ad una storia intensa come questa. L'autore, ancora una volta, da grande importanza e spazio all'espressività dei personaggi, attraverso vignette ricche di sguardi e sentimenti, la vera e propria perla dal punto di vista grafico, quella che più genera empatia tra lettore e autore.
Un solo volume che è un vero e proprio turbinio di emozioni, di segreti e di cose non dette, perché del resto "i panni sporchi si lavano in famiglia". Un primo volume che ha saputo toccare dolcemente le corde del mio cuore, con una storia profonda destinata a brillare sempre più! Questa storia mi è entrata dentro e c'è restata, ora tocca a voi accoglierla.
See you soon! -Lewis
ROYAL CITY 1
- Autore:JEFF LEMIRE
- Editore:BAO PUBLISHING
- Genere:FAMILIARE
- Pagine:160pp
- Formato:17x26
- Uscita:26 Ottobre 2017
- Prezzo:€ 18,00
- Titolo originale:Royal City #1
- Nazionalità:Americana
TRAMA
Una cittadina del New Jersey che ha visto tempi migliori. La fabbrica che ne ha determinato per decenni il benessere che naviga in acque difficili. Una famiglia con un segreto. A ciascuno dei membri appare il fantasma di Tommy, morto nel 1993. Figlio, fratello, presenza ingombrante che suscita infinito amore e sensi di colpa. Ciascuno lo “vede” a un’età diversa, in una luce diversa.
Jeff Lemire si misura con un progetto personale, corale e difficile: raccontare nel formato della narrazione seriale (la serie è aperta, non si sa ancora quanto durerà) i temi tipici del romanzo grafico. Se questo primo volume è indicazione della qualità di questa storia, ne vedremo presto delle belle. Preparate i fazzoletti.
Jeff Lemire si misura con un progetto personale, corale e difficile: raccontare nel formato della narrazione seriale (la serie è aperta, non si sa ancora quanto durerà) i temi tipici del romanzo grafico. Se questo primo volume è indicazione della qualità di questa storia, ne vedremo presto delle belle. Preparate i fazzoletti.
Disegni
7
/10
Trama
10
/10
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