CAPPUCCETTO ROSSO REDUX
Buongiorno e buon martedì Evereaders! Pronti a rivivere una fiaba classica come non l'avevate mai vista prima? Parola a Danijel Zezelj e al suo Cappuccetto Rosso Redux.
my point of view
Siamo ormai in un'epoca dove le favole le abbiamo ammirate, gustate e rivissute in tante salse diverse, soprattutto fiabe classiche come Cappuccetto Rosso. Ho letto diversi retelling in versione a fumetti, ma mai qualcosa di "semplice" ma diretto e profondo come il graphic novel di Danijel Zezelj, che mi ha di certo colpito in primo luogo per la forza attrattiva riassunta nel suo tratto e nelle sue tavole.
Stare qui a raccontare e riassumere la trama mi sembra piuttosto superfluo ed è proprio per questo motivo che oggi la recensione sarà rivolta totalmente allo stile e ai disegni che formano questa intrigante storia, ammaliante ma allo stesso tempo feroce, che racconta in maniera schietta e diretta una storia che non ha certo bisogno di essere accompagnata da parole. La storia della giovane ragazzina dalla mantellina rossa prescinde infatti dall'utilizzo della parola scritta, che viene totalmente bandita, senza però perdere la capacità e la forza comunicativa espresse proprio attraverso i disegni, caratterizzati da soli due colori, il bianco e nero, che si rincorrono vicendevolmente, compenetrando l'uno nell'altro, proprio come un famelico lupo pronto ad azzannare l'indifesa preda. Così come le parole Cappuccetto Rosso Redux rifugge dai colori, ne fa a meno, affidandosi al solo nero, che riempie insaziabilmente le pagine con macchie d'inchiostro nette e profonde, nelle quale dimora l'oscurità rappresentata tanto dal lupo, quanto dal cacciatore. Il nero però assume anche la forma della natura, quivi rappresentata in maniera altrettanto oscura e spaventosa, una sorta di inferno oscuro che la protagonista è costretta ad affrontare.
Il bianco però non si lascia certo sopraffare e laddove il nero lascia spazio al suo opposto, l'autore realizza vedute tanto belle quanto inquietanti, ma soprattutto scambi di sguardi ammalianti e spaventosi. Luci ed ombre si alternano e si fanno portavoce dei sentimenti e delle emozioni che dominano i personaggi, ma spiccano in particolare quando si tratta di mettere a nudo l'istinto che domina il lupo, il quale sembra a tutti gli effetti il vero protagonista dell'opera. E' infatti questa bestia famelica e terrificante l'unica che mostra più volte, e in modo dettagliato, il suo sguardo e la sua brama, l'unico che si mostra nella sua interezza al punto da sembra addirittura (l'unico umano).
Bisogna che lo dica, sono rimasto praticamente a bocca aperta davanti ad ogni singola tavola, sulle quali mi sono trattenuto per diversi minuti per carpire al meglio ogni singolo elemento nascosto tra le ombre e tra gli abissi di nero. Non mi capitava una cosa del genere, con delle tavole caratterizzate da un uso così sapiente di questi due colori, dal volume Sharaz-de di Sergio Toppi. E' infatti con il maestro Toppi che ho trovato diverse assonanze, soprattutto dal punto di vista della resa grafica e dall'utilizzo del chiaro-scuro, così come l'evoluzione narrativa che prescinde dall'uso dei testi.
Infine va citato il vero e proprio fulcro dell'opera: l'emotività che ne è il centro e allo stesso tempo il catalizzatore. Un aspetto ben chiaro sin dalla copertina che impreziosisce un albo così ben curato soprattutto nella confezione. Con questo prezioso volume la casa torinese ha dimostrato per l'ennesima volta di saperci fare in campo di fumetti, ma soprattutto di credere in questa meravigliosa arte che sotto il marchio di Eris diventa eclettica e unica nel suo genere, soprattutto quando vengon fuori delle opere così eleganti e raffinate da custodire gelosamente.
Be' direi che per oggi posso fermarmi qui. Sta ora a voi scoprire e rivivere questa classica fiaba come non l'avete mai vista e letta prima d'ora.
Stare qui a raccontare e riassumere la trama mi sembra piuttosto superfluo ed è proprio per questo motivo che oggi la recensione sarà rivolta totalmente allo stile e ai disegni che formano questa intrigante storia, ammaliante ma allo stesso tempo feroce, che racconta in maniera schietta e diretta una storia che non ha certo bisogno di essere accompagnata da parole. La storia della giovane ragazzina dalla mantellina rossa prescinde infatti dall'utilizzo della parola scritta, che viene totalmente bandita, senza però perdere la capacità e la forza comunicativa espresse proprio attraverso i disegni, caratterizzati da soli due colori, il bianco e nero, che si rincorrono vicendevolmente, compenetrando l'uno nell'altro, proprio come un famelico lupo pronto ad azzannare l'indifesa preda. Così come le parole Cappuccetto Rosso Redux rifugge dai colori, ne fa a meno, affidandosi al solo nero, che riempie insaziabilmente le pagine con macchie d'inchiostro nette e profonde, nelle quale dimora l'oscurità rappresentata tanto dal lupo, quanto dal cacciatore. Il nero però assume anche la forma della natura, quivi rappresentata in maniera altrettanto oscura e spaventosa, una sorta di inferno oscuro che la protagonista è costretta ad affrontare.
Il bianco però non si lascia certo sopraffare e laddove il nero lascia spazio al suo opposto, l'autore realizza vedute tanto belle quanto inquietanti, ma soprattutto scambi di sguardi ammalianti e spaventosi. Luci ed ombre si alternano e si fanno portavoce dei sentimenti e delle emozioni che dominano i personaggi, ma spiccano in particolare quando si tratta di mettere a nudo l'istinto che domina il lupo, il quale sembra a tutti gli effetti il vero protagonista dell'opera. E' infatti questa bestia famelica e terrificante l'unica che mostra più volte, e in modo dettagliato, il suo sguardo e la sua brama, l'unico che si mostra nella sua interezza al punto da sembra addirittura (l'unico umano).
Bisogna che lo dica, sono rimasto praticamente a bocca aperta davanti ad ogni singola tavola, sulle quali mi sono trattenuto per diversi minuti per carpire al meglio ogni singolo elemento nascosto tra le ombre e tra gli abissi di nero. Non mi capitava una cosa del genere, con delle tavole caratterizzate da un uso così sapiente di questi due colori, dal volume Sharaz-de di Sergio Toppi. E' infatti con il maestro Toppi che ho trovato diverse assonanze, soprattutto dal punto di vista della resa grafica e dall'utilizzo del chiaro-scuro, così come l'evoluzione narrativa che prescinde dall'uso dei testi.
Infine va citato il vero e proprio fulcro dell'opera: l'emotività che ne è il centro e allo stesso tempo il catalizzatore. Un aspetto ben chiaro sin dalla copertina che impreziosisce un albo così ben curato soprattutto nella confezione. Con questo prezioso volume la casa torinese ha dimostrato per l'ennesima volta di saperci fare in campo di fumetti, ma soprattutto di credere in questa meravigliosa arte che sotto il marchio di Eris diventa eclettica e unica nel suo genere, soprattutto quando vengon fuori delle opere così eleganti e raffinate da custodire gelosamente.
Be' direi che per oggi posso fermarmi qui. Sta ora a voi scoprire e rivivere questa classica fiaba come non l'avete mai vista e letta prima d'ora.
See you soon! -Lewis
CAPPUCCETTO ROSSO REDUX
- Autore:DANIJEL ZEZELJ
- Editore:ERIS EDIZIONI
- Genere:FAVOLE NOIR
- Pagine:64pp
- Formato:21×30 cm
- Uscita:Giugno 2018
- Prezzo:€ 15,00
- Titolo originale:Crvenkapica Redux
TRAMA
Cappuccetto Rosso Redux di Danijel Zezelj non è solo una riproposizione di una celebre favola, ma una grande riflessione su un’opera classica, una rivisitazione senza concessioni. Una narrazione muta, di una rara potenza grafica e psicologica, dove il disegno in un bianco e nero graffiante conquista tutta la scena, un graphic novel cupo, feroce, crudele. Questo è un piccolo capolavoro, dalle atmosfere sciamaniche, dove gli occhi del lupo, del cacciatore e della bambina si confondono gli uni con gli altri e portano a strade diverse da quelle della tipica morale di una narrazione per l’infanzia. Che differenza c’è tra la ferocia del lupo e quella del cacciatore? La preda innocente può diventare predatore? E l’uccisione quasi rituale del lupo porta con sé una liberazione o una maledizione?
Disegni
10
/10
Trama
8
/10
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